Post n°1621 pubblicato il
19 Agosto 2006 da
Bosiby
Quando penso alla vacanza a Madrid penso, o cerco di pensare a tutte le cose successe.
Se mi si chiede come è andata la vacanza non so proprio cosa rispondere.
A Madrid (o meglio all'Escorial) ho pianto una mattina appena sveglia mentre ascoltavo il best off dei R.E.M.
A Madrid ancora una volta mi sono pesati i rimproveri passati di una persona, rimproveri che galleggiano taciti nella mia mente ogni volta che succede qualcosa.
A Madrid, mentre di partiva mi sono bloccata di nuovo per la tensione, sbalzata via, e mi ha stupito la tua dolcezza nel tenermi, tranquillità, non irritazione e nervoso, questo mi ha ristabilito.
Poi mangiare delle cagate allucinanti e trovare il cibo di Mc Donald più leggero e digeribile delle pietanze tipiche.
Cercare di capire come cazzo è costruita una casa in Spagna, con il suo modello all'americana e i letti enormi in cui mi devo rotolare a ancora non ti trovo.
Preferisco i letti piccini picciò in cui so che sei vicino a me, piuttosto che trovare la deriva dei continenti tra noi che sembra non siamo neanche nello stesso letto.
Mi è piaciuto cucinare qualcosa, anche se con molto nervosismo, ma riuscire nell'intento!
Di Madrid abbiamo visto davvero poco, il Prado e il reina Sofia, il Bernabeu e Klimt e altre cosette tipiche, ma in compenso abbiamo scarpinato in quelle salite allucinanti anche con il solleone.
Cercare in lungo e in largo un cavolo di costume per fare il bagno in piscina e finalmente, dopo mille peripezie riuscirci... guardare i bambini che giocano e sentirci un po estranei e un po a casa.
Trovare gli scoiattoli che mangiano le noci negli alberi sotto casa ed emozionarmi come una bambina, fotografarli e così risollevare le sorti di una giornata partita male.
Prendersi responsabilità e darsi da fare per sistemare alcune cose, e sentirsi un po un'estranea nell'ambiente e sentirsi controllata, ma alla fine va tutto bene e hai dentro al cuore un grazie che conta davvero.
Vedere nei campi i tori che pascolano come qui troviamo le pecore... fantastico.
E un po sentirmi a casa e non soffrire di malinconia, perchè la Spagna per certi versi mi ha ricordato un po la mia isoletta e stavo bene, a parte alcune cose mi piace per davvero.
E poi era la nostra prima vacanza insieme... e la prossima sarà anche migliore.
Tornare a casa e trovare una sorta di lavoretto part-time nell'edicola storica e vedere la calda e felice accoglienza dei clienti.
Mio padre che mi accoglie in lacrime, commosso e mi abbraccia e mia mamma con occhi stanchi che mi rimprovera qualcosa... immancabile.
Una vacanza a casa con Mattia, che per la prima volta decide di rimanere a casa a dormire e dorme con me, fargli la doccia e chiaccherare, anche se io ho la febbre davvero alta e non sto proprio bene, ho sempre le fore per lui.
Parte lui da casa e vado io a casa sua, 4 giorni tra mare e nipoti... cosa chiedere di più.
Tornare a casa, tornare a lavoro e chiedersi un resoconto di questo mese.
Sono ancora troppo coinvolta per riuscire a fare un bilancio o per rendermi conto di quello che ho fatto e di quello che è successo.
L'importante è che le acque si smuovano... e si stanno smuovendo :)
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