Creato da titolabieno il 03/03/2008
 

PEDALARE IN LIBERTA'

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I PIACERI DELLA VITA

Post n°29 pubblicato il 30 Luglio 2009 da titolabieno
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Cosa volere di più dalla vita?

 

 
 
 

PENA DI MORTE

Post n°28 pubblicato il 29 Luglio 2009 da titolabieno
 

 
» 2009-07-29 18:23
PENA DI MORTE, BOIA 6 MILA VOLTE IN AZIONE DA INIZIO 2008
ROMA  - Quasi seimila giustiziati solo dall'inizio del 2008: resta allarmante, nonostante la mobilitazione internazionale e le tante campagne abolizioniste, il numero di volte in cui il boia entra in azione applicando la 'pena capitale'. Con Paesi - ricorda il nuovo 'Rapporto 2009' di 'Nessuno Tocchi Caino' - come la Cina, l'Iran e l'Arabia saudita che continuano a detenere il primato, per il numero di esecuzioni (quasi 9 su dieci sono eseguite solo da Pechino).

Esecuzioni per le quali, spesso, si ricorre a metodi crudeli, come le lapidazioni, non risparmiando neanche minorenni. Il bilancio delle esecuzioni capitali, 5.727 nel solo 2008, conta già, nei primi 6 mesi di quest'anno, più di 250 casi. Ma ma senza considerare in quest'ultimo 'computo', la Cina i cui dati restano sotto segreto di stato). E tra i giustiziati dell'ultimo anno e mezzo, almeno 13 ragazzi minorenni al momento del reato. Dal Rapporto annuale di 'Nessuno Tocchi Caino' sullo stato della pena di morte nel mondo - presentato questa mattina a Roma alla sede dei Radicali - mostra comunque "una evoluzione positiva verso l'abolizione della pena di morte". Non solo per il calo, seppur limitato, dei giustiziati dello scorso anno rispetto al 2007 (quando furono almeno 5.851 le condanne a morte eseguite). Ma anche per l'abbandono della pratica della pena di morte da parte di tre nuovi stati solo dall'inizio di quest'anno: Togo, New Mexico e il Burundi.

Cina e Iran guidano la 'black list' dei Paesi che applicano la pena di morte per il numero di esecuzioni nel 2008. Sul podio negativo, come nel 2007, anche l'Arabia Saudita, come registra il rapporto annuale di Nessuno Tocchi Caino presentato questa mattina, secondo il quale nel 2008 sono state eseguite in 26 paesi almeno 5.727 esecuzioni capitali.Ecco la lista delle esecuzioni secondo il documento:

Cina: almeno 5.000
Iran: almeno 346
Arabia Saudita: almeno 102
Corea del Nord: almeno 63
Stati Uniti: 37
Pakistan: almeno 36
Iraq: almeno 34
Vietnam: almeno 19
Afghanistan: 17
Giappone: 15
Yemen: almeno 13
Indonesia: almeno 10 Libia: almeno 8
Sudan: almeno 5
Bangladesh: 5
Bielorussia: 4
Somalia: almeno 3
Egitto: almeno 2
Emirati Arabi Uniti: almeno 1
Malesia: almeno 1
Mongolia: almeno 1
Singapore: almeno 1
Siria: almeno 1
Bahrein: 1
Botswana: 1
Sain Kitts e Nevis: 1

Il bilancio, sottolinea il rapporto, potrebbe anche essere più 'pesante', visto che in alcuni paesi (Cina, Vietnam, Bielorussia e Mongolia) "le esecuzioni sono protette dal segreto di Stato", e in molti altri, "con governi autoritari", le notizie, quando arrivano, filtrano da fonti non ufficiali o dai media locali. Ci sono infine paesi come la Siria e la Corea del Nord che "tengono assolutamente nascoste le esecuzioni capitali".

 
 
 

AIDS

Post n°27 pubblicato il 21 Luglio 2009 da titolabieno
 

Mail & Guardian (South Africa)
Gen. 24, 2001
Pagina I

 

"La Truffa dell’AIDS" 

di David Rasnick PhD
Membro del Thabo Mbeki's
AIDS Advisory Panel (South Africa) – Mbeki è l’attuale primo ministro del Sud Africa, successore di Mandela, e sostiene che l’Aids abbia altre cause che non hanno nulla a che vedere con l’HIV.

 

L’ipotesi che l’AIDS sia causato dall’HIV e che sia contagioso è la più grossa truffa scientifica e medica del ventesimo secolo. L’evidenza del fatto che l’AIDS non sia contagioso, sessualmente trasmissibile o causato dall’HIV è davvero schiacciante. Mi sono reso conto che l’imbarazzo è l’ostacolo principale perché questi semplici fatti sia pubblicamente esposti. 
Quindi, perché siamo sommersi, quasi quotidianamente, da un’infinita litania di orrori dell’AIDS e di statistiche sull’HIV? 
Perché praticamente la stragrande maggioranza dei dottori ed operatori sanitari professano il loro incondizionato appoggio nei confronti dell’ipotesi, mai provata, che l’AIDS sia contagioso e sessualmente trasmesso, quando le evidenze contro questa teoria sono schiaccianti?

Ci sono più di 100.000 dottori e scienziati che hanno costruito la
loro carriera e reputazione semplicemente accettando i dogmi di fede riguardanti l’AIDS. A questo punto, oggi, è semplicemente l’imbarazzo umano l’ostacolo più grande per far cessare questa follia sull’AIDS. E’ la paura di mostrarsi così terribilmente e disperatamente in errore che fa tenere la bocca chiusa agli scienziati, lasciando scorrere fiumi di denaro e permettendo alla retorica dell’AIDS di raggiungere livelli stratosferici di assurdità. I medici che conoscono o sospettano la verità sono imbarazzati o intimiditi nell’ammettere che i test HIV sono assurdi e che andrebbero vietati per legge, e che i medicinali anti-HIV ledono ed uccidono le persone.

Ci viene insegnato che dobbiamo temere gli anticorpi, e che gli anticorpi all’HIV sono un segnale inequivocabile di malattia, e di morte entro 10 anni. Quando denunciate questa assurdità e sottolineate al personale medico che gli anticorpi sono l’essenza stessa dell’immunità antivirale, le vostre obiezioni causano un silenzio imbarazzato.

Il National Institutes of Health, il Centers for Disease Control, il Medical Research Council del Sud Africa, e l’intera Organizzazione Mondiale per la Salute stanno terrorizzando centinaia di milioni di persone nel mondo con la loro assurda politica priva di scrupoli dell’equazione sesso=morte. L’autopreservazione spinge queste organizzazioni non solo a mantenere ma ad aumentare questo terrore, che si aggiunge alla paura, alla sofferenza ed alla miseria del mondo – facendo, in questo modo, l’esatto contrario rispetto alla ragione per cui esistono. L’unico modo in cui possiamo liberarci dalla truffa dell’AIDS e porre fine alla tirannia della paura è attraverso un dibattito internazionale davvero aperto, su tutto ciò che riguarda l’AIDS. E’ chiaro che la rabbia sarà la prima risposta naturale all’enormità di questo scandalo. La rabbia ha la sua funzione, ma dovrà essere abbandonata velocemente, poiché sarebbe errato focalizzarsi su alcuni individui da punire. La truffa dell’AIDS è un fenomeno sociologico, nel quale tutti noi condividiamo una parte di responsabilità. In ultima analisi, la truffa dell’AIDS non riguarda realmente l’AIDS, e nemmeno la salute e la malattia, e neppure la scienza e la medicina. La truffa dell’AIDS riguarda la salute delle nostre democrazie! Una democrazia sana ha bisogno che i suoi cittadini mantengano gli occhi aperti ed un atteggiamento scettico rispetto alle istituzioni, al fine di prevenire che esse diventino regimi autonomi ed autoritari, quali sono a tutt’oggi. La truffa dell’AIDS ci mostra quale bisogno abbiamo di ristrutturare i nostri governi, la scienza, la salute, le università, il giornalismo ed i media. Occorre sostituire gli Istituti Nazionali per la Salute, quali uniche fonti di finanziamento per la ricerca (insieme alle case farmaceutiche), con altre istituzioni finanziatrici in competizione tra di loro.

Dobbiamo ristrutturare il processo di finanziamento e di pubblicazione scientifica delle riviste, in modo che non promuovano o proteggano un particolare dogma o tendenza tra la classe scientifica, escludendo il dibattito e la competizione delle idee come purtroppo avviene oggi. Infine, come cittadini, dobbiamo riprenderci la responsabilità e l’autorità  sul nostro benessere e la nostra salute, e per quella delle nostre democrazie!

Durante una recente intervista in Sud Africa, l’attivista nero sull’AIDS Phill Wilson ha lanciato l’allarme riguardante uno spostamento demografico dei casi di AIDS negli USA, affermando che la sindrome sta aumentando tra gli africani d’America. Il Dr. Charles Geshekter dimostra come Wilson sbagli completamente, soffrendo di una apparente "sindrome da negazione".

 Questi sono i dati di fatto rilevanti illustrati dal Dr. Geshekter 

1) Ci sono 5.2 milioni di Americani neri maschi negli USA, nella fascia d’età tra i 25-44 anni. Nel 1998 (l’ultimo anno per il quale esistono statistiche ufficiali del National Center for Health Statistics), c’erano 19,700 morti in quella classe d’età, più o meno lo 0,4 percento. Ciò includeva 3,052 morti considerati causa di "HIV."

2) Paragonando questi dati al 1997, durante il quale ci furono 21,200 morti di maschi neri nella fascia d’età tra i 25-44 anni. Di questi 3,911 considerati causa di "HIV." Così, dal 1997 al 1998, le morti tra i maschi neri di età 25-44 per tutte le cause sono scese dell’8%, e le morti "causate da HIV" sono scese del 20%!

I dati ufficiali riguardanti le donne di colore sono simili:

1) Ci sono 5.5 milioni di donne nere Americane con età 25-44. Nel 1998, c’erano 12,077 morti per tutte le cause in questa classe di età, un tasso di mortalità inferiore allo 0,3%. Ciò includeva 1,506 "morti per HIV."

 2) Paragonato al1997 nel quale ci furono 12,107 morti per tutte le cause, dei quali 1,673 attribuibili HIV, si comprende come anche le morti di donne nere in America siano diminuite.

Infine, statistiche sull’AIDS di San Francisco confermano questo trend in diminuzione. Nel 1990, un totale di 2,334 casi di AIDS furono censiti in quella città, dei quali 261 erano Africani Americani.

Per l’anno 2000, il numero totale di casi di AIDS riscontrati in San Francisco era di 442, dei quali 93 Africani Americani.

Negli ultimi dieci anni, i casi di AIDS in San Francisco sono scesi dell’80% per tutti, e sono scesi del 65% tra i neri Americani.

L’AIDS sta rapidamente diventando un argomento di secondaria importanza negli USA.

Tuttavia, nonostante queste statistiche, sono necessari sforzi politici e storie paurose per il sostentamento dei fondi statali dati alla ricerca dell'AIDS. Nel 2000, gli Usa hanno speso circa 11 miliardi di dollari (11  miliardi di euro, 22 mila miliardi circa di vecchie lire) per l’AIDS. Quest’anno saranno 11.7 miliardi di dollari e per il 2002 ben 12.3 miliardi di dollari.

Con cifre di questa portata da proteggere, uno può facilmente aspettarsi colpi di mano statistici! Le menzogne di Mr. Phill Wilson ne sono un piccolo esempio.

 

 
 
 

dove sta la verita'?

Post n°26 pubblicato il 21 Luglio 2009 da titolabieno
 

CITAZIONI
______________

Dr. Kary Mullis, Biochimico, 1993 Premio Nobel per la chimica:

"Se ci fosse la prova che l'HIV provoca l'AIDS, dovrebbero esserci documenti scientifici che, singolarmente o collettivamente, lo provino, per lo meno con un'alta probabilità. Non esiste alcun documento del genere!" (Sunday Times (London) 28 nov. 1993)

 

Dr. Heinz Ludwig Sänger, Professore Emerito di Biologia Molecolare e Virologia, Max-Planck-Institutes for Biochemy, München. Premio Robert Koch nel 1978:

"Fino ad oggi non c'è alcuna evidenza scientifica convincente dell'esistenza dell'HIV. E neppure è mai stato isolato e purificato un tale retrovirus con i metodi della virologia classica" (Lettera al Süddeutsche Zeitung 2000)

 

Dr. Serge Lang, Professore di Matematica, Yale University:

"Considero errata la relazione causale tra HIV e qualsiasi malattia. Ho visto evidenze considerevoli del fatto che statistiche assolutamente errate sull'AIDS e l'HIV sono state proposte come scienza, e che membri di spicco dell'establishment scientifico hanno con noncuranza, se non con irresponsabilità, aderito ai media nello spargere disinformazione riguardo la natura dell'AIDS." (Yale Scientific, Fall 1994)

 

Dr. Harry Rubin, Professore di Biologia Molecolare e Cellulare, University of California at Berkeley:

"Non esiste alcuna prova che l'AIDS sia causato dal retrovirus HIV, nè che questo sia la causa di qualsivoglia sindrome" (Sunday Times (London) 3 April 1994)

 

Dr. Richard Strohman, Professore Emerito di Biologia Cellulare alla University of California, Berkeley:

"Una volta gli scienziati dovevano provare scientificamente che le loro teorie fossero giuste o sbagliate. Ora non c'è nulla di tutto ciò nelle teorie standard HIV-AIDS, con tutti i loro miliardi di dollari." (Penthouse Aprile 1994)

 

Dr. Harvey Bialy, Biologo Molecolare, precedente editore di Bio/Technology and Nature Biotechnology:

"L'HIV è un retrovirus qualsiasi. Non c'è niente di particolare in questo virus. Tutto ciò che è stato scoperto riguardo all'HIV ha un'analogia con altri retrovirus che non causano l'AIDS. L'HIV contiene solo un piccolissimo pezzo di informazione genetica. Non c'è modo per cui possa causare tutte queste cose elaborate che dicono che esso faccia" (Spin giugno 1992)

 

Dr. Roger Cunningham, Immunologo, Microbiologo e Direttore del Centro di Immunologia all'Università di Stato, University of New York, Buffalo:

"Purtroppo si è formata una lobby dell'AIDS che cerca da un lato di scoraggiare tutte le sfide a questo dogma, e che insiste a seguire idee totalmente prive di credito dall'altro." (Sunday Times (London) 3 April 1994)

 

Dr. Gordon Stewart, Professore Emerituo di Salute Pubblica, University of Glasgow:

"L'AIDS è una malattia comportamentale. E' multifattoriale, causata da molti attacchi contemporanei al sistema immunitario, quali le droghe, l'abuso di medicinali, le classiche malattie sessuali, ed infezioni virali multiple." (Spin June 1992)

 

Dr. Alfred Hässig, (1921-1999), precedente Professore di Immunologia all'Università di Berna, e precedente direttore della Banca del Sangue della croce rossa svizzera:

"La sentenza di morte che accompagna la diagnosi di AIDS conclamato deve essere abolita." (Sunday Times (London) 3 April 1994)

 

Dr. Charles Thomas, precedente Professore di Biochimica, Harvard and John Hopkins Universities:

"Il dogma dell'HIV-causa dell'AIDS rappresenta la più grande e forse la più moralmente distruttiva delle frodi perpetrate nei confronti dei giovani del mondo occidentale." (Sunday Times (London) 3 April 1994)

 

Dr. Joseph Sonnabend, New York Physician, fondatore dell'American Foundation per la ricerca sull'AIDS (AmFAR):

"Il marketing dell'HIV, attraverso la stampa e le affermazioni giornalistiche, come killer che causa AIDS senza bisogno di nessun altro fattore, ha distorto a tal punto la ricerca e le cure da far soffrire e morire migliaia di persone." (Sunday Times (London) 17 May 1992)

 

Dr. Andrew Herxheimer, Emerito Professore di Pharmacologia, UK Cochrane Centre, Oxford:

"La natura e l'efficacia dell'AZT non è mai stata valutata e provata adeguatamente, ma la sua tossicità è sicuramente notevole. E penso che abbia ucciso un gran numero di persone. Penso che non dovrebbe essere usato nè da solo nè in combinazione." (Continuum Oct. 2000)

 

Dr. Etienne de Harven, Emerito Professore di Patologia, University of Toronto:

"L'establishment dell'AIDS, dominato dai media, da gruppi di pressione e dagli interessi di svariati gruppi farmaceutici, ha fatto sì che la ricerca perdesse contatto con le menti aperte della scienza medica, dal momento che l'ipotesi mai comprovata dell'HIV causa dell'AIDS ha ricevuto il 100% dei fondi per la ricerca, mentre le altre ipotesi sono state totalmente ignorate." (Reappraising AIDS Nov./Dec. 1998)

 

Dr. Bernard Forscher, former editor of the U.S. Proceeding of the National Academy of Sciences: 

"L'ipotesi dell'HIV causa dell'AIDS è allo stesso livello della teoria della malaria causata dall'aria cattiva, o della teoria del beri beri o pellagra causate dai batteri [cause da rinvenirsi invece nella deficenza nutrizionale]. E' una truffa è sta diventando uno scandalo." (Sunday Times (London) 3 April 1994)

 


Fonte: www.virusmyth.com

 
 
 

ipocrisia

Post n°25 pubblicato il 20 Luglio 2009 da titolabieno
 
Tag: eros
Foto di titolabieno

TRATTO DA WWW.REPUBBLICA.IT

Vi pare regolare che in Italia oggi dove tutto è controllato, monitorato, passato ai raggi x, anagrafe dei conti correnti etc etc etc, nessuno abbia mai avuto l'idea di verificare le montagne di euri depositati nei c/c di tante prostitute di lusso? Stando agli annunci dei siti internet hard, delle riviste specializzate e non, sarebbero decine di migliaia le lucciole di medio alto livello in Italia, la maggior parte che agiscono in conto proprio, che percepiscono stipendi di molto superiori a quelli di un operaio o anche di un impiegato. Addirittura di parla di qualche decina di migliaia di euro al mese. Ebbene, invece di andare a tartassare il solito artigiano o imprenditore già in crisi in un mercato pseudo globale, ovvero globale solo sulla carta ma non nei doveri di tutti i paesi, perchè lo stato non mette le mani nei portamonete o conti correnti di tante gentil donzelle? Sono convinto che tirerebbe su i soldi di un paio di finanziarie.

Le "escort"
e la crociata antievasione

Se l'è chiesto perfino l'Economist: ma le escort invitate a Palazzo Grazioli dall'"utilizzatore finale" Berlusconi, e regolarmente retribuite per i loro "servizi" dall'"organizzatore serale" Tarantini, hanno pagato le tasse oppure no? L'interrogativo sembra stupido, ma non lo è affatto. Nel loro piccolo, come hanno notato due fior di economiste su Lavoce.info (Silvia Giannini e Maria Cecilia Guerra) "anche questi sono problemi, di non poco conto, di moralità pubblica". Soprattutto nel momento in cui il capo del governo e i suoi ministri si lanciano in campagne poco credibili contro l'evasione fiscale.

Dunque Patrizia d'Addario e Barbara Montereale, tra le altre, hanno spiegato ai giornali e ai magistrati di Bari che la "tariffa" per una serata in compagnia del premier ammontava a 1.000 euro, che diventavano 2.000 se la "prestazione" si protraeva per l'intera nottata. Ora - scrivono Giannini e Guerra "se le ragazze hanno partita Iva, avrebbero dovuto rilasciare regolare fattura e addebitare all'acquirente l'Iva del 20%. Dovrebbero poi dichiarare nella denuncia Irpef il reddito così percepito. Se invece il provento fosse stato corrisposto a fronte di prestazioni occasionali (o attività illecite come la prostituzione) l'Iva non sarebbe dovuta, ma il reddito andrebbe comunque dichiarato nella categoria "redditi diversi" ai fini Irpef".

Che farà la Guardia di Finanza, che sta indagando sul caso? Andrà a verificare se a Villa Certosa o nell'adiacente residenza sarda di "Gianpi" è rimasta traccia di qualche fattura? Verificherà l'avvenuto versamento delle imposte nell'Irpef, ed eventualmente inoltrerà le cartelle esattoriali alle escort inadempienti? Sarebbe utile saperlo. In nome e per conto di quei poveri cristi di italiani a reddito fisso che pagano le tasse in busta paga fino all'ultimo centesimo. Contro gli evasori non basta fare la "faccia feroce". Bisogna picchiare duro. Anche quando l'evasione non si nasconde nella "caverna di Ali Babà" (come dice Giulio Tremonti) ma nel salone di casa del presidente del Consiglio.

 

 
 
 

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