TRAME DAMASCATE

L'Anima del fanciullo


Se potessi chiedere al tempo qualcosa indietro vorrei riavere la mia “anima del fanciullo”. Limpida e salda come il cristallo, vergine e pura come acqua di sorgente. La preserverei dal male della conoscenza e le darei come unico dono il mistero della natura. Non edifici e strade dovrebbe vedere ma cielo e stelle, non rumori di città ma la cascata e il tuono e lo scrosciar della pioggia, non odore di plastica e metalli ridotti ad oggetti ma odore di terra e di mare e di pollini dispersi dal vento. La vita di quest’anima sarebbe soltanto l’esistenza della propria crescita fra il mistero del proprio inizio e il mistero della propria fine. Oso credere che quel breve tratto di luce sarebbe soltanto natura e vita e che per questo sarebbe felice, felice nel senso in cui lo sono i fiori e i ruscelli, senza ragione.