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Ode alla vagina

Post n°31 pubblicato il 26 Febbraio 2005 da BlackLight86

Quante volte ti ho sognata,
diletta ristoratrice.
Quante volte ti ho bramata,
libidine salvatrice.

Nell'animo senza pace
sei eterna, vaga ossessione:
quando tutto intorno tace
abisso di dannazione.

Flebile rugiada bianca
la tua oscurità disseta,
e mai sola, triste o stanca
sarai, regina di seta.

26/02/2005


non prendetemi troppo sul serio: oggi a pranzo ho bevuto decisamente troppo.

 
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Commenti al Post:
spooky23
spooky23 il 27/02/05 alle 11:24 via WEB
mmmmmmm...già...deve essere stato questo......no comment! :-D
(Rispondi)
spooky23
spooky23 il 27/02/05 alle 15:36 via WEB
Che maleducata che sono!!!!!!!!BUONA DOMENICA! Smackkkkkkkkk
(Rispondi)
spooky23
spooky23 il 27/02/05 alle 22:44 via WEB
'notte e dolci sogni!
(Rispondi)
BlackLight86
BlackLight86 il 28/02/05 alle 09:10 via WEB
ti piace almeno? non so se hai notato, ma per la prima volta dopo tanto tempo non ho usato il verso sciolto nella mia poesia, ho usato quartine di ottonari a rima alternata... odio i versi "costretti", ma di tanto in tanto non fa male usarli...
(Rispondi)
spooky23
spooky23 il 28/02/05 alle 14:50 via WEB
Ciao, mi dispiace ma io non noto le rime, o che tipo di versi sono, non saprei nemmeno dirtelo!penso che se un qualcosa vuole uscire dalla tua anima è inutile bloccarla in un certo tipo di versi..lasciala andare libera, poi potrebbe formarsi una poesia o una lettera o semplicemente qualcosa di scritto. cmq non è che mi piaccia tanto,mi sa di una persona...come dire...alla quale non mi affiderei se fossi ubriaca, capisci?...
(Rispondi)
obscuraimago
obscuraimago il 01/03/05 alle 15:32 via WEB
Io scrivo senza cercare la forma, mi piace uscire dai limiti imposti, non amo le rime se non in rari casi. La trovo coraggiosa e questo mi piace. La forma nella poesia mi sembra cosa limitante, se devo esser sincero, a me piace la sostanza ed il suono delle parole, la loro melodia, la loro capacità di ricostruire immagini nelle nostre menti mentre leggiamo. Bere a volte non è un limite, libera la mente dai freni inibitori che la rendono pavida. Ho scritto alcune delle cose più belle mentre ero "alticcio". Non ubriaco, semplicemente un pò brillo. Scrivevo e poi con calma, il giorno dopo, riordinavo e correggevo il materiale. Molte cose erano obrobri, ma qualcuna di queste poesie scritte in due tempi l'ho tenuta ed alcune mi piacciono e sono piaciute anche ad altre persone.
(Rispondi)
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