DON CAMILLO'S BLOG

TRENT'ANNI DOPO


C'è da chiedersi se oggi i nostri cari amici Radicali abbiano festeggiato per i quattromilioniottocentomila bambini morti nella sola Italia a causa dell'aborto.Forse sì, forse no. Di certo ritengono ancora un diritto l'aborto, nonostante i risultati. Qualcuno disse che gli alberi si giudicano dai frutti. E la 194 ha fruttato molto: quasi cinque milioni di vite innocenti e indifese aspirate e gettate via.Oggi, 18 maggio 2008, si "festeggiano" i 30 anni dalla nascita effettiva di una disgraziata legge che ha introdotto anche in Italia la strage di massa dei nostri bambini, che ha strangolato il nostro futuro e prodotto una ferita lacerante nel nostro tessuto sociale.Il 18 maggio del 1978, difatti, il Senato della Repubblica pose il suo "nihil obstat" alla strage degli innocenti, votando in modo favorevole sulle legge 194.Trent'anni dopo, chi dice la verità sull'aborto viene tacciato di reazionismo e additato per le sue parole che "offendono lo Stato democratico", mentre chi difende la vita sul piano culturale e, senza successo, su quello politico, è considerato un assassino. Un nemico delle donne.E' così, purtroppo. Ma le cose stanno cambiando.Cara 194, ancora zero di questi giorni.