Post n°166 pubblicato il 09 Aprile 2016 da bibe.mt
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Post n°165 pubblicato il 03 Aprile 2016 da bibe.mt
Dev'essere qui, dietro le banane...
Dev'essere stato un anno fa, in montagna...
Però, rimangiandolo adesso...
Dove cazzo li trovo adesso i biscotti che mi piacevano tanto?
Dove cazzo le trovo adesso le cose in cui credevo tanto?
Aprite la porta!
Lasciate perdere!
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Post n°164 pubblicato il 22 Marzo 2016 da bibe.mt
Biip... Biip... Non so... Biip... Non riesco a capi... Biip... Sto provando a spieg... Biip... Sono stanco di giustif...
Tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu...
Tutto bene! Grazie di tutto a tutti! Ne avevo bisogno! Davvero! Che bella giornata senza canditi! Avanti! Senza Problemi! Con il sole in fronte!
Tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu...
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Post n°163 pubblicato il 19 Marzo 2016 da bibe.mt
La Vita accade.
La Vita accade.
Cieche...
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Post n°162 pubblicato il 09 Marzo 2016 da bibe.mt
Il vecchio pirata era seduto al solito tavolo. In fondo. Da ore. Da giorni.
Da una vita.
Sveglio? Addormentato?
Contava qualcosa?
Beveva stancamente la sua birra ormai calda e insipida, fatta di fermentazioni malriuscite, buona solo per essere ingurgitata senza pensarci.
Lo vide ancora, quel vascello mai varato. Nella baia. La sua anima era già lì, a bordo.
Da una vita.
Stava salpando per l'ultima volta, e lui lo capì...
Alzò ciò che restava del suo corpo dal tavolo e si precipitò verso la nave...
Corse, nonostante il suo sguardo dimezzato non avvolgesse gli oggetti e non comprendesse i colori...
Corse, nonostante la sua gamba tarlata...
Corse, nonostante lo sfregio della sua carena temporale...
Corse, nonostante se stesso...
E...
E l'oste nello stesso istante si diresse verso il tavolo in fondo, quello del vecchio pirata, per togliere la polvere sdraiata da tempo.
Da una vita.
Contava qualcosa?
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Post n°161 pubblicato il 07 Marzo 2016 da bibe.mt
Andare di corpo è un bisogno. Andare di mente è un bisogno.
Urlare per essere capiti è un bisogno.
Ultimamente piscio spesso.
Sto diventando vecchio... |
Post n°160 pubblicato il 04 Marzo 2016 da bibe.mt
...quindi sono triste. Alessandro il Grande, davanti all'inestricabilità del nodo di Gordio, prese una dacisione semplice: lo tagliò con la sua spada. E il nodo, apparentemente impossibile da districare, apparentemente fu sciolto. Semplice, pulito, distruttivo. Quando si sente l'estremo bisogno di scrivere ciò che si prova nell'intimo, come capita a me, si inizia a districare una matassa, un nodo avviluppato di emozioni, di ricordi, di nervi, di sensazioni intrecciate tra loro. Si trova un bandolo, il capo di uno degli infiniti fili che formano la vita, sciogliendolo dagli altri, rendendolo lineare, senza nodi o increspature. E ciò che che si ottiene è un'istantanea di un dettaglio del proprio sentire. Ma è solo un particolare. Un frammento. Il resto della matassa, però, resta ingarbugliato, continuando a svilupparsi su se stesso, creando, come un'Idra, altri intrecci, altri nodi. Su nodi. Su nodi... Un post, quindi, è solo un brandello del mio nodo di Gordio. Certo: sembra lineare, completo, definitivo... Ma non è così. E' solo una parte leggibile di una matassa senza capo, senza coda. Oggi sono triste.
In attesa di una spada... |
Post n°159 pubblicato il 04 Marzo 2016 da bibe.mt
...quindi sono allegro. Alessandro il Grande, davanti all'inestricabilità del nodo di Gordio, prese una dacisione semplice: lo tagliò con la sua spada. E il nodo, apparentemente impossibile da districare, apparentemente fu sciolto. Semplice, pulito, distruttivo. Quando si sente l'estremo bisogno di scrivere ciò che si prova nell'intimo, come capita a me, si inizia a districare una matassa, un nodo avviluppato di emozioni, di ricordi, di nervi, di sensazioni intrecciate tra loro. Si trova un bandolo, il capo di uno degli infiniti fili che formano la vita, sciogliendolo dagli altri, rendendolo lineare, senza nodi o increspature. E ciò che che si ottiene è un'istantanea di un dettaglio del proprio sentire. Ma è solo un particolare. Un frammento. Il resto della matassa, però, resta ingarbugliato, continuando a svilupparsi su se stesso, creando, come un'Idra, altri intrecci, altri nodi. Su nodi. Su nodi... Un post, quindi, è solo un brandello del mio nodo di Gordio. Certo: sembra lineare, completo, definitivo... Ma non è così. E' solo una parte leggibile di una matassa senza capo, senza coda. Oggi sono allegro.
In attesa di una spada... |
Post n°158 pubblicato il 01 Marzo 2016 da bibe.mt
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Post n°157 pubblicato il 13 Febbraio 2016 da bibe.mt
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Post n°156 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da bibe.mt
Intellettuali! Si vive? Non c'è nulla per cui perdere tempo, scusate, per cui partecipare con un'unica passione multiforme? Sanremo? Ah, no... Quello non è più "in". Aspettiamo che venga riabilitato da un buon presentatore impegnato, magari il Vitali, genio incompreso del cinema italiano anni '70. Dibattiti sulle unioni disegualizzanti? Sulle masturbazioni dei grilli? Sui plastici del Vespa? Sugli occhietti del Gillini? Su quelli dell'Annunziata? Intellettuali! Che mi dite sulle colpe di 'sto cazzo di Occidente? Marino è ancora Sindaco? No, perché ho visto una buca sulla strada... Perché Di Caprio non vince l'Oscar? Visto da dove? No dico: Occidente visto da dove? Io soffro con voi, come voi partecipo, inveisco, bevo uno sprizzetto, aspetta che mangio 'sto tramezzo. Buonnn... l'oliva casca sempre. Allontanarsi dalla maionese terrestre. Un attimo, un attimo! Cerco la frase ad effetto che dovrebbe "acchiappare" l'intellettuale stronza davanti a me. Stronza, intellettuale, ma con un bel culo... Sì, ce l'ha anche questa qui, a sinistra. Ma non è intellettuale come siamo tutti qui. Indossare tanga, parlare all'infinito. Troppo facile. Con lei basterebbe una frasetta tratta dal Piccolo Principe, ossia l'usato sicuro. Mi pare una servetta. Niente. Non capisco se l'intellettuale è chic, se è cinica, se è davvero intellettuale o se è solo stronza. Le lascio il culo. Che,pensandoci bene, era anche inespressivo ormai. Come la sua faccia. Tanto non me l'avrebbe data comunque. La faccia? No, un'altra cosa intellettuale. Sì, è solo stronza. E neanche l'uva è buona... Peccato, perché avevo in serbo due o tre dotte citazioni del Majakoso là, kosky... koskji... che l'avrebbero stesa. In tutti i sensi... Mi butto a sinistra, sull'infinito del tanga... Persa. Non posso nulla contro il panzone criptico con la barba che cita Joyce e che si è piazzato davanti a lei. E magari l'ha anche letto, Joyce. Quella con il tanga, intendo. Intellettuali! Me ne vado! Tanto non sono proprio come voi. Io sono solo un egoista, che credeva di credere alle favole. Disturba se urlo per i cazzi miei?
Bibliografia: |
Post n°155 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da bibe.mt
Come? Sono io... Sono io? Avendolo saputo, non avrei fatto questo album. Buttale via. Tutte. Foto. Persone. Cicatrici. Situazioni... Di me. Forse. Quello ero. Ed ero lì. Forse.
Mi vedi, adesso?
MI VEDO? ADESSO?
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Post n°154 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da bibe.mt
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Post n°153 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da bibe.mt
Decenni fa, per lato b si intendeva il retro "meno famoso" del disco formato 45 giri. Spesso era il lato più intelligente proposto dall'artista, ma era il lato meno commerciale. Oggi, per lato b si intende il retro "più famoso" della velina. E' sempre il lato più intelligente dell'artista, ma è il lato più commerciale.
Approvo plaudente ed ammiccante il mutatis mutandis. (Primo Post commerciale per sollevare ANCHE il gusto nazional popolare del Blog, ritenuto troppo intimista anche da Paul Verlaine). |
Post n°152 pubblicato il 05 Febbraio 2016 da bibe.mt
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Post n°151 pubblicato il 04 Febbraio 2016 da bibe.mt
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Post n°150 pubblicato il 04 Febbraio 2016 da bibe.mt
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Post n°149 pubblicato il 31 Gennaio 2016 da bibe.mt
Zoppicando, il vecchio pirata andò a sedersi alla tavola in fondo della taverna, ascoltando il silenzio invadente di tante parole, di quella vita che era sempre stata. Guardò fuori con l'occhio rimasto sano, attraverso il vetro scheggiato della finestrella, e vide l'agitarsi degli alberi, e sentì il vento che da anni intimoriva il suo corpo stanco, che riempiva completamente di rumore la carena ferita della sua mente.
Aspettava un tempo. Un tempo che sarebbe arrivato dopo, domani...
Pensava al viaggio che aveva cominciato, e che mai sarebbe finito. Comunque.
Con l'occhio coperto dalla benda vide chiaramente il vascello su cui sarebbe ancora salito, che aveva strappato le gomene della sua anima. Il vascello che aveva l'albero maestro dolcemente spezzato, in alto. Come la sua gamba di legno malamente riparata. Come il vetro del suo tempo da taschino.
Con l'occhio rimasto sano, attraverso la finestrella, nella baia, vide con difficoltà la nave che lo aveva sempre portato, stretta ormai tra gli ormeggi da lui intrecciati con tanta cura. Immobile. Da anni. Ordinò la prima delle birre che avrebbe bevuto quel giorno. Si addormentò. Ma era già salpato. A bordo del vascello mai varato. |
Post n°148 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da bibe.mt
Tam tam tam... trrr trr trr... tutum tutum tutum... Nell'utero dall'odore asettico di una Madre meccanica. Il Superuomo cerca di dare un nome a rumori inspiegabili. Per dare un senso a ciò che sta vivendo in quel momento. Per illudersi che la Madre potrà dare conferma alle cose che sa di sapere da sempre. Che si è convinto di sapere da sempre. Che spera di sapere da sempre. Che non ha saputo mai. Il Superuomo mai esistito esce dal Tubo. Scollega dalle vene l'ombelico artificiale della Madre. E spera solo di tornare ad essere il Clark Kent che è stato sempre. Per sempre. |
Post n°147 pubblicato il 01 Gennaio 2016 da bibe.mt
Auguri a tutti! Ehhh! Viva! Buon anno! Mi volete migliore di come sono stato finora? Sì? Lo sarò! Mi volete allegro e spensierato come mai sono stato? Sì? Lo sarò! Evviva! Auguri! Ehhh! Pe pe pepe pe pe! Mi volete più magro ma comunque coccoloso più di prima? Sì? Lo sarò! Mi volete più propositivo e maggiormente pieno di attenzioni verso tutto e tutti, più di quanto abbia mai potuto? Sì? Lo saro!
Insomma: mi volete come quel panettone lì, senza canditi? Sì?
Mangiatevi il pandoro. |
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