Creato da: giancla56 il 27/11/2004
Una bacheca, appunto. Un posto dove attaccare foglietti, post-it, annotazioni. Dove appendere pensieri, foto, emozioni, immagini, riflessioni, sfoghi, sentimenti,sorrisi, incazzature e pianti. Ma non una bacheca privata, solo mia. Anche di quelli che, se vorranno, potranno usarla.

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« Salvatore Crisafulli e g...la Vita, la Morte e la S... »

superficiali linciaggi.

Post n°737 pubblicato il 09 Ottobre 2005 da giancla56
 


scrivo questo post non per attizzare polemiche, o fare il solito bastian contrario, ma per altri motivi.

- il primo è che mi infastidiscono i cori unanimi. a maggior ragione se i cori unanimi hanno un che di feroce, di intransigente, di poco caritatevole. non mi piacciono le condanne in piazza, i processi popolari, i linciaggi. la verità è che io mi sento molto caritatevole, e mi piacerebbe che anche gli altri lo fossero.
- il secondo è che mi infastidisce sentire, o leggere, giudizi tranciati con l'accetta, specie se tali giudizi non tengono conto dei fatti.

dunque lo scandalo è che il dr. Giovanni Scattone, condannato a 5 anni e 4 mesi per l'omicidio colposo di Marta Russo (9 maggio 1997), è stato ammesso ai servizi sociali (in tempi e modi previsti dalla legge) ed ora insegna, come supplente, Storia e Filosofia in un liceo romano.

e parte la campagna di stampa (e i cori indignati).
come è possibile?
cosa insegnerà a quei ragazzi?
perchè non fa l'imbianchino, invece del professore?
ma dove arriveremo?
ecc. ecc. ecc.
ne esce l'immagine di un assassino libero in mezzo a ragazzi innocenti: un lupo tra gli agnelli, per intendersi.

ora, la prima reazione di un autentico liberale dovrebbe essere quella di ricordare che la pena ha carattere rieducativo e non afflittivo (lo dice la Costituzione, eh?) e che se uno ha scontato la sua pena sarebbe il caso di considerarlo un Cittadino a tutti gli effetti.
ma questo sarebbe, seppur corretto, in questo caso ridondante.

perchè qui stiamo parlando di una persona che si è sempre proclamata innocente e vittima di un errore giudiziario (se non peggio...), e di un processo tra i più controversi degli ultimi anni, ricco di colpi di scena e di episodi a dir poco sconcertanti.

a mo' di esempio, vorrei ricordare che una prima sentenza della Cassazione aveva ordinato al Tribunale di rifare il processo di appello, ritenendolo infondato.
e che, ad un certo punto, uscì un video (video, non chiacchiere) in cui era palese che la principale testimone d'accusa (Gabriella Alletto) era stata, se non subornata, comunque pressata dal pm e dagli inquirenti a dichiarare ciò che dichiarò.
sono solo due esempi.
poi ci sono le testimonianze, le perizie, ecc...

per approfondire, si può andare al sito del Comitato per la difesa di Scattone e Ferraro, dove ci sono un bel po' di documenti sull'argomento (la trascrizione del famoso video, dichiarazioni, articoli, ecc...)

da parte mia, pubblico la semplice cronologìa dei fatti, che, gia da sola e pur nella sua stringatezza, può dare una prima indicazione di come quel processo si svolse:

9 MAGGIO 1997 Marta Russo viene ferita alla testa da un proiettile mentre, con l' amica Iolanda Ricci, cammina in un vialetto dell'Universita' La Sapienza.Muore quattro giorni dopo.

19 MAGGIO La polizia scientifica scopre "tracce significative" di polvere da sparo sulla finestra dell' Aula 6 dell' Istituto di Filosofia del diritto della Facolta' di Giurisprudenza.

12 GIUGNO Il prof. Bruno Romano, direttore dell' Istituto, viene posto agli arresti domiciliari per favoreggiamento.

13 GIUGNO Si apprende che la testimonianza chiave e' stata resa da Maria Chiara Lipari, assistente di Romano. La donna dice di aver visto nell'aula 6 dell'Istituto alcune persone, tra le quali Gabriella Alletto e Francesco Liparota.

14 GIUGNO Gabriella Alletto, dopo avere negato per giorni, accusa Giovanni Scattone, Salvatore Ferraro e Francesco Liparota che vengono arrestati per concorso in omicidio volontario

20 APRILE 1998 Si apre il processo di primo grado.

8 SETTEMBRE Spunta il famoso video choc: e' la registrazione di un interrogatorio di Alletto dell'11 giugno 1997 nel quale la donna giurava di non essere mai stata nell'Aula 6.

16 SETTEMBRE Alletto conferma in aula le accuse.

8 OTTOBRE Ferraro ottiene gli arresti domiciliari.

22 DICEMBRE Arresti domiciliari anche a Scattone.

10 FEBBRAIO 1999 I periti spiegano che non c'e' certezza che lo sparo sia partito dall'Aula 6 e della presenza degli imputati sul luogo del delitto.

14 APRILE Il pm Carlo Lasperanza e l'aggiunto Italo Ormanni chiedono 18 anni di carcere per Scattone e Ferraro

1 GIUGNO La corte d'Assise condanna Scattone a 7 anni per omicidio colposo, Ferraro a 4 per favoreggiamento. Assolve Liparota, Romano, Alletto, Basciu, Urilli e Marcucci.

3 MAGGIO 2000 si apre il processo di secondo grado.

18 MAGGIO In aula Scattone dichiara: "Non ho sparato io".

19 GIUGNO La Corte d'assise d'appello riapre il dibattimento e affida due nuove perizie, una balistica e una esplosivistica.

26 GIUGNO Alletto in aula conferma: c' era un quarto uomo.

13 NOVEMBRE Risultati della perizia chimica: la particella trovata sulla finestra dell'Aula 6 non e' riconducibile all' innesco del proiettile che colpi' Marta.

6 DICEMBRE Il gip di Perugia Giancarlo Massei proscioglie il pm Lasperanza e l'aggiunto Ormanni dall'accusa di avere commesso i reati di abuso d'ufficio e violenza privata nel video interrogatorio di Gabriella Alletto.

11 GENNAIO 2001 Per il perito balistico sono compatibili la finestra dell'Aula 6 e quella del bagno disabili.

15 GENNAIO Risultati dell'ultima perizia: la particella trovata nella borsa di Ferraro e quelle rinvenute sui frammenti di proiettile sono simili qualitativamente e quantitativamente.

24 GENNAIO la procura generale chiede 22 anni per Scattone e 16 per Ferraro.

7 FEBBRAIO Nuova condanna in secondo grado per Scattone (otto anni per omicidio colposo aggravato) e Ferraro (sei anni per favoreggiamento). Liparota viene condannato a quattro anni per favoreggiamento.

5 DICEMBRE Prima udienza in Cassazione. Pg chiede annullamento con rinvio per "manifesta illogicita" della sentenza di secondo grado.

6 DICEMBRE Corte di Cassazione decide l'annullamento con rinvio accogliendo la richiesta del Pg.

15 OTTOBRE 2002 Comincia il secondo processo d'Appello davanti la seconda corte d'Assise d'Appello presieduta da Donato Rivellese.

30 NOVEMBRE La seconda Corte d'assise d' appello di Roma condanna Scattone a sei anni per omicidio colposo, Ferraro a 4 anni e 6 mesi per favoreggiamento e Liparota a 2 anni, sempre per favoreggiamento.

15 APRILE 2003 Le motivazioni della sentenza della seconda Corte d'assise D'Appello parlano di "un quadro probatorio completo, convincente e riscontrato".

5 DICEMBRE Il processo arriva per la seconda volta in Cassazione: il pg Gioacchino Izzo chiede conferma seconda sentenza secondo grado. Stessa richiesta della parte civile. La difesa Ferraro chiede l' annullamento. La difesa Scattone chiede l' assoluzione.

15 DICEMBRE 2003 Dopo due ore e mezza di camera di consiglio, la quinta sezione penale della Cassazione emette la sua sentenza: pene confermate, anche se leggermente ridotte, per Scattone e Ferraro, assolto Liparota.

ecco.
mi piacerebbe che, prima di alzare lai, si approfondisse un po'. è una questione di cultura. o forse, meglio, di civiltà.

:)





 
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Commenti al Post:
gh0std0g
gh0std0g il 10/10/05 alle 00:02 via WEB
Concordo. Non prendo posizione sulla colpevolezza dei due, ma il processo è stato scandaloso. E in ogni caso, la sentenza è stata di omicidio colposo, e Scattone ha scontato la condanna. Deve essergli impedito di svolgere il lavoro che sa fare? Se si vuole rispettare la sentenza, in quella sentenza l'interdizione dai pubblici uffici non c'è. Se invece il problema è che si vuole contestare la sentenza, allora si può contestare in un senso o nell'altro, visto che si è trattato di un processo che non ha brillato per la solidità dell'impianto accusatorio.
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giancla56
giancla56 il 10/10/05 alle 10:25 via WEB
ciao. mah...son passati alcuni anni: la maggioranza delle persone tende a dimenticare, e a farsi sollecitare dalla demagogìa piuttosto che dalla curiosità di approfondire. e i mezzi di informazione preferiscono "strillare" più che informare o approfondire. :)
(Rispondi)
 
streghella16
streghella16 il 10/10/05 alle 11:55 via WEB
Rifletto su come, in questo pazzo mondo,vi siano tendenze di un estremismo allucinante. C'è chi l'assassino lo mette sulla sedia elettrica, magari dopo 10 0 20 anni di permanenza nel braccio della morte, e chi l'assassino, anche con ergastoli plurumi,lo mette in libertà in tempi brevi o relativamente tali, con la scusa della rieducazione( te lo sei dimenticato il caso di Angelo Izzo?). A me pare un ossimoro ( visto che ti piace tanto usare questo termine )una giustizia che non è più un riferimento per nessuno. Rischiamo che qualche parente di qualche vittima, dopo sentenze troppo leggerine, si faccia giustizia da solo, come è già successo del resto.Tutti possiamo sbagliare e tutti abbiamo diritto ad una possibilità di redenzione, ma il linciaggio di Scattone ha radici molto più profonde e non credo che possa essere archiviato come un coro poco caritatevole. C'è un problema di fondo gravissimo:l'idea è che,comunque vadano le cose, se ammazzi,la farai franca, te la caverai. E questo, se permetti,lo pensiamo in tanti. Qualcuno disse " Dio è morto", Per conto mio é morta La giustizia,e con essa anche il concetto di società organizzata.
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giancla56
giancla56 il 10/10/05 alle 12:12 via WEB
mi spiace, ma sei andata OT. nel post non si parlava (con espliciti riferimenti) di quel bacucco visionario di Cesare Beccaria, o della pena secondo la Costituzione. si rammentavano, semplicemente, alcuni FATTI, per comodità di chi se li è dimenticati o preferisce non tenerne conto. se, invece, parliamo della Giustizia, mi permetto ricordare che Scattone insegna in quel liceo appunto in base alla Legge. e non per raccomandazione di qualcuno. se si ha tanto a cuore la Giustizia, bisognerebbe difendere quelle che sono, palesemente, applicazioni della Legge e null'altro. vale appena la pena di ricordare che, probabilmente, l'indignazione popolare su questo fatto è stata "pompata" dalla stampa (in particolare Rep), e io, che sono molto malizioso, mi domando anche il perchè. :)
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streghella16
streghella16 il 10/10/05 alle 12:03 via WEB
P. S. Sorrido leggendo la tua richiesta di carità, comprensione umana e tolleranza.. Sorrido perchè ricordo alcuni tuoi ferocissimi post a denti stretti, nei confronti di chi è antiabortista o contro l'eutanasia. Bè',diamo che per noi stessi, noi medesimi abbiamo sempre ragione,è sempre il resto del mondo a sbagliare. :-)
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giancla56
giancla56 il 10/10/05 alle 12:18 via WEB
la tolleranza, la carità e la comprensione degli altri non si misurano sui "toni" (magari estrapolati da momenti di feroce polemica), ma sui "contenuti", sui "concetti". e da quel punto di vista (in particolare su aborto e eutanasia) non ho niente da rimproverarmi: io sto sempre dalla parte di chi soffre, contrariamente a chi si professa caritatevole ma poi interpreta la sofferenza umana come il viatico per guadagnarsi il Regno dei Cieli. e quindi, non fa nulla (o molto poco) per lenirla o evitarla. sul rapporto tra sofferenza e religione è da un po' che vorrei fare un post. forse è giunto il momento di scriverlo. così, tanto per dire pane al pane e vino al vino. :)
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streghella16
streghella16 il 10/10/05 alle 20:43 via WEB
Sei OT.nessuno si chiama le sofferenze per guadagnarsi il regno dei cieli, sarebbe contrario alle stesse leggi della vita. Le sofferenze ci sono, indipendentemente dalla tua condizione, dalle tue credenze, dalla tua fede.Le puoi solo alleviare, sopportare o non sopportare.Decidi un po' tu cosa fare. Ma credo che su questo concordiamo, no? Ps. Anch'io ho visto morire alcuni cari in atroci sofferenze. Non credo che in questo ci possano essere monopoli di stato.
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