VoglioBallareLaVita!

Grammatica e poesie


 Ballano la salsa.Sono seri o con un sorriso plastificato. Come se facessero una cosa di cui non hanno capito il senso. O come se non lo potessero o volessero vedere. Non è che non siano bravi. Al contrario sono troppo bravi. Il ballo va fatto così e così lo fanno. Se esegui quel ballo come va fatto, fai quel ballo, ancora e ancora, e ancora. E quel ballo rimarrà quel ballo. Il ballo che cerco è un pretesto, una via per andare oltre, per trascendere il ballo e me stesso. Per arrivare al Ballo. Il ballo è un'esperienza e quando è finito tu non puoi essere quello che ha cominciato. I passi del ballo sono una grammatica. Non puoi confondere la grammatica con una poesia. Il ballo è la poesia. È il capolavoro di corpi che esprimono il tempo, l'essenza di un tempo che contorna armonia. Non può essere la gabbia di programmi e di ricordi. Di sorrisi impressi nella plastica.Ho provato almeno tre volte ad imparare a ballare la salsa. Al genere femminile sembra piaccia solo la salsa. In Italia, in Malesia, in Giappone, nel mondo. Provo ad imparare: accanto a tante ragazze e donne le motivazioni dovrebbero essere enormi. Sono bravino, alcune ragazze mi chiedono di ballare con loro durante il corso. Ed io accetto, ovviamente. Imparo i passi base. Sempre più o meno i soliti.  Dopo aver imparato un po' di passi base mi distraggo perché penso di essere qui per ballare, non per ricordare. Questi passi li abbiamo imparati, adesso balliamo. Ma la ragazza ogni volta mi rimprovera, perché improvviso, perché pretendo di ballare e non sono più attento al maestro. Lei è qui per stare attenta. Ma non è solo questo. Il fatto è che a me questa musica proprio non piace. Potrei forse imparare a capirla. Ma ficcare nel bel mezzo di quello che dovrebbe essere il ballo la disciplina di stare attento... no non ce la faccio proprio. Se avessi trovato una ragazza disposta a ballare avrei potuto forse perdonare questa musica che proprio, con tutta la buona volontà, non mi piace, non ci sento nulla di sensuale. Se parlassimo almeno di mambo, sarebbe un'altra cosa. Ma la salsa, il merengue non li capisco! Non li capisco! E nemmeno quei ballerini tanto bravi sembrano capirla. Quei ballerini tanto bravi non sono dentro la salsa. Sono fuori. Il fatto è che le ragazze che volevano ballare con me non erano qui per ballare. Erano qui per stare attente. E quindi cosa cazzo ci faccio qui?È come se una volta imparate un po' di lettere di un alfabeto io avessi fretta di comporre delle parole o addirittura delle poesie con quelle lettere. Non posso aspettare continuando a ripetere quelle lettere come se servissero a se stesse. è chiaro che se provo a comporre una poesia con poche lettere, sarà una poesia senza virtuosismi, forse un po' striminzita. Ma forse sarà una poesia e non una splendida catena di sillabe. Le ragazze, disciplinate, mi richiamano all' alfabeto. Si sforzano di ricordare catene perfette di lettere perfette. Probabilmente quelle catene hanno un bel suono, il risultato di uno sforzo riuscito. Ma l'essenza è lontana. A me sembra che questa non sia la via per arrivare a comporre una poesia. Quindi va fa'n culo.Ogni volta mi trovo a provare se con poche lettere si potrà fare una piccola poesia. Anche una stupida poesia. Forse non si può ma non si può nemmeno confondere le sillabe con la poesia.