Diario paranoico

è proprio la fobia del fallimento a spingere l'uomo a diventare qualcosa di migliore... ma il fallimento può paradossalmente essere anche la condizione dalla quale può nascere qualcosa di migliore...

Ma se la fobia del fallimento diventa un sentimento che si autoalimenta crea qualcosa di buono solo per il lettore, lo scrittore resta semplicemente intrappolato nel suo buio ...e nell'oscurità non si vede il meglio anche se ci circonda già.

...no..non c'è solo buio...quello cìè prima che inizi a scrivere...allora forse capita che ti senti morire...ma nel momento in cui metti la penna sul foglio non c'è più buio,no...anche se ne parli...c'è autorealizzazione....c'è il fatto che in quel gesto ci sei tu..oppure lo diventi.....anche se magari non te ne accorgi subito....però,infondo lo sai.....blackLight....anche tu ci sai fare...molto....si..penso proprio che ti linkerò pure io....

:) purtroppo di rado mi sento "realizzato" quando scrivo... è piuttosto una mia reazione "naturale", un qualcosa che non posso fare a meno di fare, e quando ho finito mi sento ancora più vuoto di prima... ci sono tanti approcci a quest'arte... fra tutti il mio è il più masochista...