Creato da bimba_colorata il 16/04/2009

TUTTI I MIEI COLORI

Tracce scritte del mio percorso spirituale

ROSSO

Rosso è desiderio, è rabbia, è forza, è violenza, è passione… rosso come guance timide, come labbra sfacciate, rosso come una fragola, come un tramonto infuocato, come un peperoncino, rosso come una rosa d’amore, rosso come il cuore, rosso come il sangue.

 

 

ARANCIONE


L’arancione è il colore delle voci dei bambini, del gioco, della natura, della scoperta di cose nuove. Arancione è il colore dell’appetito, dei sapori prelibati, l’arancione è un pesciolino, un’arancia succosa, arancione è l’energia, è la spontaneità, la creatività

 

MARRONE
Caldo, accogliente, selvaggio e naturale, il marrone è un colore istintivo, primitivo, animalesco, è il colore della terra, del legno, della pelle abbronzata... Marrone... come cioccolata liquida, come un chicco di caffè, come il guscio delle nocciole, marrone come il castagnaccio che amava tanto mio nonno. 

 

GIALLO
Il giallo è il colore della gioia, del calore e della libertà. Giallo è divertimento, è euforia, è allegria, è nutrimento. Giallo come il sole, come il grano, giallo come il polline, giallo come un pulcino, giallo come il miele.

 

AZZURRO
L’azzurro è il colore della freschezza, della naturalezza, del cielo, dell’acqua e del mare. Azzurro è il colore dello sport, della musica e dell’arte. Azzurro è mistero, silenzio, profondità, limpidezza e pulizia.

 

ROSA
Il rosa è il colore della primavera, del romanticismo, di una carezza, rosa è la delicatezza, è il profumo, rosa è la tenerezza, rosa è la verginità, rosa è la dolcezza e la femminilità.

 

 

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FELICITA'

Post n°148 pubblicato il 02 Maggio 2013 da bimba_colorata

E' come se nel corso della vita ci attaccassimo progressivamente a diverse cose, persone, situazioni, condizioni che ci legano in maniera inevitabile all'infelicità, o comunque all'eventualità dell'infelicità.

E' pazzesco, ci viene consegnata una vita felice, è nostra, è stupenda, nasconde bellezza dietro ad ogni angolo, ma noi senza nemmeno rendercene conto ci ostiniamo a viverla in maniera malata, ponendole continuamente condizioni, in assenza delle quali ci rifiutiamo di essere felici.

E in questo modo sperperiamo ore, giorni, mesi, anni. Regaliamo felicità in cambio di cosa? Quali sono i meccanismi che stanno dietro ai nostri attaccamenti? Ci attacchiamo a quelle cose che pensiamo possano renderci più felici di quanto già saremmo senza avere nessun vincolo!!

Desideriamo sempre più di quel che abbiamo, poco importa se si tratta di emozioni momentanee, noi le vogliamo lo stesso, senza capire che questa bramosia ha un prezzo elevatissimo. Cibarsi di qualcosa che non è necessario non è mai un buon affare, ma una truffa. E' come sostituire parte della nostra immortalità con qualcosa di mortale e deteriorabile, e fino a quando non ce ne rendiamo conto vagheremo come miserabili senza nemmeno riuscire a capire come abbiamo fatto a perdere la nostra felicità. 

Ma se la nostra condizione naturale è quella di una pienezza di nulla mancante, per quale motivo ad un certo punto cominciamo a desiderare dell'altro? Credo sia una questione di consapevolezza. Non possiamo essere consapevoli della nostra ricchezza fino a quando non la perdiamo. E una volta perduta, possiamo recuperarla soltanto spezzando i legami che nel frattempo abbiamo creato. Ecco il vero significato della storia di Adamo ed Eva, della caduta, e della morte quale unico mezzo di ritorno alle origini.

 

Bimba_colorata

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Commenti al Post:
Skotizio
Skotizio il 07/05/13 alle 13:05 via WEB
Parole sante quelle che hai scritto qui in questo post. Condivido tutto pienamente, tranne che per l'ultima parte (per Adamo ed Eva non mi esprimo, perchè la cosa potrebbe esser lunghissima) quando scrivi: "Non possiamo essere consapevoli della nostra ricchezza fino a quando non la perdiamo". Io avrei detto: non possiamo esser consapevoli della nostra ricchezza finchè non la "sentiamo". Perchè in realtà a livello di perdita, non si perde mai nulla.. sono soltanto i diversi stadi di consapevolezza che ci ingannano e che ci fanno pensare di aver perso qualcosa. Lo dici indirettamente anche tu quando attesti "Ma se la nostra condizione naturale è quella di una pienezza di nulla mancante..".. ecco, quella pienezza è sempre lì, solo che la nostra consapevolezza è altrove.. il nostro desiderare ci trascina ben al di fuori della nostra situazione "naturale". Detto questo, spero tu stia bene e possa aver goduto a pieno dell'esperienza che hai avuto all'estero. Un saluto
 
rubina12882
rubina12882 il 08/05/13 alle 23:28 via WEB
io credo invece che il verbo "perdere" in questo caso sia adeguato, o meglio più che perdere io userei "smarrire". E' vero che quella ricchezza di cui parli è sempre lì, ma molte volte ne smarriamo l'essenza e la sostanza proprio perchè ci facciamo imbrigliare da chi o da cosa con quella ricchezza non ha nulla a che fare
 
 
Skotizio
Skotizio il 09/05/13 alle 09:39 via WEB
Perdonami ma non sono d'accordo. Non esiste essere in questo universo che non ha a che fare con quella ricchezza. Ogni forma vivente ne è impregnata, e il problema principale ce lo creiamo da soli: in realtà ci facciamo imbrigliare dalla nostra stessa mente, con i suoi concetti, i suoi attaccamenti, le sue valutazioni e giudizi. E' questa la causa prima di ogni smarrimento. Quello che viene dopo poi, sono solo conseguenze. Senza mente, non esisterebbero i problemi. Proprio per questo i problemi sono il primo prodotto, l'essenza, e la natura della mente stessa.. lei ha continuamente bisogno di risolvere eo analizzare qualcosa. Guarda i bambini appena nati, diciamo fino ai 18 mesi di vita circa: non hanno ancora creato un loro apparato mentale, e per questo non percepescino nulla come un problema. Sono mossi semplicemente dalla spontaneità e per questo posseggono una felicità che negli anni poi verrà smarrita. La parola "problema" è essa stessa un concetto mentale, è questo il punto. In definitiva, per ogni cosa, la prima colpa è la nostra. Ogni tentativo di affibiarla invece a qualcosa di esterno, è solo un meccaniscmo mentale atto a proteggere la mente stessa. E questo accade unicamente perchè noi ci siamo identificati con essa. Un saluto!
 
rubina12882
rubina12882 il 09/05/13 alle 23:31 via WEB
è vero ciò che dici, che tutto inizia nella nostra mente, che i problemi nascono dal suo continuo analizzare tutto. Sono d'accordo con te. ma infatti non ho ho detto ( e nemmeno credo ) che la ricchezza e la pienezza di cui parliamo non esista in ognuno e in ogni dove, credo solamente che spesso non ce ne rendiamo conto, Credo che spesso non la vediamo o non la vogliamo vedere proprio perchè le briglie che ci autoconfezioniamo sono dure da sciogliere. Credo che in ognuno di noi ci sia quel bambino pieno di di vita e senza preconcetti è solo che preferiamo farlo tacere per vivere "da adulti": giudicando, preferendo la mente al cuore e il ragionamento alla spontaneità. Un saluto a te, notte!
 
bimba_colorata
bimba_colorata il 10/05/13 alle 14:27 via WEB
E' vero che la ricchezza esiste sempre e che per tutto il tempo resta a nostra disposizione. Ma nonostante l'esistenza di una realtà oggettiva ed incontestabile, fino a quando l'essere umano non è del tutto libero da ciò che fa lavorare in quel modo la sua mente, egli resta in balìa della sua percezione, in altre parole, della sua soggettività. Pertanto, noi non viviamo nella realtà, ma nel nostro personale livello di consapevolezza della realtà, il quale, ai fini pratici, diventa per noi molto più importante, influente e condizionante della realtà stessa. Le persone gioiscono, soffrono, vivono e muoiono proprio in base ad esso. Per questo ritengo sensato ed appropriato parlare di "perdita". Vorrei ancora aggiungere che troppo spesso si pensa che la consapevolezza si trovi allo stesso livello della mente, e che queste cose basti saperle a livello intellettuale per poterle vivere come proprie. Mentre essa si trova al livello dello spirito, per questo esistono tante persone estremamente istruite, e nonostante questo, ancora pietosamente schiave.
 
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VERDE
Il verde è il colore del relax, della vegetazione, della calma e della tranquillità. Verde è un’amicizia sincera, verde è equilibrio, è armonia, è costanza, resistenza, fierezza, è crescita, è evoluzione. Verde come la prima erba di primavera, verde come uno smeraldo, come una foresta, verde come la menta :)

 

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Il blu è un colore che mi dà la sensazione del silenzio ovattato, del segreto e del mistero. Blu è un riflesso, blu è la dimensione in cui non c'è spazio e non c'è tempo, blu sono le profondità degli abissi, blu sono gli enigmatici cieli stellati, blu è l'anima e la sua insondabilità.

 

BIANCO
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Il nero è il colore maledetto e affascinante della morte, del buio, della paura. Nero è menzogna, è arroganza, è assenza, è vuoto, è magnetismo, nero è dolore, nero è potere, è orgoglio. Nero è raffinatezza, intrigo, seduzione e decadenza. Nero è una voragine di nulla nel mezzo del tutto.

 
 
 

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