Post n°126 pubblicato il 24 Giugno 2014 da bibe.mt
Ed ora, miei piccoli amici, vi racconterò una fiaba. C'era una volta uno Scorpione che chiese ad una Rana di fargli atrraversare il fiume. La Rana gli manifestò il timore di essere punta, una volta caricatolo sulla schiena, ma lo Scorpione la rassicurò: "Non so nuotare, se ti pungessi, morirei anch'io con te". Rassicurata, la Rana cominciò ad attraversare il fiume, con lo Scorpione sulle spalle. Giunti a metà della traversata, lo Scorpione punse la Rana che, prima di morire, gli disse: "Perché lo hai fatto? Moriremo entrambi adesso..." E lo Scorpione disse "Lo so, ma è la mia natura...". Ne ho caricato di scorpioni(1) sulle spalle negli anni, sempre fidandomi - perché è questa la mia natura - e con loro ho attraversato i fiumi della vita, e da loro sono stato regolarmente punto, perché è questa la loro natura. Ma loro sapevano nuotare...
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Post n°125 pubblicato il 12 Giugno 2014 da bibe.mt
"La vigliaccheria chiede: è sicuro? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione Martin Luther King
Queste "persone" giudicano, votano, discutono, fanno sport, cantano, ballano, vanno magari a messa. In una parola vivono. Ma solo fino ad un certo punto. Un punto comodo. Il loro. Le riconosci, queste "persone", dalla loro espressione ghiacciata, tra il sognante ed il beota, dal loro sorriso paralizzato nel nulla. Parlano senza dire, guardano senza vedere, ascoltano senza sentire. Rinunciano volontariamente ai loro sensi perché non conviene usarli; coibentano le fessure della loro coscienza con il bitume delle bugie. E mentono, mentono, mentono... Lo fanno talmente bene che credono loro stessi alle menzogne inventate, alle scorciatoie verbali e mentali che salvano il loro non prendere posizione. Mai. Ne conosco a decine, a centinaia, di queste "persone". Vili come il loro vivere. Vili come il loro non vivere. Adagiati sulla loro decomposta convenienza, agli antipodi della verità.
e viceversa?" MTB |
Post n°124 pubblicato il 07 Giugno 2014 da bibe.mt
"La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, A. Einstein
Sentirsi calabrone, un grosso, spellacchiato calabrone, è spesso piacevole. Non ho frequentato Scuole Classiche o Studi Letterari, ma ho scritto romanzi che hanno avuto un discreto successo (da uno di essi è stato tratto anche un film, oltre che una traduzione in inglese ed alcuni studi, tra cui una Tesi di Laurea) e saggi monografici (uno di questi ha permesso la scoperta di un dipinto che si pensava perduto). Non ho frequentato Conservatori, ma dirigo due cori, uno dei quali, formato da 250 persone, è, probabilmente, il più numeroso d'Italia. Il calabrone attira odio ed invidie. Le zanzare pittrici, i tafani scrittori e le mosche musicali, cioè gli insetti che hanno studiato anni ed anni per saper e poter volare, odiano gli inspiegabili calabroni autodidatti. E per questo vomitano attorno alle cose create dal calabrone tutto il loro livore ed invidia, oltre al cibo che hanno ingerito per anni. Cioè sangue e merda degli altri... |
Post n°123 pubblicato il 22 Marzo 2014 da bibe.mt
C'è molta ipocrisia nelle parole moderne, come nella vita di tutti i giorni. Quanti "Amici" in televisione, quanta collaborazione (featuring) tra amici (friends) nei progetti artistici! La differenza tra amici (veri amici) e friends? Tra collaborazione e featuring? I soldi. Ogni singolo euro (dollaro, sterlina, dracma) che devi pagare per averli al tuo fianco o ricevere il loro aiuto rende la differenza maggiore o minore. Il mio macellaio di fiducia non è un mio friend perché mi da' la bistecca che pago, come la rucola che compro dal fruttivendolo non "feat." nella insalata di pomodori del mio orto, Ruvannioskaja non mi dona il suo amore se la raccolgo per strada mostrandole un centone. Ho pagato per quella merce. E l'amicizia, l'amore, la stima non si pagano. Si donano per riceverle. AGGRATIS! |
Post n°122 pubblicato il 12 Dicembre 2013 da bibe.mt
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Post n°121 pubblicato il 11 Dicembre 2013 da bibe.mt
Amare, essere amici di una persona, significa interessarsi comunque dell'altro quando lo si lascia solo, quando lo si abbandona, quando ci si ferma. Per un giorno, per un mese, per un anno, per due. Non è amore.
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Post n°120 pubblicato il 09 Dicembre 2013 da bibe.mt
Pensieri alla rinfusa... Io vivo a Murano. "I figli? Tre? Lavoro? Salute? E' mancato? Mi dispiace..." Mi chiedo come abbiano fatto a resistere per tutto questo tempo senza mie notizie. Poi, sul finire della telefonata... Il non colpo di scena, ovvero il reale motivo della chiamata: "A proposito, Marco, no... volevo sapere... un lampadario, uno specchio, un bicchiere a buon mercato... dove potrei trovarlo? Sapresti indicarmi dove... Grazie. A proposito sono così dispiaciuto... sedici anni fa? Pensa. Grazie." Io vivo a Murano. Io vivo nel mondo. E mi illudo che la storia di una vita, la storia di un comportamento, ogni ora vissuta con gli altri sia un piccolo mattone del palazzo che si è, e che gli altri vedono. C'è gente che fa male individualmente e poi chiede perdono collettivamente dopo anni, attraverso messaggini, frasi fatte uguali per tutti, accompagnate da dolcetti per nascondere il reale motivo della chiamata. Per me esistono persone, individualità, rispetto. Per altri esiste la massa, esistono le vacche da mungere dopo averle sfamate con biada stantia. Io vivo nel mondo e forse i pensieri non sono poi così tanto alla rinfusa.
"Temo i greci anche quando portano doni" disse un troiano(1) alla vista del Cavallo.
-(1) Laocoonte |
Post n°119 pubblicato il 10 Novembre 2013 da bibe.mt
Leggendo Animal Farm di George Orwell, ci si rende conto che per essere Napoleon o Palla di Neve (i maiali rivoluzionari del racconto, il primo spietato e cinico, il secondo idealista fino all'autodistruzione), ossia per rendere tangibile l'allegoria di come i più furbi rubino e modifichino cose, verità e realtà, non occorra essere in Unione Sovietica agli albori della Rivoluzione. Basta vivere in qualunque posto e in qualunque epoca dove ci sia connessione tra esseri cosiddetti umani. L'unica cosa che mi scoccia è il dover essere rappresentato da un maiale. Ma per alcuni che conosco il maiale quale "animale di rappresentanza" è perfetto: cosa non si accetta per la coerenza...
P.s. Io sarei Palla di Neve (a scanso di equivoci). |
Post n°118 pubblicato il 01 Ottobre 2013 da bibe.mt
In questo mondo, per alcuni basta essere appena un pelino meno stronzi di quanto si era prima per essere comunque apprezzati nel tempo, come se l'essere stronzi fosse per questi privilegiati un impegno morale e categorico irrinunciabile. In questo mondo capita spesso che io mi senta come il fratello giusto del figliol prodigo, quello che uccide il vitello grasso per lo stronzo (ma un pelino meno) che ritorna. Prodigato. Chi è stronzo, mangia prima, durante e dopo (quando è un pelino meno stronzo). Aspetta gli stronzi che, galleggiando (ma solo un pelino di più) nell'acqua fetida di questo mondo, ritornano. |
Post n°117 pubblicato il 22 Agosto 2013 da bibe.mt
Non so bene perché, ma al mondo esistono persone che hanno solo diritti ed altri che hanno solo doveri e rovesci. "No... non vengo a trovare la zia. E' vecchia, parla troppo, insomma... è rincoglionita e puzza anche un po'. Vai tu" "No... non vengo a trovare lo zio in ospedale. Non mi piace venire in ospedale. C'è troppa sofferenza in quei posti, la malattia... Vai tu" "No... non vengo al funerale degli zii. Tutti piangono, c'è troppa tristezza, ci si alza e ci si siede sulla panca continuamente...e poi... sono pieno di impegni... Vai tu" Vado io. A chi non piace ascoltare il rumore di una dentiera ingiallita, annusare l'odore del disinfettante sul linoleum o salutare per l'ultima volta il corpo lacerato di una persona ancora viva nel tuo cuore? E poi, io non ho mai impegni...
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Post n°116 pubblicato il 20 Giugno 2013 da bibe.mt
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Post n°115 pubblicato il 18 Giugno 2013 da bibe.mt
"Cercare di rendere felici se stessi e gli altri, predisponendo, organizzando, pianificando... Solo la tragicità deve giungere inaspettata. Sperando non sia il Deus ex machina della nostra esistenza" MTB dissit |
Post n°114 pubblicato il 17 Giugno 2013 da bibe.mt
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Post n°113 pubblicato il 15 Giugno 2013 da bibe.mt
Ho attraversato tanti campi brulli, di cicoria amara; alcuni erano inariditi, altri pieni di rovi. I contadini a cui appartenevano i terreni erano pieni di livore ed invidia e si odiavano l'un l'altro, e continuavano a chiedere il mio aiuto. Perciò ho seminato quei campi di cicoria amara con cura, con rispetto, con pazienza, con amore. Un seme di insalata regina in questo campo, un seme colorato nel campo morto in fondo. Ma non riuscivo a raccogliere con gioia quanto seminato. Nessuno, infatti, sembrava apprezzare i frutti dei miei semi. Adesso non attraverso più quei terreni. Ho abbandonato il vecchio sacco dei miei semi in mezzo ad un campo di cicoria amara, sotto lo spaventapasseri. E adesso vedo molti di quei contadini felici, intenti ad attingere a piene mani da quel vecchio sacco. Loro mettono solo il concime, di cui sono forniti in abbondanza. E la cicoria amara, si chiederanno i miei piccoli amici? E chi se la ricorda più quella cazzo di cicoria amara? |
Post n°112 pubblicato il 12 Giugno 2013 da bibe.mt
Da piccolo, ricordo di aver sentito una storia: C'era una volta un tale che, un giorno, chiese ad un riluttante amico (?) se poteva prestargli una pentola, promettendone la restituzione il giorno dopo. Passarono i giorni, ma il tale non si fece vedere, allora l'amico (?) decise di andare personalmente a casa dell'altro per farsi restituire la pentola. Il tale aprì la porta, ma aveva il volto buio, addolorato. Egli disse: "Sei venuto per la pentola, vero? Non ti eri accorto che era ammalata gravemente? Ebbene: è morta e l'ho gettata nel fiume!" L'amico (?), con una risata disse: "Sciocchezze, idiota che non sei altro! Le pentole non muoiono!" Dedicato agli amici (?), a quelli che si prendono tutti i pentolini dipinti e a tutte le pentole gettate nel fiume... Ed ora, miei piccoli amici, fate la pipì e andate a nanna. |
Post n°111 pubblicato il 08 Maggio 2013 da bibe.mt
Faccio tante cose. Dipingo. Canto. Scrivo romanzi e monografie storiche. Dirigo ed organizzo cori di centinaia di persone. Vivo. Probabilmente niente di ciò che faccio è perfetto, ma lo faccio io. Non sono l'ombra di nessuno, né chiamo Brad Pitt o Riccardo Muti per piazzarmeli vicino e illuminarmi di luce riflessa. Sono il protagonista di un film, di serie b magari, ma il protagonista. Non sono uno stunt man. O una controfigura. |
Post n°110 pubblicato il 04 Maggio 2013 da bibe.mt
Nella vita non serve essere corretti. Tanto... Nella vita non serve pensare che le azioni compiute (o non compiute) parlino per te, più delle parole. Tanto... Nella vita non serve supporre che la memoria delle persone le aiuti nella valutazione della storia. Tanto... Nella vita ci vuole poco ad inventarsi balle che annullino nella mente delle persone i fatti che loro stesse hanno visto e vissuto.
Poco...
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Post n°109 pubblicato il 02 Maggio 2013 da bibe.mt
Si tende a credere che la coerenza sia un valore sempre positivo. Lo è quando si persegue una condotta, un comportamento, una maniera d'agire, ma soprattutto un modo d'essere corretto, leale, coraggioso, mai spregevole. Nelle cose belle, ma soprattutto negli accadimenti drammatici della vita. Ma quando si è meschini, ignavi, vili di natura e lo si è coerentemente anche nei momenti tragici, la coerenza diventa sporca, negativa: un vestito lurido da indossare a misura ed immagine del proprio essere. E in questi giorni vedo molte persone coerenti in giro... |
Post n°108 pubblicato il 26 Aprile 2013 da bibe.mt
Quante cose ho fatto... Quante cose ho tentato di fare... Quante cose buone ho tentato di dare... Quante cose cattive ho ricevuto... Quanti universi mi ruotano attorno... Universi d'amicizia, universi d'odio, universi d'amore, universi d'invidia... Alcuni di questi universi usano il buio dell'ombra che proietto sul mondo per ristorarsi, per trovare una propria luce, in grado di generare a sua volta un'ombra. Altri universi si nascondono nell'ombra che proietto sul mondo per progettare il loro buio, il loro nulla, il loro male. Perché non sono nemmeno in grado di generare una piccola ombra propria... |
Post n°107 pubblicato il 20 Aprile 2013 da bibe.mt
Guarda! Guarda! Qui sono con Pino! Siamo alle cascate di Tarturri! Vedi quel piccolo riflesso dietro le nostre teste? Quelle sono le cascate. Guarda, Guarda! Qui invece sono con Anita! Cosa? Non conosci Pino? Non conosci Anita? Non sai dov'è Tarturri nè il massiccio del Pannsi? Ho anche il proiettore spento e le diapositive le vedo solo io? E chi altro dovrebbe vederle? Tu? Perché? |
COS'è RITORNI SENZA ANDATE
Ritorni senza Andate è un Blog, non una testata giornalistica. Non va considerato un prodotto editoriale ai sensi della Legge 62/2001. Ritorni senza Andate propone riflessioni, cerca di analizzare le contraddizioni, le meraviglie e le ipocrisie dell'animo umano. Purtroppo per voi mi arrogo il diritto di esserne io il rappresentante e la voce. Il Blog non accetta commenti anonimi o chiaramente istigatori di potenziali scontri più che di discussione. Grazie a chi legge e a chi trova il tempo di interagire con me.
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