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Sì, sì, lo so: è bello, però è brutto

Post n°146 pubblicato il 22 Dicembre 2015 da bibe.mt

Da Giovedì 31 dicembre inizierà presso i banchetti sparsi per tutta la terra di Utopia la raccolta firme atta a cancellare l'uso della parola "però". 

"Però", infatti, è il grimaldello usato dalla "Coglionerias Multiformia" (patologia scoperta nei Pisellini Odorosi e spesso Rugosi analizzati da Mendel per le sue teorie sulla genetica) per scardinare le porte della ragione oggettiva e apparentemente inconfutabile. 

I Pisellini Odorosi e spesso Rugosi, quando sono posti davanti ad un qualsiasi caso ritenuto univoco ed indiscutibile, prima lo attestano e lo ribadiscono come tale, salvo poi ribaltarlo con la leva del "però". E con quella leva non solo sollevano il mondo, ma tutto l'universo dello scibile umano e dei Pisellini. 

Vediamo un esempio definito dagli studiosi "Elementare, Watson" (il medico che assieme all'amico Holmes studiò comportamento ed analisi fattuale attuati dai Pisellini Odorosi e Rugosi, contestualizzando il tutto al mondo della criminalità latente e patente).

Affermazione: "Hai capito. Pisellino? 2 + 2 fa 4. Non esistono alternative"

Risposta "Elementare, Watson" del Pisellino: "Certo è vero: 2 + 2 fa 4 (si noti la consacrazione, il doppio ribadimento e l'affermazione della Tesi apparentemente razionale od oggettiva), PERO' (inizio della catastrofe) sarebbe bello che facesse 5 o 7 (creazione spontanea dell'Antitesi Piselliana Odorosiana o Rugosiana), magari aprendo un dialogo o un tavolo di tratttative (Appendice variabile svolazzante per dare forza all'Antitesi)".

L'Antitesi Odorosiana o Rugosiana (d'ora in poi solo Antitesi) può presentare però forme più articolate e complesse. Il debole della Tesi Razionale (d'ora in poi solo Tesi) sta nel fatto che essa non muta, rimane, debolmente, sempre uguale come presunta verità assoluta.

Vediamo un secondo esempio definito dagli studiosi come "Complesso, Watson", dove la Tesi razionale può anche non essere ribadita letteralmente come premessa o proemio all'elaborazione dell'Antitesi, per raggiungere risultati inaspettati.

Affermazione: "Hai capito, Pisellino? 2 + 2 fa 4. Non ci sono alternative". (come già detto, la ripetizione pedissequa dell'Affermazione -o Tesi- la rende più debole, perché gia conosciuta dal Pisellino che può elaborare un'Antitesi più complessa).

Risposta "Complessa, Watson" del Pisellino: "Lo so, certo che lo so (eliminazione quasi radicale della Tesi che viene sostituita da un doppio presunto assunto), PERO' (solito incipit della catastrofe) sarebbe bello che 2 + 2 facesse giallo o una giornata di sole".

E davanti all'Antitesi Piselliana complessa (d'ora in poi solo Tesi) qualunque Tesi della Ragione (d'ora in poi solo Gustavo) viene a cadere. Fragorosamente.

Ogni assunto, ogni legge umana viene sostituita e ribaltata anche più volte.

Tutto è rapportato ad una sorta di divinità, quella del dio Pisellone, che senza pietà, dalla sua cappella mirabilmente decorata, schiaccia e ribalta ogni Gustavo ritenuto ormai inaffidabile.

Firmate tutti e diffondete la petizione, quindi, prima che i Pisellini invadano le nostre menti con i loro "Però", attraverso canali inimmaginabili ai più.

Salviamo tutti i Gustavi, che sono giusti,

PERO'...

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Commenti al Post:
SANDRA1977
SANDRA1977 il 23/12/15 alle 09:06 via WEB
Anche l'antitesi piselliana rugosiana odorosa presenta un punto debole: la breve durata.I Pisellini sono dotati di scarsa memoria e, improvvisamente, che 2+2 faccia 4 non è solo logico...diventa addirittura bellissimo.
 
marieo80
marieo80 il 27/12/15 alle 00:41 via WEB
Diceva un personaggio più intelligente di me: "Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi". P.S. posso firmarmi Gustavo Dandolo?
 
ldo67
ldo67 il 27/12/15 alle 11:23 via WEB
Il pisellino odoroso è una pianta rampicante: ha bisogno di un sostegno altrimenti non sa stare in piedi da sola. E' anche parecchio infestante ma, finita la fioritura, appassisce e muore. Non potevi scegliere paragone botanico migliore (era questo il tuo intento, vero?) per descrivere l'esternatore-di-però-professionista. Si appiglia al lavoro degli altri (lui la fatica non la fa), insinua e si insinua, cercando di intaccare certezze e traguardi raggiunti. Poi, esaurito il suo compito, si dilegua. Non ha interesse a un vero scambio di opinioni, non è neanche un vero sabotatore e non sa fare una critica ragionata. No, costui con aria insipiente proferisce il fatidico "però" giusto per darsi un tono, per far vedere che ha qualcosa da dire, o semplicemente perché ha il karma del pisellino e per potersi reincarnare deve farlo e basta. I manuali di giardinaggio consigliano di usare le forbici (non servono le cesoie: i pisellini odorosi hanno un gambo inconsistente) e assestare tagli netti, alla base. Alternativa strong: un diserbante chimico selettivo, ma richiederebbe un notevole impiego di risorse che non vale la pena sprecare. Il buon Gregorio Mendel osservava che, pur nella sua labilità, tale specie produce un discreto numero di semi pronti a germogliare la stagione successiva. Consigliava pertanto di controllare spesso il terreno per mondarlo. Lui la sapeva lunga: usava i pisellini odorosi per gli esperimenti di genetica, mica per abbellire il suo giardino. Per fare quello ci sono molte altre specie...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Pisellino Odoroso il 29/12/15 alle 07:52 via WEB
È questione di prospettiva. E di umanità. Ricordati che hai avuto la fortuna (e sottolineo, ribadisco ed evidenzio "fortuna") di essere nato come un raro esemplare di "girasole arcobaleno". Oltre all'incredibile varietà di colori che madre natura ti ha regalato hai anche l'enorme fortuna di avere sempre davanti a te la prospettiva migliore, di essere cioè sempre con lo sguardo verso il sole. La maggior parte di noi, però, nascono rugosi pisellini e il fusto della vita a cui siano attaccati, ci orienta lo sguardo sempre verso il basso, dove vediamo solo erbacce e insetti. Quindi può capitare che, anche dopo che il girasole ci ha aiutato ad alzare per una volta lo sguardo verso il sole, noi poveri pisellini rugosi torniamo a volgere lo sguardo verso il basso e a gocciolare dei fastidiosi "ma però". Allora, caro girasole arcobaleno, cerca tra i mille colori che ti sono stati donati, anche il color "pazienza" e "umanità", e usali per aiutare noi piccoli pisellini rugusi e lamentosi a volgere più spesso lo sguardo verso il sole.
 
 
bibe.mt
bibe.mt il 29/12/15 alle 20:03 via WEB
Sì, sì, lo so: ho avuto tanta fortuna (e sottolineo, ribadisco ed evidenzio: ho avuto tanta fortuna)di essere nato come un raro esemplare di 'girasole arcobaleno' e dovrei cercare e usare maggiormente i colori "pazienza" e "umanità", PERO' io sono un pisellino... :)
 
esternoluce
esternoluce il 29/12/15 alle 12:21 via WEB
un po' arzigogolato! ciao da

canon82

 
SANDRA1977
SANDRA1977 il 30/12/15 alle 08:53 via WEB
Non si può scegliere se nascere pisellino rugoso o raro girasole multicolore o magari...margherita. La margherita sta lì, assieme a tantissime altre, a contatto ravvicinato con altri fiori anche più belli, erbe varie, terra, insetti, in costante pericolo di essere calpestata, brucata o divorata da qualche lumaca di passaggio...eppure guarda il sole. Non si può decidere cosa essere, ma ciò che di sicuro si può fare è sforzarsi di guardare verso l'alto o, se inevitabilmente lo sguardo cade verso il basso, essere consapevoli che quello non è il vero orizzonte. Firmato: Margherita Gustava :)
 
ldo67
ldo67 il 30/12/15 alle 12:44 via WEB
Al di là di pisellini odorosi, nasturzi nani e girasoli arcobaleno (i giardini sono belli perché vari e ogni fiore ha la sua ragion d'essere), il vero tema del post, a mio avviso, è il "però" a tradimento. Quello capace di smontare ogni entusiasmo, di instillare insicurezze, di sollevare domande inutili. E'uno scarabocchio sull'angolo di un bel quadro, o quanto meno su un'opera (in senso lato) che ha richiesto fatica e impegno, quando si vorrebbe che questo sforzo venisse riconosciuto pienamente. E poiché il più delle volte il 'però' (insieme agli amici "ma", "anche se" e congiunzioni avversative cantando) proviene da persone che non ci mettono la faccia allo stesso modo e non sono nemmeno "addetti ai lavori", ecco, questo infastidisce assai. A volte mi chiedo se sono permalosa (non reagisco mai, comunque, ai 'però', anzi incasso, ringrazio e ci rifletto) ma non so darmi una risposta. Di sicuro prima di proferire un 'però', penso a cosa potrebbe significare per la persona che ho davanti e all'impegno che ci ha messo. Basta niente per ferire con superficialità, e altrettanto per mostrare apprezzamento e incoraggiare così a fare ancora meglio.
 
SANDRA1977
SANDRA1977 il 01/01/16 alle 11:15 via WEB
Il senso del post è molto chiaro: i "Ma" e i "Però" che sono inutili (perché non propositivi, non utili a nessun miglioramento) e senza un vero motivo. Sì, perché se fossero pronunciati da qualche "concorrente/rivale/nemico/avversario" (chiamiamolo come vogliamo) con l'intenzione di boicottare il nostro lavoro, sarebbero forse un po' meno fastidiosi, per lo meno avrebbero un senso, ma il punto è che provengono da chi sputa sul piatto dove normalmente mangia (e pure bene). Quindi, qual è il motivo? Credo che la risposta:"perché sono fatto/a così" non sia accettabile, e che indipendentemente dalla nostra specie, forma, colore, posizione, prospettiva, ecc., un piccolo sforzo per migliorare (...e magari contare fino a 10) si possa, anzi si debba fare.
 
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