Erbetta's Blog

Questioni di cuore

Spesso capita di sentirmi come una bambina..una di quelle che aspetta alla finestra babbo natale, o qualcuno che gli tenda la mano e la porti a giocare..mi sento cosi tutte le volte che aspetto qualcosa da qualcuno, e osservo, aspetto... E mi rendo conto che il cuore non smette mai di aspettarsi qualcosa anche se in realtà, nella nostra mente sappiamo che possiamo aspettarci solo ciò che ci appartiene... Tutto ciò che ci arriva non sempre è destinato a restare... Così per le persone... Averle al nostro fianco non significa che ci accompagneranno sempre... Certe strade sono destinate a dividersi ancor prima di incrociarsi... Sono segnate e noi lo sappiamo bene... Ma vai a farlo capire al cuore... Che tu poi ti ci impegni a tenere i piedi in terra.. Ma a volare è un attimo quando si sta bene... 

puzzle

Questa sera avrei dovuto semplicemente inserire un inserzione su ebay.. invece mi sono affacciata sul mio amato blog...non nego che non appena entro qui mi scende un velo di tristezza negli occhi..come affacciarsi su una finestra e tuffarsi nel passato... ma ho fatto talmente tanti passi avanti che è come guardare l'orizzonte del mare cosi lontano, triste a volte,  malinconico e inafferrabile... Fondamentalmente si, sono cambiata sotto molti aspetti, oggi forse sono un po piu stronza e cattiva ma infondo la natura del mio cuore è sempre la stessa. E di questo ne sono contenta... Parlare di veri e propri cambiamenti è forse un pò una forzatura, direi "adattamenti".Forse è questa la parola più giusta, perchè impari a convivere, ad accettare, a modellarti al mondo che ti circonda, ad adattarti alle persone, alle mentalità, alle diversità- E capisci che sopravvivere significa "adattarsi". Ecco si, mi sono adattata... Oggi mi sento un pezzo di puzzle che si incastra perfettamente ad una realtà ma resto sempre un pezzo unico e raro....

Un rapporto speciale

"Non sei tu" mi dice.. Scontrosa lo sono sempre, un po' distante a volte, distratta e permalosa spesso.  E nonostante ciò andiamo  avanti.  Ma stavolta c'è qualcosa che mi frena... Penso proprio lui... Che per carità è pure troppo paziente,  so che mi vuole bene, mi sta vicino, sorvola sul mio carattere.. Forse è questo suo "farsi stare bene"  la situazione.. Farsi bastare quello che è... Non mi devo allargare,  ma non posso neanche permettere a qualcosa di rovinare il nostro rapporto... Il nostro rapporto così speciale... Ma senza rompere gli argini... Ma io sono impulsiva, sono emotiva, irrazionale... Questa situazione, per quanto sia importante, comincia a stringere troppo.. E a fare troppo male...  

Equilibri precari

Animo ribelle stasera...Sarebbe bello impormi un pizzico di serenità o meglio impormi di stare bene.. Invece vacilla tutto. Speranza, felicità, fiducia... Comincio a dare segni di cedimenti... dalla persona che combatte contro tutto, ad una persona che ora come ora, vuole concedersi il sacrosanto di diritto di aspettare che la tempesta passi... Non so nemmeno io cosa succeda in fin dei conti.. sono quelle giornate in cui metti tutto in discussione, persino te stessa e le tue scelte e forse per una volta, vorrei non sentirmi il peso di nulla... Fuori sento mia figlia che rimprovera il cane e quasi mi da noia.. Il silenzio è tutto ciò che vorrei.. fuori e dentro di me.  Dunque è questo il punto... trovare un equilibrio interiore che forse c'è ma non riesco a percepirlo.. sempre alla costante ricerca di chissà cosa, quando invece basterebbe accettare il fatto che non tutto possiamo controllare, che spesso è necessario concedersi il lusso del "lasciar correre". Pensare e non agire. Perché in fondo la precarietà altro non è che delle nostre scelte, vorremmo sempre averne la giusta sicurezza, senza dovercene mai rammaricare. E soprattutto nei sentimenti... 

My Dear Blog

Ad ogni mio periodo buio ecco che sento la necessità di affacciarmi qui. Come se a parlare qui sopra mi aiutasse , ma non è proprio cosi. Tra ieri e oggi mi sembra di toccare il fondo. Stamattina poi la giornata è iniziata proprio male. A parte che stanotte non ho proprio chiuso occhio. Dalle 2 mi giravo e rigiravo nel letto e non c'è cosa più brutta quando sei sola tu e i pensieri. Non vedevo l'ora facesse giorno. Alle 5 mi sono alzata come sempre e al solito orario sono uscita. E chi mi trovo davanti? Mio padre con la macchina. Andavo di fretta e lui ha rallentato per farmi passare , io sono passata come una freccia senza salutarlo. E subito dopo mi sono sentita una merda. Forse il mio maledetto orgoglio, forse la mia testardaggine ma sono stata male tutto il giorno. Al lavoro la mia collega tentava invano di tirarmi su di morale, ultimamente nessuno ci riesce e si vede a km la mia sofferenza. Mi sforzo di sorridere, ma chi mi conosce se ne accorge subito. Anche il mio supervisore stamattina mi ha chiesto cosa non andasse e più mi chiedono, più scappo in lacrime. So che passerà, ma intanto sembra che il tempo rallenti, che i minuti siano eterni. Quando stai male, il tempo si blocca e tutto si amplifica. Mi sento un vuoto dentro, un dolore nello stomaco che non mi lascia neanche respirare. Devo reagire e non ne ho la forza