Pensieri ribelli dedicati da me ad un'altra Donna...

Il sogno contiene un peso, un dolore, un sacrificio, una guerra, una follia, una mortificazione, un delitto, una pena, una rinuncia, una richiesta sublime di coraggio, che soltanto chi AMA DAVVERO può mettere in atto. Il sogno appartiene al proprietario della mente che l’ha generato, nutrito, allevato. Gli altri, tutti gli altri… hanno solo il dovere d’inchinarsi, inginocchiarsi, stendere tappeti color porpora, al cospetto di questa divina essenza.  E’ un territorio da difendere con la spada a costo della vita e del sangue, un territorio che non sarà mai conquistato una seconda volta… da nessuno: da nessun mortale, da nessun dio. E’ un giardino protetto da cancelli invalicabili, di cui è stata smarrita la chiave…   Se io fossi un dio, questa sarebbe la mia legge. Io non sono nessuno, per cui questo è soltanto un altro sogno…