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« Immolati sull’altare del...

Hitler ebreo? Forse sì, da parte del "vero" nonno paterno, l'ebreo Frankenberger.

Post n°33 pubblicato il 03 Maggio 2022 da bearandbecky

 

Grande indignazione hanno suscitato le parole del ministro degli esteri russo Labrov sulla discendenza ebrea di Hitler.

Labrov ha detto testualmente “ secondo me anche Hitler aveva origini ebree”.

In effetti, molto prima di Labrov, ad affermarlo fu Hans Frank, secondo il quale era possibile che Alois Hitler, padre di Adolf Hitler, avesse come genitori Maria Anna Schicklgruber ed il giovane figlio di un ebreo di Graz di nome Frankenberger nella cui casa la donna lavorava come domestica e dove sarebbe rimasta incinta.

Ma chi era Hans Frank?

Hans Frank, come riporta lo storico Joachim Fest nella sua corposa opera “Hitler, Una biografia” (che io ho letto e posseggo) fu per alcuni anni l’avvocato di Hitler dal quale, giunto al potere, ricevette la nomina di Governatore Generale della Polonia.

Scrive Fest.

Hans Frank ebbe a testimoniare al Processo di Norimberga che Hitler ricevette nel 1930 dal figlio del suo fratellastro Alois una lettera dal tono ricattatorio nella quale  si faceva riferimento ad “assai precise circostanze riguardanti la storia della nostra famiglia”. Ebbe l’incarico a trattare la faccenda in maniera confidenziale e giunse a questa conclusione: “Il Frankenberger in questione ha versato gli alimenti alla Schicklgruber per conto del proprio figlio che allora (la cosa avveniva tra il 1830 ed il 1840) contava circa diciannove anni e ha continuato a farlo finchè il ragazzo (Alois, padre di Hitler, ndr) non è giunto al quattordicesimo anno di età. C’è stato anche uno scambio di corrispondenza, proseguito per anni, tra il suddetto Frankenberger e la nonna di Hitler, inperniato sul tacito riconoscimento, da parte degli interessati, che il figlio della Schicklgruber era stato generato in condizioni tali da obbligare il Frankenberger al pagamento degli alimenti”.

Frank non ha però potuto fornire documenti attendibili, né circa lo scambio di corrispondenza, né per quanto attiene al pagamento degli alimenti, e tutte le ricerche compiute in base a tali affermazioni non sono approdate a niente, stante senza dubbio il fatto che dall’epoca sono trascorsi oltre cent’anni ( ossia dalla nascita di Alois nel 1837 al Processo di Norimberga ai criminali nazisti a Novembre del 1945, ndr).

Alois, padre di Hitler, nasce il 7 giugno 1837 a casa del piccolo proprietario Johann Trummelschlager al numero 13 della Frazione di Strones (e quindi non a casa dell’ebreo Frankenberger dalla quale la madre, incinta, si presume sia stata allontanata, ndr).

Nel registro anagrafico del Comune di Dollersheim le generalità del padre di Alois non vennero indicate (per cui Alois assunse il cognome della madre Schicklgruber, ndr); e la relativa casella rimase vuota anche quando,cinque anni dopo (1842, ndr), la madre di Alois contrasse matrimonio con il garzone mugnaio Johann Georg Hiedler, disoccupato, “nullatenente”.

Vero è che quello stesso anno la donna affidò il figlio Alois al fratello del marito, il contadino Johann Nepomuk Huttler di Spital (i due fratelli avevano un cognome diverso, ndr), probabilmente anche perché temeva di non poterlo allevare in maniera dignitosa; è certo comunque che gli Hiedler, stando ai si dice, erano talmente poveri che “non possedevano neppure un letto, ma dormivano in una mangiatoia”.

Ventinove anni dopo  la morte di Maria Anna Schicklgruber, avvenuta a Klein-Motten per “tisi derivata da pleurite” e diciannove anni dopo la morte di suo marito Johann Georg Hiedler, il fratello di questi, Johann Nepomuk Huttler, si presentò insieme a tre conoscenti dal parroco di  Dollersheim, tale Zahnschirm, chiedendo la legittimazione del suo “figlio adottivo” che nel frattempo era giunto all’età di quasi quarantanni, l’impiegato doganale Alois Schicklgruber; affermava tuttavia di non esserne lui il padre bensì il defunto fratello Johann Georg Hiedler. Era stato questi a dichiararlo e i suoi accompagnatori erano lì per confermarlo.

In effetti il parroco si lasciò ingannare o persuadere, fatto sta che, sul vecchio registro anagrafico, sostituì la parola “illegittimo” risalente al 7 giugno 1837 con “legittimo” riempiendo la casella relativa alla persona del padre nei termini che gli erano stati richiesti (Johann Georg Hiedler, ndr) e falsificando il documento con l’aggiunta a margine di una postilla che dice “I sottoscritti confermano che Georg Hitler, indicato come padre, e a loro ben noto, si è dichiarato padre di Alois, come indicato dalla madre dello stesso, Anna Schicklgruber, richiedendo l’iscrizione del prorpio nome in questo registro dei battesimi. Firmato: Josef Romeder, testimone; Johann Breiteneder, testimone; Engelbert Paukh.

I testimoni, essendo analfabeti, firmarono con tre croci e i rispettivi nomi furono aggiunti dal parroco. Il quale tuttavia si dimenticò di segnare la data; mancano inoltre sia la sua firma che quella dei genitori (del resto morti da un pezzo). Per quanto irregolare, la legittimazione aveva valore esecutivo e infatti, a partire dal Gennaio 1877 Alois Schicklgruber si chiamò Alois Hitler (e non Alois Hiedler, a mio avviso forse per un errore del prete stesso che trascrisse male, perchè la pronuncia è simile, il cognome Hiedler detto a voce dai testimoni analfabeti, ndr).

Può darsi benissimo che a promuovere questo intrigo paesano sia stato lui stesso (Alois, ndr); uomo energico e scrupoloso, era infatti riuscito a compiere una discreta carriera, e non è escluso quindi che sentisse la necessità di garantirsi il futuro assicurandosi un nome “onesto”.

Alois Hitler contrasse tre diversi matrimoni, ma mentre la sua prima moglie era ancora in vita, già egli attendeva un figlio da quella che sarebbe stata la seconda, e lo stesso accadde per la terza. Mentre la prima era più vecchia di lui di quattrodici anni, la terza, Klara Polzl (madre di Adolf Hitler, ndr), era più giovane di ventitrè. Klara era stata inizialmente domestica in casa sua, anch’essa, come gli Hiedler o Huttler, era originaria di Spital ed era nipote di Alois, il quale pertanto dovette ottenere la dispensa ecclesiastica per poterla sposare.

Adolf Hitler, nato il 20 aprile 1889 a Braunau ann Imm, borgata numero 219, era il quarto figlio di questo matrimonio. I tre precedenti, tutte femmine, venuti al mondo rispettivamente nel 1885,1886,1887, erano morti in tenera età; delle due sorelle che vennero dopo di lui, sopravvisse soltanto Paula. Della famiglia facevano parte anche i figli di secondo letto (e quindi fratellastri di Adolf Hitler, ndr) Angela e Alois (il cui figlio manderà poi ad Adolf Hitler quella lettera ricattatoria di cui parla l'avvocato Hans Frank, ndr)

Concludo.

È più che comprensibile la reazione degli ebrei, che mai potrebbero accettare il fatto che Hitler, che ha sterminato dai 5 ai 6 milioni di ebrei, potesse essere ebreo anch’egli, da parte del nonno paterno, quel diciannovenne Frankenberger.

Di parte e strumentale, se non stupida e da ignoranti, quella dei politici nazionali e non delle ultime ore.

Ma il dubbio che Hitler potesse avere origini ebree, forse, e ribadisco forse,  potrebbe essere legittimo; per chi ricerca la verità, qualunque essa sia, anche se scomoda.

E ciò stando alla testimonianza di Hans Frank a Norimberga e delle ricerche storiografiche e documentali compiute successivamente dagli storici che hanno studiato e scritto su Hitler (vedi Fest, che ho citato, ma anche Bullock per esempio che ha scritto, sembra,  un'altra interessante biografia su Adolf Hitler).

Certo è, scrive Fest, che Hitler gettò sempre un velo profondo sulle sue origini, di cui mai tollerò che si parlasse o scrivesse.

Bear.

 

 
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