Creato da: Be.Side il 20/02/2006
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« B Sidepochi spicci »

Somebody

Post n°2 pubblicato il 21 Febbraio 2006 da Be.Side
Foto di Be.Side

Ti restano attaccate come colla sulle dita, certe canzoni nell’età della scoperta. Ti accompagnano per l’adolescenza e continui a sentirle anche quando nella radio non le trovi più.
Un filo diretto con il miglior ricordo. E tutto il nuovo diventa acerbo per te che sei rimasto a quella musica che non torna più. Quella con tutte le parole a memoria, con gli articoli e gli spartiti per una chitarra difficile da accordare.

Era una gita di mezza stagione. Un pretesto per uscire fuori dall’inverno e dal cortile della scuola.
Fine del pulmann e di quegli anni ottanta. Dalle cinque poltrone più ambite le note sintetiche di un gruppo nuovo.

Depeche Mode.

Un nome rubato alla moda. Note trovate dove nessuno le aveva mai cercate. Nei circuiti stampati di uno strumento senza corde.
Fu amore a prima vista. Per quella musica e per lei che l’ha portata nella gita di una vecchia scuola.
Un paio di brani. Poi la massa torna consumare l’amore urlato dalla musica nostra. L’unico posto dove quell’età poteva impararlo.
Canzoni inglesi. Per noi salvati dal francese avevano il vantaggio di un significato (mai immediato). Anche se finivamo sempre per doppiare le parole con un suono privo di senso.

Sono cresciuti con me. Oggi anche più di me.
Sono andati avanti spinti dal commercio. Demoliti dalla droga e svuotati dal successo. Ma comunque ancora aggrappati alle loro radici, a risuonare emozioni nella cassa rigida di un ricordo. Come se non ci fosse più spazio per nuove note da ricordare.
Ma me ne hanno lasciate tante. Quasi tutte. Raccolte dai dischi e a piene mani dai pochi concerti concessi ai nostri spalti.
Ritorneranno nella penisola. Ed io al tempo che li ha voluti nella memoria delle cose da tenere.
A volte qualcuno.
Somebody.

 
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