DON CAMILLO'S BLOG

ACCOMPAGNAMENTO ALLA "FINE VITA"?


Proposta del presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini: sia "la Toscana ad offrire a Eluana, se dovesse occorrere, quel 'dignitoso accompagnamento' alla fine vita" [dichiarazione ANSA]Diciamo che è abbastanza triste constatare l’inconscia (spero) ipocrisia di Riccardo Nencini su un così delicato tema, a proposito di una vita umana.Si parla di “dignitoso accompagnamento”. Accompagnamento? Ciò che si vuole fare è ucciderla, non accompagnarla alla morte. Eluana, se nessuno la toccasse (escluse, ovviamente, le carezze delle suore della clinica di Lecco che da anni le dedicano attenzioni e affetto), potrebbe vivere ancora a lungo.E loro parlano di accompagnamento!Come si può parlare di accompagnamento, quando le si toglierebbero il sostentamento del cibo e dell’acqua? La si farebbe morire, non la si accompagnerebbe alla morte. E’ diverso.Eluana, lo ripeto ancora, non sta andando verso la morte. Non ha bisogno di alcun accompagnamento.Eppure c’è chi cambia le carte in tavola.Se l’obiettivo è ammazzarla, farla fuori, toglierla dai piedi, almeno lo si dica. “Vogliamo ammazzarla”.E invece no. Si parla di accompagnamento alla “fine vita”. Che poi, detto tra noi, cosa sarebbe questa “fine vita”? Morte. Morte. Si chiama morte. Non fine vita.Si abbia il coraggio di essere sinceri, di chiamare le cose col proprio nome. Le parole, in questa circostanza, sarebbero due sole: omicidio e morte.