DON CAMILLO'S BLOG

WALTER SPIRITOSONE


Forse il nostro amico Veltroni ha voglia di scherzare. Oggi ha infatti dichiarato: Romano Prodi "è riuscito a risanare i conti dello Stato dopo aver trovato il buco del centrodestra, e lo ha fatto in una condizione difficilissima". E ha avuto persino la bella faccia tosta di ringraziarlo per questo "lavoro eroico".E tutto questo è scandaloso. Prodi ha aumentato le tasse e la spesa. Peggio di così...!Per evitare commenti troppo crudeli, vi rimando ad un post che ho pubblicato tempo addietro sulle politiche dei tagli del governo Prodi.***Giusto giovedì scorso, il nostro carissimo amico e ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa è tornato a parlare di tagli alle gigantesche spese dello Stato italiano. E lo ha fatto invitando gli altri ministeri a collaborare in questa sua azione di sforbiciata. Un nobile progetto, quello di tagliare le spese. Se poi fosse supportato dai fatti sarebbe anche meglio. Ma noi non pretendiamo mica la luna da questa politica, no?Tagli, dicevamo. Pare che, alla fine, viste le cifre, Padoa Schioppa ci abbia ripensato: nelle previsioni di questa Finanziaria (portata avanti a colpi di fiducia e, quindi, senza alcuna discussione più o meno costruttiva), infatti, la Pubblica Amministrazione (il carrozzone burocratico del nostro Paese) si papperà in più 94 miliardi.. Di euro, mica di noccioline. Complimenti per i tagli, caro signor ministro: come inizio non c’è male.Se, infatti, nel 2006, la Pa è costata 371 miliardi di euro, quest’anno si è deciso che l’anno seguente verrà a costare il 25% di in più. Questo significa la bellezza di quattrocentosessantacinque miliardi di euro. Una cifretta.Invece di sfoltire un po’ il personale (una parte del quale scalda le poltrone) inserendo una sana meritocrazia e facendo conseguentemente ripartire il carrozzone, il governo Prodi dona un bel centinaio di nostri miliardi a questo mostruoso macchinario, senza toccare alcunché per farlo lavorare come Dio comanda.Apprezziamo lo sforzo e il progetto di TPS (sempre che non ci prendesse in giro fin dall’inizio…) ma, è risaputo, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.