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Alto e dal fisico atletico, vestito di un completo grigio, Needle stringeva nella mano destra una borsa da dottore. Giunto davanti all’alto e pesante cancello d’ingresso della villetta a due piani, si fermò. Dalla tasca destra estrasse una chiave. La infilò nella serratura ed aprì il cancello attento a non far rumore. S’avviò con passo leggero sul vialetto che divideva in due il verde e rigoglioso giardino dell’attrice. Con una chiave più piccola aprì il portoncino d’ingresso. Sorrise. I ragazzi incaricati del furto della pochette di Eunice, avevano fatto un buon lavoro: i duplicati delle chiavi funzionavano perfettamente.
Dopo essere entrato nella casa, Needle mise i guanti. Anche Mugsy, che aveva tenuto un passo più sostenuto per ricongiungersi all’amico, li indossò appena ebbe varcato la soglia d’ingresso.
Needle estrasse dalla borsa una potente torcia, l’accese e la porse al compagno. Questi, indirizzando il fascio di luce verso l’alto, inquadrò la porta della camera da letto. Ai due non sfuggì il gracchiare pur lieve della radio. Salirono le scale con passo morbido. La moquette, che ricopriva le scale e il ballatoio, soffocò il rumore dei loro passi. Needle mise l’orecchio contro la porta. La donna stava dormendo: ne percepiva il respiro pesante. Spinse con un tocco morbido la porta e scivolò nella stanza. Mugsy entrò e ridusse il fascio di luce di quel tanto che bastava a rischiarare l'ambiente per evitare di urtare contro qualcosa.
La donna, completamente nuda, dormiva il suo sonno artificiale. Needle posò la borsa sul comò e la aprì. Mugsy sistemò sul comodino la torcia ed offrì luce stabile. Dalla borsa Needle trasse una bottiglietta di cloroformio. Prese uno straccio e con movimenti lenti lo inzuppò dell’anestetico. La donna rigirandosi nel letto articolò alcuni suoni incomprensibili. Mugsy, preoccupato del suo risveglio, pensò di spegnere la torcia, ma Norma, dopo un istante di irrequietezza, tornò al suo sonno incolore. Needle si avvicinò al letto. Lanciò una rapida occhiata alla diva addormentata. Scosse la testa: vista nella sua intimità: non era poi così affascinante come appariva sullo schermo. Per il suo lavoro, aveva avuto modo di conoscere molte altre persone dello spettacolo e la sua opinione non cambiava: c’erano milioni di ragazze in tutto il paese più belle e più affascinanti delle tanto osannate celebrità dello schermo con cui aveva a che fare. Eppure nessuno sembrava rendersene conto.
FINE DELLA SETTIMA PUNTATA
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