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Post n°12 pubblicato il 06 Marzo 2007 da fernani

CI ASPETTAVAMO SOLUZIONI SULLA CASERMA ROSSANI

 

 Si sa la politica di questi tempi è figlia delle opportunità ed è evidente quanto questa amministrazione ne rappresenti in pieno l' espressione. Una visione totalmente diversa da quella sbandierata nei tanti appuntamenti politici e programmatici (cioè elettorali), in cui il tentativo di condivisione delle scelte con la cittadinanza si è rivelata solo la più insipida e fastidiosa delle scelte politiche. Apprendiamo, senza troppa meraviglia, dalla stampa locale, della destinazione di parcheggio a raso (temporaneo?) di una parte della ex caserma Rossani in occasione del prossimo vertice Italo-Russo. Abbiamo avuto modo, in più occasioni, di esprimere il nostro dissenso su  scelte che rappresenterebbe un pericoloso passo indietro di una politica ecologista dedicata alla tutela della salute di tutti. Pur provando, anche se con enormi difficoltà, a comprendere le ragioni economiche che spingono questa amministrazione ad una politica opportunista, non possiamo condividerne le scelte, soprattutto in considerazione del rischio, da tempo denunciato da esperti del settore, prodotto dalle polveri sottili (PM 10 sostanza altamente cancerogena) che si  concentrerebbero nella zona della ex Caserma Rossani. Bari, ancora oggi, paga con vite umane  i “vantaggi“ di un' economia elargita dalla Fibronit e adesso gli stessi “vantaggi” li vogliamo far pagare ai nostri figli? E il grande straordinario progetto del Park & Ride, su cui si punta per una soluzione  al traffico, crolla miseramente di fronte al primo ”grande evento“? Centinaia di personalità, pronte a scorazzare con le auto (forse nemmeno ecologiche) per la nostra città e, contemporaneamente, si lascia soffocare una zona già atavicamente sofferente con migliaia di auto parcheggiate non tenendo in nessun conto che circa tremila cittadini hanno già espresso, attraverso una raccolta di firme, un'idea di vivibilità totalmente diversa. Ci sembra che questa strategia allontani l'ipotesi di una condivisione delle scelte che coinvolga tutti i cittadini (leggi i forum di Emiliano memoria). Pertanto invitiamo l'amministrazione comunale a ripensare la propria posizione sull’uso anche temporaneo dell'area della ex caserma Rossani considerato che sulla sua destinazione molti cittadini si sono  già pronunciati in modo inequivocabile.

Sergio Scarcelli

Nicola Brescia

Silvio Delle foglie

Luca De feo

Componenti e cittadini del

Comitato Rossani

 

 

 

 
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La giornata della memoria e del........ringraziamento

Post n°11 pubblicato il 08 Marzo 2006 da brnafe
 

Bari  07/03/2006
 

Comunicato stampa

 

 

Sabato 11 Marzo, giornata del ringraziamento e della memoria. Apprezziamo la volontà dell’amministrazione comunale di Bari di voler sottolineare la sensibilità manifestata dai cittadini baresi in questi anni. La loro ostinazione e l’assoluta convinzione che la tutela della propria salute passasse da un destino nuovo da riservare all’area Fibronit, hanno fatto sì che, oggi, sull’area inquinata dell’ex fabbrica di manufatti in cemento amianto si lavori per la nascita di un grande parco verde. Ma, pur comprendendo la volontà dell’Amministrazione di esprimere meriti per il risultato ottenuto, riteniamo che i tempi per premiazioni o autoincensamenti siano ancora molto lontani. Noi cittadini, non possiamo fregiarci di alcuna medaglia se non di quella che consentirà ai nostri figli, un giorno, di calpestare serenamente l’ex area inquinata. Per questo, è nostra ferma intenzione non partecipare alla manifestazione indetta dal Comune di Bari. Il nostro compito è quello di essere sempre al di sopra ed al di fuori di ogni tentativo di strumentalizzare, specie in un momento politico così delicato, la vicenda Fibronit che in questi anni ci ha visto sempre in prima linea liberi da vincoli o da legami. Del resto l’Amministrazione raccoglie, con la sua Consulta dell’Ambiente, tali e tante associazioni a cui potrà rivolgere il proprio plauso ed a cui destinare meriti ed onori che il Comitato Fibronit ritiene di dovere ancora conquistare. Inoltre la nostra posizione critica nei confronti delle scelte tecniche operate dall’Assessorato all’Ambiente in merito agli interventi in corso sul sito Fibronit, ci pone, ancora di più, in una posizione di difficoltà oggettiva a sottoscrivere questo momento. Tutto questo, malgrado la nostra assenza tra i relatori nelle varie fasi della manifestazione che ci poneva tranquilli dal rischio di dover dire qualcosa che avrebbe sicuramente rovinato la festa. E’ bene che l’Amministrazione Comunale di Bari comprenda che il premio più grande che avrebbe potuto dare in questi mesi ai cittadini sarebbe stato quello di ascoltarli, di coinvolgerli nelle scelte e di sfruttarli nelle loro esperienze. Così non è stato e cosi non è tuttora. Basti pensare che nessuno spazio è stato previsto per le opinioni del Comitato Fibronit durante la giornata della memoria e del ringraziamento, a tal punto che, evidentemente per non correre rischi, si è pensato di escluderlo, anche nella comunicazione, dalla prima parte della manifestazione la cui esistenza ci è stata svelata dalla stampa. Fortunatamente il nostro miglior premio è la fiducia e la stima che tutti i cittadini continuano a riservarci e con i quali abbiamo condiviso questa scelta.

 

 

Comitato Cittadino Fibronit

Il Presidente

Nicola Brescia

 
 
 
 

 
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 18 Febbraio 2006 da Skizotonic

Dissensi operati in azioni

Un'iniziativa comune
Invia questa mail a
ufficio.stampa@giustizia.it


"Da cittadino italiano vorrei esprimere il mio dissenso contro la sentenza della cassazione che in data odierna ha stabilito la minor gravità della violenza su una donna minorenne che ha già avuto rapporti sessuali, assumendo che "è lecito ritenere" che siano più lievi i danni che la violenza sessuale provoca in chi ha già avuto rapporti, con altri uomini, rispetto a chi non ne avuti affatto.
Protesto e chiedo che venga revocata la sentenza.

nome e cognome"



QUESTA INIZIATIVA E' DI TUTTE, TUTTI. AIUTATECI A DIFFONDERE LA NOTIZIA E CERCHIAMO DI ESSERE UNITI E TANTI SENZA COLORE. UN'UNICA BANDIERA. QUELLA DELL'UOMO LIBERO. QUESTE SONO BATTAGLIE PER LA DIFESA DEI VALORI UMANI.

GIUSTIZIA PER TUTTI

 
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Un'altra luce si è spenta

Post n°9 pubblicato il 18 Febbraio 2006 da brnafe
 

Donna, 45 anni circa, Japigia, mesotelioma pleurico. Ancora uno e la storia che si ripete. Ancora un cittadino come me, coetaneo, come noi, che paga duramente la sua convivenza con la Fibronit. Qualche giorno fa, dopo pochi mesi dalla diagnosi, il mesotelioma da amianto ha colpito duramente la comunità di Japigia. Ed ogni volta sale la rabbia, quasi violenta, di essere impotenti di fronte a questo male subdolo che si è insinuato nella vita di chi per anni ha giocato, studiato, lavorato nel suo quartiere e nella sua città, ignaro che l’indifferenza e l’arroganza di qualcuno stava per segnare per sempre la sua vita. Vedere oggi quei tetti della Fibronit tinti di azzurro di vernice fissante ci fa pensare che sarebbe bastato pensarci 20 anni prima per scongiurare la liberazione di chissà quante fibre d’amianto nell’aria del quartiere Madonnella, San Pasquale e Japigia. E la rabbia sale. E aumenta al pensiero che i “lavori di tutela della salute pubblica” attualmente in corso, tanto criticati in passato, ma da tutti oggi decantati come miracolosi, non realizzeranno quella messa in sicurezza d’emergenza sperata e dovuta all’intera comunità. Che fine ha fatto lo “step2” degli interventi promessi dall’Assessore all’ambiente e che avrebbero previsto, ad esempio, l’impermeabilizzazione del suolo dell’intera area Fibronit? Forse il bando pubblico europeo per la messa in sicurezza permanente del sito, con realizzazione del parco pubblico porterà, chissà quando, a questa soluzione? Purtroppo, non ci crediamo più. Non crediamo più a chi continua a sottovalutare questa emergenza. Perché di questo si tratta. Abbiamo sbagliato anche noi a fidarci delle promesse fatteci. Non avremmo mai dovuto accettare che si facessero i lavori di “tutela della salute pubblica” prima che non fossero stati trasformati in interventi di “messa in sicurezza d’emergenza”. Ci erano state date delle garanzie circa le fasi in cui si sarebbero sviluppati questi interventi. E invece eccoci ancora qua. Oggi arrivano i bandi pubblici europei: ma la Regione Puglia non aveva dato tre mesi di tempo al Comune di Bari per presentare il progetto preliminare o definitivo sul sito utilizzando i 10 milioni di euro messi a disposizione? Quanto tempo porterà via questa invenzione europea? E nel frattempo? La verità è semplice: i lavori, insufficienti ed incompleti (vedi il brecciolino con cui sarà ricoperto il suolo Fibronit) che si stanno eseguendo sono stati progettati dalla vecchia amministrazione e sono guidati dai tecnici della vecchia amministrazione che di certo non voleva realizzarvi un parco, mentre la nuova, oltre alle promesse, cosa ha progettato di nuovo? Ora ritorneremo ad incontrare i cittadini nelle parrocchie, nelle scuole, per le strada; ricominceremo a distribuire i nostri comunicati, casa per casa come abbiamo sempre fatto, fino a quando anche i nuovi referenti capiranno che con la Fibronit non si può scherzare.

Nicola Brescia 

 
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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 10 Febbraio 2006 da brnafe
 

Bari 10/02/2006
 
 
Comunicato stampa

Proseguono i lavori di “tutela della salute pubblica” nell’area Fibronit di Bari. Attualmente la ditta incaricata sta provvedendo a “verniciare” i tetti dei capannoni in modo da evitare che le fibre d’amianto possano continuare a disperdersi nell’aria. Le numerose richieste che ci sono giunte da tanti cittadini residenti intorno all’area inquinata, ovviamente preoccupati che tutto ciò che accade nel sito Fibronit sia giusto, necessario e fatto bene, ci offrono la possibilità di riproporre la nostra posizione sulla questione Fibronit. E’ indubbio che questi interventi di fissaggio siano necessari, anzi, indispensabili, ma non possiamo spingerci oltre perché il Comitato Cittadino Fibronit è stato, da questa Amministrazione Comunale, volutamente messo da parte. Questo atteggiamento, sia da parte sia del Sindaco che dell’Assessore competente, trova conferma nella notizia apparsa in questi giorni su tutti i quotidiani locali in merito alla visita che gli amministratori di Casale Monferrato, città che ha pagato un tributo di vite altissimo all’amianto della Fibronit, hanno fatto nella nostra città comunicando, tra l’altro, che Bari sarà testimone della giornata contro l’amianto il prossimo 28 Aprile. Circa cinque anni fa, quando l’attuale Sindaco non conosceva neppure lontanamente quale battaglia i cittadini cominciavano a condurre per salvaguardare la loro salute, l’allora Presidente del Comitato Fibronit si recò a proprie spese proprio a Casale Monferrato per trovare un appoggio morale, tecnico e politico per condurre con maggiore energia proprio quella battaglia. Oggi il Comitato Cittadino Fibronit, secondo qualcuno, avrebbe esaurito il suo compito e, alla faccia di tutte le forme di partecipazione sbandierate ai quattro venti in campagna elettorale, viene estromesso anche da incontri che renderebbero merito e giustizia a tutti quei cittadini che in tutti questi anni hanno tralasciato affetti, lavoro e tempo libero per combattere duramente contro amministrazioni che sull’area Fibronit avrebbero visto ben altro di ciò che questa amministrazione dice di voler realizzare. E questo accade anche in sede di consultazione tecnica. Per anni, con documenti, studi, denunce, abbiamo dimostrato di avere una conoscenza della questione Fibronit, superiore a quanti oggi ritengono di sapere cosa sia meglio o peggio per quell’area. Potranno avere anche ragione, ma mai il Comitato Fibronit è stato coinvolto con le sue risorse tecniche in studi o confronti di carattere tecnico riguardanti il futuro o le attività da eseguire nel sito inquinato come nel caso del progetto degli attuali lavori di “tutela della salute pubblica” dove molte cose evidenziate non hanno trovato ascolto. Lo stesso osservatorio tanto decantato dall’Assessore all’Ambiente non è stato convocato nei modi e nei tempi previsti. L’11 Marzo il Sindaco di Bari ha detto che incontrerà le famiglie di coloro che hanno perso la vita per la Fibronit nella "giornata del ricordo", ci sembra una grande iniziativa, ma che tristezza per noi del Comitato doverlo apprendere dalla stampa. Come sono lontani i tempi in cui Michele Emiliano si sedeva con noi per capire e conoscere a fondo il problema Fibronit ed offrirci il suo aiuto. La Fibronit purtroppo continua ad essere strumento, prima di carattere economico-speculativo, oggi di carattere politico. Un ultima cosa: il Comitato Cittadino Fibronit c’è ancora e continuerà la sua battaglia per il parco urbano fino a quando questo non vedrà la sua nascita.

 

Per il Comitato Cittadino Fibronit

Il Presidente

Nicola Brescia

 
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