Bacheca.

giorni fa, si era sparsa la voce che il Governo aveva intenzione di esentare dall' ICI tutti gli immobili di proprietà ecclesiastica, anche quelli a scopo commerciale, quelli a scopo religioso essendo esenti fin dalla nascita dell' ICI (1992).

c'erano state alcune blande reazioni: amministratori locali (tra cui il sindaco di Assisi, che diceva: "Un provvedimento del genere metterà in ginocchio il nostro Comune"), qualche lercio laicista, i soliti radicali.

poi, la Commissione Bilancio del Senato aveva bocciato il provvedimento: non aveva la copertura finanziaria.
sospiro di sollievo.

ieri, la notizia:
"Proteste del centrosinistra, Cdl fa regalo alla Cei


(ANSA)
ROMA, 5 OTT - Il ddl sulle infrastrutture ha
stabilito di abolire l'Ici sugli immobili della Chiesa anche
quando questi siano adibiti ad uso commerciale."

forse, come prevedeva il mio compagno Antonio, hanno trovato la copertura.
sta di fatto che il decreto è stato approvato.

proprio nel giorno in cui scoppiavano polemiche per un articolo dell'Osservatore Romano contro la RU486 e l'aborto, in cui si sostiene che è peccato votare per candidati che ne sostengano le ragioni.

ora, finalmente, le reazioni iniziano ad arrivare:
'il governo sottrae risorse agli enti
locali per andare incontro alle richieste delle gerarchie
cattoliche', denuncia Lanfranco Turci (Ds);
'E' un altro dei
regali che la Cdl ha fatto in questi anni alla Cei', fa eco
Gavino Angius (Ds), che aggiunge ' E' ora di aprire in Italia una "questione vaticana";
'per Roma ci sara' un perdita di 5
miliardi l'anno', sostiene Enrico Morando (Ds).

staremo a vedere se si avrà davvero il coraggio di aprire seriamente questa questione.
da queste parti si fa il tifo.