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Quando la storia… la nostra storia non si ferma davanti ad un muretto…….
Post n°45 pubblicato il 08 Gennaio 2010 da sognodivolare6
Uscivo di casa come sempre, una sera come tante, una sera dove ti puoi concedere il lusso di guardare le vetrine mentre passeggio.Una sera dove le lancette forse non hanno senso, ferma davanti ad una vetrina condita di luci, un fischiettio iniziò a volteggiarmi dentro l’orecchio, sto ferma senza voltarmi. All'improvviso una frase...di colpo mi torno alla mente.. "Nessuno si senta escluso, siamo noi quelli del muretto, siamo noi bella ciao"… mi voltai … un incrocio di sorrisi, un silenzio interminabile di gioia , un balbettio di consonanti e vocali sparsi qua e là a trovare un’intonazione, le prime parole che si vanno a comporre , davanti ad una vetrina ricca di luci.." é ….lui ”,”non ci posso credere, sei tu", sono trascorsi per caso vent’anni ..e lui sorridendo, “più o meno saranno certamente tanti, non stavo li a contarli anno per anno”.
Io: beh però sei diventato più stonato, scoppiamo in una grande risata, quella meravigliosa risata che era il nostro riconoscerci fra tanti, fra mille….e in un silenzio volteggiano quelle parole di quella inconsumata canzone che ci ha tanto unito e ci ha tanto allontanato per quella ricerca di un “piatto di pasta” e per avere una storia, la nostra storia.
Lui partì per realizzare un sogno, un sogno di giustizia, tutto iniziò in una sera di settembre, stavamo li sul quel muretto, i soliti fragorosi, e sognatori, squattrinati ma amanti della vita, amanti della giustizia, amanti della libertà e del rispetto. Studiavamo per essere liberi, studiavamo perché era un dovere per pochi ma un diritto per tutti, sognavamo un mondo uguale per tutti.
Si trascorreva l’estate sempre insieme, davanti ad un falò, una chitarra e i nostri sogni, tutti in un unico pensiero, rabbia, dolore e lui più di tutti cadde in un silenzio. Quel silenzio durò qualche giorno, poi una sera ci comunicò “ragazzi io parto, vado a realizzare il mio sogno”, si voltò verso di me: “e tu che farai…” io: “realizzo i miei sogni e avrei realizzato parte dei nostri sogni”.Dopo anni i nostri sguardi erano come allora…Il mio caro amico… per caso…davanti ad una vetrina…ci ritrovammo… Mari |
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