DON CAMILLO'S BLOG

APPENA 60 ANNI E GIA' LO VOGLIONO MORTO


Gerusalemme, 7 mag. (Ap-Apcom) - Iniziano oggi le festività per il 60esimo anniversario dello Stato ebraico. La settimana per il sessantesimo anniversario includerà concerti, commemorazioni dell'Olocausto, un seminario sulla coesistenza israelo-palestinese e un percorso in bicicletta di 1.200 chilometri. Il culmine delle celebrazioni giungerà però dal 13 al 15 maggio quando proprio Shimon Peres accoglierà in Israele una lunga lista di nomi celebri: primi fra tutti, a sottolineare l'importanza del legame con gli Stati Uniti, il presidente americano George W. Bush e la cantante Barbra Streisand che canteranno la preghiera ebraica "Avinu Malkeinu" (Nostro padre, nostro re). Peres ha organizzato una conferenza sul contribuito di ebrei e israeliani all'umanità, e dibattiti su temi "vari come le arti, le scienze, la filosofia, la medicina e l'ecologia". E la lista degli ospiti conta "forse dieci presidenti da vari paesi ed ex presidenti, ministri e primi ministri, scienziati, filosofi e artisti" ha detto Peres in una intervista alla Associated Press. Ci saranno l'inviato per il Quartetto Tony Blair, l'ex presidente sovietico Mikhail Gorbaciov, il magnate Rupert Murdoch; l'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, il premio Nobel Elie Wiesel, l'ex presidente ceco Vaclav Havel, il professore di Harvard, Alan Dershowitz, il fondatore di Google Sergey Brinn, il fodnatore di Facebook Mark Zuckerman, il magnate indiano Ratan Tata, il miliardario americano Sheldon Adelson e l'ex presidente indonesiano Abdurrahman Wahid. Non tutti i paesi europei invieranno però una delegazione governativa. Dalla Germania non è prevista la partenza né del cancelliere Angela Merkel né del ministro degli Esteri Steinmeier perché, si apprende a Berlino, vi sono state consultazioni bilaterali la settimana scorsa; anche il presidente federale Horst Koehler non andrà perché a settembre Peres sarà in visita ufficiale in Germania. Alla conferenza organizzata da Peres parteciperanno alcuni deputati tedeschi e l'ex ministro degli Esteri Joschka Fischer. Dalla Spagna arriverà il 13 sera il ministro degli Esteri, Miguel Angel Moratinos, assai ben conosciuto in Israele come ex inviato dell'Unione europea in Medio Oriente. Dagli Stati Uniti, oltre alla presenza di George W. Bush è prevista una delegazione governativa statunitense di composizione ancora non chiara. In Israele arriverà anche l'ex primo ministro francese Jean Pierre Raffarin come "rappresentante personale" del presidente francese Nicolas Sarkozy, che dovrebbe andare in Israele alla fine di giugno. Il Foreign Office da Londra non si è ancora espresso. Quanto al governo italiano, l'agenda degli appuntamenti del premier in pectore resta in sospeso, ma la presenza di Silvio Berlusconi, fanno notare fonti sia in Italia che in Israele, è decisamente improbabile anche per la concomitanza con l'insediamento dell'esecutivo