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ESSERE SE STESSI
L'aforisma di stasera è questo :
♥♥♥ ...Non essere troppo uguale agli altri... saresti troppo diverso da te stesso...♥♥♥
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IL NOSTRO MERAVIGLIOSO MARE
LA STORIA DEL PEPERONCINO
LA STORIA DEL PEPERONCINO
Nella cucina calabrese è raro trovare un piatto, fresco o conservato, in cui non appaia, il peperoncino. La Calabria è infatti la regione che in Italia consuma più peperoncino ed e anche la regione dove la fantasia dei produttori si è sbizzarrita nella creazione di prodotti che si intrecciano e si sovrappongono con quelli della tradizione.
Il peperoncino piccante, Capsicum frutescens, è un arbusto che cresce molto facilmente nelle regioni tropicali. Produce frutti di forma allungata o arrotondata che diventano rossi maturando, ma non si addolciscono mai.
Il primo a parlarne fu Cristoforo Colombo nel suo diario descrivendo 1’isola di Hispanola nel 1493; e molto probabilmente le isole caraibiche furono la zona originaria di tutte le varietà di peperoncino dopo la colonizzazione delle Americhe. Ma mentre gli europei, dal palato sensibile, si mostrarono piuttosto diffidenti nei confronti di una spezie che incendiava la bocca , gli africani, gli arabi e gli asiatici la accolsero come una vera e propria rivelazione.
Accanto ai prodotti tradizionali, oggi si fabbricano numerosi alimenti a base di peperoncino, come le paste, la grappa, addirittura le confetture ed il gelato, quasi a voler significare che questo piccolo, ma potente frutto, costituisce parte integrante della identità della Calabria.
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Post n°9 pubblicato il 18 Aprile 2013 da Profilo_Calabria
Reggio Calabria Il Santo Patrono della città è San Giorgio (23 Aprile), l’effige è riportata sullo stemma e gonfalone che raffigura il cavaliere che trafigge il drago (foto n.1). La chiesa di San Giorgio al Corso è dedicata al culto del santo e si trova situata accanto al tapis roulant (foto2) di Via Giudecca che collega la parte bassa a quella alta della città. Il secondo sabato di Settembre di ogni anno a Reggio Calabria si celebra la patrona (Madonna della Consolazione), con una splendida processione che porta la Vara (foto n.3) con l'effigie della Madonna sul Corso Garibaldi. Il dipinto viene trasportato dai Portatori della Vara dalla Basilica dell'Eremo al Duomo di Reggio Calabria (foto n.4). Prima di essere introdotta all’interno della Cattedrale, la vara è oggetto della tradizionale "Volata", l'ultima fatica dei portatori che consiste nel fare di corsa l'ultimo tratto della processione, dall'inizio della Piazza del Duomo fin davanti la scalinata della Cattedrale, sotto il peso dell'immane effigie. Durante i giorni di festa la città muta il suo aspetto con spettacoli, musica, danze popolari, luna park, bancarelle e piatti tradizionali come ad esempio le frittole (cotica di maiale), le 'Nzuddhe( si tratta di dolci fatti con miele e farina di castagne) nonchè le Susumelle ricoperte di cioccolato (foto n.6). Nel periodo di Pasqua i dolci cartteristici sono i Cudduraci (foto n.7), mente i dolci natalizi si chiamano Petrali (foto n.8). Lungo la costa reggina cresce la pianta del bergamotto, un agrume diantichissime origini la cui essenza è alla base di molti profumi e cosmetici, ma trova anche largo utilizzo nella pasticceria. Il tipico dolce è la torta bergamotta (foto n.9)Nella storica Piazza De Nava intitolata al reggino ministro del Regno d’Italia Giuseppe de Nava sorge il museo archeologico della Magna Grecia , noto anche come Palazzo Piacentini. Ospita importanti ritrovamenti degli scavi della Calabria, Basilicata e Sicilia ma soprattutto i Bronzi di Riace , la testa del filosofo, il Kauros, il gruppo dei Dioscuri ecc. Sul lungomare Matteotti si possono ammirare le mura greche e le terme romane.Uno dei principali simboli storici di Reggio Calabria è il Castello Aragonese (foto n.1 che sorge nell’omonima piazza Castello con accanto il Tribunale . Poco distante si trova il Corso Garibaldi, trasformato in isola pedonale in modo da consentire la passeggiata per i negozi. E’ possibile notare il Teatro Cilea. Il lungomare Matteotti è stato definito dal poeta D’Annunzio il più bel chilometro d’Italia . La ristrutturazione è opera dell’amato sindaco dei reggini Italo Falcomatà. Nella storica Via Marina è possibile ammirare palazzi e ville antiche ad esempio Villa Zerbi Le aiuole ospitano piante secolari (le caratteristiche magnolie dai fusti enormi) e le statue dell’artista Rabarama.. Il lungomare è molto suggestivo soprattutto di notte, illuminato da lampioncini ed è caratteristica la ringhiera in stile liberty. Da segnalare il miraggio della Fata Morgana, spettacolare fenomeno ottico che consente di vedere riflessa nel mare la vicina Sicilia. D’estate si popola di stabilimenti balneari e diventa luogo di attrattiva per i turisti . Nella zona meridionale della città sorge lo stadio Oreste Granillo, la squadra è la Reggina, attualmente in serie B. Le vie di comunicazione con la Sicilia e le isole è il Porto , l’aeroporto dello Stretto Tito Minniti e rappresenta il secondo aeroporto calabrese per numero di passeggeri , la stazione ferroviaria c.d Stazione Centrale invece si trova a Piazza Garibaldi
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