DON CAMILLO'S BLOG

La conversione di Alphonse Ratisbonne/2


Tratto da Ipotesi su Maria, Vittorio Messori, Edizioni Ares (…) Diamo al protagonista la parola, traducendo il testo che l’instancabile Renè Laurentin (dedicatosi per anni anche alla ricostruzione critica di questo caso) ha ricostruito sulle fonti più sicure: «All’improvviso, mi sentii preso da uno strano turbamento e vidi come scendere un velo davanti a me. La chiesa mi sembrò oscura, eccettuata una cappella, come se la luce fosse concentrata tutta là. Non posso rendermi conto di come mi sia trovato in ginocchio davanti alla balaustra di quella cappella: in effetti, ero dall’altra parte della chiesa e tra me e la cappella c’erano, a sbarrare il passo, gli arredi che erano stati montati per un funerale. Levai comunque gli occhi verso la luce che tanto risplendeva e vidi, in piedi sull’altare, viva, grande, maestosa, bellissima e dall’aria misericordiosa, la santa Vergine Maria, simile – nell’atto e nella struttura – all’immagine della Medaglia che mi era stata donata perché la portassi. Cercai più volte di alzare gli occhi verso di lei, ma il suo splendore e il rispetto me li fecero abbassare, senza impedirmi però di sentire l’evidenza dell’apparizione. Fissai lo sguardo, allora, sulle sue mani e vidi in esse l’espressione del perdono e della misericordia. Con quelle stesse mani, mi fece segno di restare inginocchiato. Ma una forza irresistibile mi spingeva verso di lei. Alla sua presenza, benché ella non abbia detto alcuna parola, compresi di colpo l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la bellezza della fede nel Vangelo: in una parola, compresi tutto, di colpo».Continua la testimonianza autografa di Alphonse: «Non potrei rendere conto delle modalità in cui, in un solo momento, acquisii la conoscenza della fede. Tutto ciò che posso dire è che, nell’attimo del gesto di quelle mani, una benda cadde dai miei occhi; anzi, non una sola, ma una moltitudine di bende che mi avevano avviluppato sparirono successivamente e rapidamente come la neve, il ghiaccio, il fango sotto l’azione del sole pieno. Vedevo, al fondo dell’abisso, le miserie estreme dalle quali ero tolto per un atto di misericordia infinita…»La drammatica testimonianza di Ratisbonne termina con una frase che, per tutta la vita, amò ripetere: «Elle ne m’a rien dit, mais j’ai tout compris» («Ella non mi ha detto nulla, ma io ho capito tutto»).2 – Continua domani Il Memorare di San Bernardo (citato nella prima parte del racconto) sarà pubblicato, a Dio piacendo, il giorno seguente la messa online della terza ed ultima parte della storia