tiene banco la decisione di Berlusconi di cambiare la legge elettorale a pochi mesi dal voto.
e, come al solito, si fa un po' di confusione.
io non so se sia per genuina convinzione, per qualunquismo o per demagogica propaganda elettorale, ma tant'è: la si fa.
inutile ricordare che, in una democrazìa liberale, è il Parlamento ad essere sovrano e che se il Parlamento decide a maggioranza bisogna rispettarne le decisioni.
inutile ricordare che anche in altri Paesi europei (v. il socialista Mitterrand in Francia) è capitato di cambiare la legge elettorale per proprio tornaconto.
niente: l'accusa è quella di illegittimità.
domenica, in Piazza del Popolo, l'oceanica manifestazione dice NO. pullmans, bandiere, diretta su RAITRE, palco, discorsi infuocati. tutto l'ambaradam, insomma.
ma si sa: le manifestazioni, specie se oceaniche, non si fanno per ragionare. si fanno per scaldare i cuori, per motivarsi (direbbbero i miei maestri di tecniche di vendita), per fomentarsi (direbbe mio figlio), per sentirsi vicini e un tutt'uno (anche se il tutt'uno, purtroppo, non c'è), per fare squadra. roba da Curva Sud.
poi, ieri, il prof. Sartori (col quale, nonostante la sua scienza e forse a causa della sua supponenza, sono spesso in disaccordo), al quale non si può certo rimproverare di essere mai stato tenero col Berlusca, dice tranquillamente a Ballarò: "Ma guardate che quanto a rapporti di forza non cambia mica molto. E il problema non è neanche la governabilità, perchè stabilità non significa governabilità" (questa sottile differenza tra governabilità e stabilità è intrigante, ma magari ne riparliamo, eh?).
e stasera, a Ottoemmezzo, la "bambinaccia" Guzzanti parla addirittura di golpismo.
ma benedetta ragazza (che sei pure simpatica e se non fosse che sei diventata scontata mi piacerebbe pure rivederti in TV), ma tu lo sai il significato della parola golpe?
fortunatamente, il buon Cacciari (sempre a Ottoemmezzo) dice un paio di cosette interessanti.
la prima è che il popolo italiano si espresse, con un referendum e a larghissima maggioranza, a favore del maggioritario (che poi sia stato imbastardito dal Parlamento col mattarellum è un altro discorso. ndr).
la seconda è che "esiste una maggioranza trasversale che è sempre stata a favore del proporzionale".
lui non dice che i favorevoli al proporzionale stanno anche nel centro-sinistra: questo no, non lo può dire. dice trasversale. ma noi, che siamo gente di mondo, capiamo.
altroché se capiamo, professore: capiamo bene che molti di quelli che sbràitano lo fanno solo per demagogìa. perchè ben sanno che la legge passerà e si stanno facendo gia i calcoli delle loro convenienze. e che il lavoro sporco, al posto loro, lo sta facendo il Governo.
altro che golpe! altro che illegittimità! altro che strappo!
allora, ecco ciò che davvero dovrebbe preoccupare, di questa legge (ed è un problema esclusivamente politico).
il fatto, puro e semplice, che ci farà tornare indietro di dieci anni. indietro alla Prima Repubblica (se mai ve n'è stata una Seconda), indietro alla partitocrazìa.
indietro ad allora. e tanto basta.
:)
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 09:30
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 09:09
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:01
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 06:49
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 05:58