Creato da BlackLight86 il 23/12/2004
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« L'ascesi | Messaggio #50 » |
Lasciamoci andare, tu ed io,
quando il crepuscolo è spalancato contro il cielo
come un paziente anestetizzato su un tavolo;
lasciamoci andare, attraverso quelle strade solitarie,
i rifugi mormoranti
di notti insonni nei motel
e ristoranti impolverati con conchiglie di ostriche:
le strade che seguono come un tedioso argomento
di insidioso intento,
per portarti a un'irrisolta domanda...
oh, non chiedere qual è:
lasciamoci andare e facciamo la nostra visita.
Nelle stanze le donne vengono e vanno
parlando di Michelangelo.
La nebbia gialla che strofina la sua schiena contro i vetri,
il fumo giallo che strofina la sua bocca contro i vetri,
ha leccato gli angoli della sera,
galleggiando sulle pozzanghere stagnanti di fuligine,
lasciando cadere sulla sua schiena la cenere che cade dai camini,
sfiorando il terrazzo, balzando improvvisamente,
e vedendo una soffice notte di ottobre,
circondando la casa e cadendo assopita.
E ci sarà poi un tempo,
per la gialla foschia che scivola lungo la strada
sfregando la sua schiena contro i vetri;
ci sarà un tempo, ci sarà un tempo,
per preparare un viso a incontrare i visi che tu incontri;
ci sarà un tempo, per uccidere e creare,
e tempo per tutti i lavori e i giorni delle mani,
che sollevano e poggiano una domanda sul tuo piatto;
tempo per te e tempo per me,
e tempo tuttavia per centinaia di indecisioni,
e per centinaia di visioni e revisioni,
prima di un toast e del tè.
Nella stanza le donne vengono e vanno
parlando di Michelangelo.
(tradotta da mè. e beh, una punta di orgoglio personale ci vuole :P anche se tradurre Eliot in italiano non è mai facile...)
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:17
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 05:51
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il 25/03/2009 alle 05:10
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il 25/03/2009 alle 03:19
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 02:10