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Post n°3 pubblicato il 09 Novembre 2008 da babsy76
Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro Però quando serve starò vicino a te Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cadi La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice Non giudico le decisioni che prendi nella vita Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti, Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo. Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere Solamente posso volerti come sei ed essere tua amica. In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico in quel momento sei apparso tu... Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista Non sei ne il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista Basta che mi vuoi come amica NON SONO GRAN COSA, PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE
Post n°2 pubblicato il 08 Novembre 2008 da babsy76
Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: "MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto" e poi ti mostrava "la posizione" che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto con la tavolozza.
"La posizione" è una delle prime lezioni di vita di una bambina, importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita. Ma ancora oggi, da adulte, "la posizione" è terribilmente difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.
Quando "devi andare" in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt.
Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate. È la posizione ufficiale di "me la sto facendo addosso".
Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con 'la bambina piccola che non può più trattenersi' e ne approfittano per passare avanti tutte e due!A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono tutti occupati.
Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce. Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è mai); non importa... Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c'è (non c'è mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perché non si sa mai. Tornando alla porta... dato che non c'è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi 'la posizione'... AAhhhhhh... finalmente... A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perché sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa 'non sederti mai su un gabinetto pubblico!', così rimani nella 'posizione', ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!! Sei fortunata se non ti bagni le scarpe.Mantenere 'la posizione' richiede grande concentrazione. Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo...! non ce n'è...! (mai). Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta.E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati. NO!! Allora urli 'O-CCU- PA-TOOO!!!', continuando a spengere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il keenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai. In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l'interruttore! Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perché l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo terribile.Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze... il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti vedesse così; perché il suo culo non ha mai toccato la tavolozza di un bagno pubblico, perché davvero 'non sai quante malattie potresti prenderti qui'.Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone! Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna!
Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare a borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finché riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notredame per non far cadere la borsa nel lavandino; l'asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perché non vuoi sprecare un altro kleenex per questo! Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un'eternità là dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata!
A me è capitato una volta, e non sono l'unica a quanto ne so! Esci e vedi il tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava. 'Perché ci hai messo tanto?' ti chiede irritato. 'C'era molta coda' ti limiti a rispondere.E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra ti tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo nel mantenere 'la posizione'. E la dignità.
*Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo tanto.*
Post n°1 pubblicato il 08 Novembre 2008 da babsy76
"Nessuno arriva in Paradiso con gli occhi asciutti."
"Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te."
"Cerca di essere te stesso/a ed incontrerai chi cerchi."
"Vivi come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non dovessi morire mai."
"Coraggio! Dietro ogni nuvola, c'è un raggio di sole che non aspetta altro che uscire."
"Cerca di ottenere sempre ciò che ami o dovrai accontentarti di amare ciò che ottieni."
"Misura la tua stoffa dieci volte, perché potrai tagliarla una volta soltanto."
"Tutto quello che conta non è vivere, ma saper morire."
"Vivete per il presente, sognate per l'avvenire, imparate dal passato."
"E' meglio tenere le bocca chiusa e passare da stupidi piuttosto che aprirla e togliere ogni dubbio."
"Se scoprissimo di avere ormai soltanto cinque minuti per dire tutto ciò che vogliamo dire, ogni cabina telefonica sarebbe occupata da gente che chiama altra gente per balbettare un «Ti voglio bene»."
"Non trovare difetti, trova rimedi. A lamentarsi sono capaci tutti."
"Sii sempre come il mare, che infrangendosi contro gli scogli trova ogni volta la forza di riprovarci!"
"L'unico modo di rovinare un carattere è cercare di correggerlo."
"Dieci "P" per vivere in armonia: Pensate Poi Parlate Perché Parole Poco Pensate Possono Produrre Pentimento."
"Se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
"Lavora come se tu non avessi bisogno di soldi. Ama come se tu non fossi mai stato ferito. E balla come se nessuno stesse guardando."
"Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso spiegare le mie vele in modo tale da giungere sempre a destinazione."
"Quando una porta si chiude, altre si aprono, ma spesso passiamo troppo tempo ad osservare con rimpianto la porta chiusa tanto da non vedere quelle che si stanno aprendo per noi."
"Bisogna vivere come si pensa, se no si finirà per pensare come si è vissuto."
"Ascolta il tuo cuore, esso conosce tutte le cose."
"Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio."
"La generosità consiste meno nel dare molto nel dare a proposito."
"Le liti non durerebbero a lungo se il torto fosse solo da una parte."
"Mi piace essere puntuale, anche se questo mi fa restare spesso solo."
"Fate attenzione alla tristezza. E' un vizio."
"Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso e lavorare insieme un successo."
"Chi si innamora troppo di se stesso, non avrà contendenti."
"La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza dei pensieri crea profondità. La gentilezza del donare crea amore."
"Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo."
"Le nostre orecchie sono porte sempre chiuse. Fuori, voci diverse pronunciano la stessa frase, ma solo in un preciso momento una di quelle voci varcherà la soglia. Noi non sapremo chi l'abbia pronunciata e chi lo ha fatto non saprà mai di aver oltrepassato la nostra porta. Ma quell'ancora di salvezza è entrata, la tristezza è passata. Questo solo conta."
"Ci sono momenti in cui non ci si può impedire di fare delle sciocchezze: questo si chiama entusiasmo."
"Maturare significa anche accettare quello che non si può cambiare."
"Se hai commesso un errore, hai sempre un'altra possibilità. Si può ripartire in qualsiasi momento si voglia, poiché quello che chiamiamo "fallimento" non è cadere, ma restare dove si è."
"C'è una misura in ogni cosa, tutto sta nel capirlo."
"Fa' come se fossi a casa tua, ma non dimenticare che qui io sono a casa mia."
"Non riflettiamo mai abbastanza su quanto piacevole è non chiedere nulla."
"E' forse più nobile soffrire, nell'intimo del proprio spirito, o imbracciar l'armi, invece, contro il mare delle afflizioni, e, combattendo contro di esse, metter loro una fine?"
"Vedi le cose e dici: «Perché?», Ma io sogno cose che non sono mai esistite e dico: «Perché no?»."
"Viviamo nascosti sotto una maschera, nella paura di sentirci nudi agli occhi di chi ci guarda. Toglila: ti accorgerai di essere nuda ma inconfondibilmente viva!"
"Non piangere quando tramonta il sole le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle."
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Inviato da: zortas
il 11/12/2011 alle 17:40
Inviato da: mainicneim
il 28/12/2008 alle 21:07
Inviato da: marzi_roberto
il 23/11/2008 alle 18:39
Inviato da: babsy76
il 23/11/2008 alle 09:23
Inviato da: marzi_roberto
il 21/11/2008 alle 12:04