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LE CROSTE DELL'ANIMA


Durante questi ultimi anni, ho avuto modo di constatare sempre più da vicino il modo in cui, durante il percorso della propria vita, l'uomo tende ad ingannare sè stesso. E' un fenomeno curioso da osservare, soprattutto quando si tratta della ricerca di Dio. Si possono trascorrere anni, decenni, nell'illusione di una sincera ricerca. E quando ciò che troviamo non corrisponde alle nostre speranze o aspettative, non riusciamo nemmeno a sospettare quale possa essere il motivo. Il punto è che pur pensando con estrema convinzione di cercare Dio, in verità vogliamo qualcosa che vada ad appagare i nostri bisogni, riempire i nostri vuoti, senza però voler pagare nessun prezzo. Per questo credo che periodi del genere siano necessari a volte, affinchè tutta la nostra arroganza possa finalmente spegnersi. Mi riferisco all'arroganza di poter fare le cose a modo pr
oprio, l'arroganza di poter entrare nel Regno di Dio con tutta la nostra zavorra. Queste cose possono capitare a chiunque, è sufficiente aver ricevuto una ferita. Quando viene ferito, il nostro corpo sviluppa automaticamente una crosta capace di proteggere la parte coinvolta fino a quando la carne sottostante non si sia ricostruita. Passato il tempo necessario, la crosta cade, e la pelle cicatrizzata è più spessa e dura di prima. Allo stesso modo sulle ferite dell'anima, l'amarezza, il rancore e la paura sembrano nascere spontaneamente, anche se facciamo ogni sforzo possibile per riuscire ad evitarlo. Sono croste, ci servono da protezione.Ma mentre i tempi di guarigione del corpo dipendono dalla serietà del danno, e dai modi in cui la ferita viene trattata, disinfettata, bendata e protetta, quelli dell'anima dipendono dalla fede in Dio. Solo Lui può staccarci le croste interiori. Infatti, noi restiamo scandalizzati, sconvolti, feriti, nella misura in cui non abbiamo fiducia in Lui. Ci inganniamo credendo di cercare Dio, pur avendocela contro qualcuno, ma le croste dell'anima, in realtà, ci proteggono proprio da quel Dio che pensiamo si sia distratto, e abbia permesso a qualcosa di brutto di accaderci. Ed è proprio questa mancanza di fiducia che dobbiamo affrontare, se vogliamo sperimentare la Sua presenza. Chi dice di essere nella luce e odia il proprio fratello, è ancora nelle tenebre. (1Gio2:9)Bimba_colorata