Allievi meritevoli al Siena jazz

Post n°9 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da austermusici

Sono state assegnate le borse di studio per gli allievi più meritevoli che hanno partecipato alla 36ª edizione dei seminari senesi di musica jazz che si è tenuta questa estate a Siena dal 24 luglio al 7 agosto. Dodici borse di studio che la commissione esaminatrice, formata da tutti i docenti dei corsi internazionali estivi e dal presidente della Fondazione Franco Caroni, ha deciso di assegnare in base alle qualità tecnico-artistiche dell’allievo, ma anche in riferimento all’assiduità, alla correttezza ed alla disponibilità dimostrate durante la frequenza dei corsi.

“Queste borse di studio – commenta Caroni - vogliono essere un chiaro riconoscimento della capacità e delle potenzialità artistiche di un allievo ed un incoraggiamento a perfezionare e coltivare con assiduità le proprie conoscenze musicali”.

Otto borse di studio sono finalizzate alla frequenza nel 2007 della 37ª edizione dei seminari senesi di musica jazz e sono state concesse al trombonista Francesco di Giulio, al trombettista Francesco Lento, al sassofonista Engin Recepogullari (proveniente dalla Turchia), al sassofonista Rudi Manzoli, al contrabbassista Andrea Veneziani, al pianista Massimiliano Rocchetta, al batterista Pietro Valente ed al sassofonista contralto Fotinos Tsakopoulos (proveniente dalla Grecia).

Due borse di studio sono finalizzate alla partecipazione alla 19ª edizione dei seminari di “Nuoro jazz” che si svolgeranno nell’agosto del 2007 che segnano una intensa collaborazione tra Siena Jazz e l’Ente Musicale Nuorese, nata dallo stretto rapporto esistente fra Siena Jazz e Paolo Fresu, direttore artistico del seminario di Nuoro e docente dei corsi internazionali di Siena.

Le ultime due borse di studio sono le più prestigiose poiché sono assegnate con lo scopo di rappresentare la Fondazione Siena jazz e l’Italia al 17° Meeting internazionale della I.A.S.J. – International Association of Schools of Jazz, che si terrà a Siena dal 7 al 13 luglio 2007 in occasione dei festeggiamenti per il trentennale della nascita di Siena jazz.

Siena jazz è tra i soci fondatori, nel 1989, della I.A.S.J., istituzione mondiale con sede in Olanda (The Hague) e propone il jazz italiano giovanile in Europa e nel mondo tramite i meeting internazionali di questa associazione che racchiude le più importanti scuole di jazz del mondo. Gli allievi di Siena jazz sono sempre stati considerati fra i migliori nei precedenti meeting mondiali di jazz.

I vincitori di queste due borse di studio sono il pianista Dario Carnevale ed il contrabbassista Simone Serafini, due bravissimi musicisti che sicuramente faranno ancora una volta onore a Siena jazz ed all’Italia.

 
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...E qui si va sul mito assoluto!

Post n°8 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da austermusici

Mai nessun altro gruppo è mai riuscito a condensare così bene e in maniera così completa tutto lo scibile musicale possibile e immaginabile (tranne forse i Queen, ma in un contesto diverso), creando uno stile proprio e modificando per sempre l'intero mercato musicale, influenzando centinaia di gruppi, come è riuscito a fare il quartetto composto da Robet Plant (voce e armonica), Jimmy Page (chitarra), John Paul Jones (basso e organo) e John "Bonzo" Bohnam (batteria e percussioni), vale a dire i Led Zeppelin, band inglese formatasi nel 1968 a seguito della volontà di Page, apprezzatissimo session-man e già famoso per aver fatto parte degli Yardbirds, altro storico gruppo di cui hanno fatto parte Eric "Slowhand" Clapton e Jeff Beck.


Page era riuscito a riunire a fianco di sè un promettente vocalist come Plant, un ottimo bassista e polistrumentista rispondente al nome di J.P. Jones e un fantastico drummer come Bohnam, incidendo poi con questa formazione capolavori di Hard-Blues del calibro di "Led Zeppelin 2" e "Phisycal Graffiti".

Sono riproposte in questa pubblicazione quasi per intero le sessioni effettuate negli studi di registrazione della rete televisiva inglese BBC, poi mandati in onda in modo frammentario nel corso di vari programmi.

Questo doppio CD (per un totale di oltre 150 min. di musica) ha la forza e il pregio di catturare con una resa sonora superlativa i 4 all'apice della forma e dell'ispirazione: "Communication Breakdown","Whole Lotta Love" (qui riproposte in due differenti versioni, una più bella dell'altra) e la sempre-verde "Stairway To Heaven" (il pezzo più trasmesso dalle radio americane sino ad oggi) sono qui riproposte in versioni semi-live al massimo delle loro potenzialità, della loro originalità e della loro verve.

Molte versioni (comprese varie cover di artisti blues del calibro di Blind Willie Dixon e Robert Johnson) sono riproposte e stravolte a piacimento dei 4 geni, con in particolare un Page particolarmente tagliente e un Bonzo Bohnam eccezionale nel percuotere i suoi tamburi (sentitevi a tal proposito "Immigrant Song" e sappiatemi dire).
"BBC Sessions" è in definitiva un'ottimo manifesto di cosa era un'esibizione dei Led Zeppelin, di che magia si creava fra i membri del gruppo durante ogni loro singolo prezzo e di quale effetto erano in grado di provocare negli ascoltatori, allora come ora, nell'era del CD e delle super-produzioni.

Non oso immaginare i tesori da riscoprire sepolti dalla polvere negli archivi storici della Bbc, se una gemma di rara bellezza come questa è venuta alla luce a distanza di quasi 30 anni dalla sua realizzazione. Ancora una volta risplende l'aura immortale del dirigibile.

 
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Notte della taranta 2006

Post n°7 pubblicato il 26 Settembre 2006 da austermusici
Foto di austermusici

Ha preso inizio venerdì 11 agosto la nona edizione del festival La Notte della Taranta, ormai da alcuni anni palcoscenico di punta dell'estate italiana.
Il primo dei tredici concerti in programma per l'intera durata del festival (dall'11 al 24 agosto oltre 40 gruppi ospiti per un totale di circa 800 artisti) ed in preparazione della grande Notte finale del 26 agosto a Melpignano, si terrà come da tradizione a Corigliano d'Otranto, comune noto per il suo Castello dè Monti, un edificio degli inizi del quattrocento tra i meglio conservati di tutta la Provincia di Lecce.

Sul palco, allestito in piazza Vittoria, si esibiranno tre gruppi testimoni della vocazione di questo festival all'incontro fra tradizioni musicali di diverse zone d'Italia e differenti interpretazioni: Calicanto, gruppo folk interprete della tradizione musicale veneta; Canzoniere Grecanico Salentino, storico gruppo di tradizione e di ricerca folclorica salentina; Kumenei e Lu Professore, intreccio fra tradizione e modernità, pizzica e reggae. L'ingresso al concerto è libero.

Prima dei concerti, a Palazzo Gervasi (in via Moncenisio 10, Corigliano) si terrà il primo appuntamento con la perfomance teatrale a cura dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce Il pasto della tarantola, un happening fra musica, teatro e degustazioni di piatti tipici salentini e di vini che trasporterà il pubblico in un mondo di sensazioni, suoni, sapori e profumi perfettamente consono all'atmosfera di questo festival. Per partecipare alla performance di Koreja (primo spettacolo ore 20.30, replica ore 21.30) è necessario prenotarsi telefonando all'Ufficio Informazioni del Festival 0836 43.40.56. Ingresso gratuito.

Note sui gruppi ospiti l'11 agosto
Calicanto: storico gruppo della scena folk italiana. Ha intrapreso molteplici itinerari finalizzati al recupero ed alla rivitalizzazione del ricco patrimonio musicale veneto, abbinando al lavoro di ricerca etnomusicologica un’intensa attività concertistica in tutto il mondo. Vanta innumerevoli partecipazioni ad importanti festival internazionali (Vancouver, Washington, Seattle, Lisbona, Santiago de Compostela, Lubiana, Lorient, Dranouter, Berna, Segovia) e prestigiose collaborazioni teatrali e cinematografiche (E. L. Bacalov, Juliette Binoche, Patrice Leconte, Vanessa Paradis,).
Canzoniere Grecanico Salentino: è il primo gruppo di ricerca folklorica formatosi in Puglia, alla metà degli anni 70 in un clima di sopravvivenza dei modelli studiati e filmati alla fine degli anni 50 da De Martino e dalla sua équipe. Ma mentre allora la popolazione aveva ancora una propria cultura strettamente collegata al mondo agricolo, negli anni successivi le diverse condizioni economico-culturali avevano di fatto svuotato di significato i modelli ereditati. Non solo, ma questi erano divenuti anche oggetto di derisione da parte della cultura predominante, un anacronismo. In quella situazione l’impegno del Canzoniere Grecanico Salentino fu di operare per una nuova circolazione della comunicazione popolare con la ricerca di un'identità perduta mitizzando i più dimenticati segni, materiali e simbolici, di una cultura dimenticata. Non un recupero nostalgico, archeologico, ma un procedimento di espressione autonoma, contrapposto al condizionamento della musica commerciale.

Kumenei e Lu Professore: gruppo fondato da Vito Giannone, Antonio Melegari e Marco Santoro Verri, quest'anno si presenta con un progetto nuovo. Lo spettacolo sarà diviso in due parti: nella prima spazio al repertorio fatto di tradizione e contaminazione. Nella seconda, a salire sul palco insieme ai Kumenei sarà "Lu Professore" conosciuto anche come "Treble" Si tratta dell’autore di brani storici dei Sud Sound System, oggi ritenuti dei classici, Fuecu, T'ha sciuta bona, Reggae Internazionale, Comu na Petra, Musica comu mare, Statte cu mie, Musica Musica, fino ai più recenti Le radici ca tieni, Trenu ed altri ancora.

Tradizione e modernità, ritmo antico e testi nuovi, pizzica e reggae, salentu e giamaica, paese e mondo, e infine un motto: senza radice.

 
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 di...vino jazz

Post n°6 pubblicato il 24 Settembre 2006 da austermusici
Foto di austermusici

ALTOMONTE (CS) - C'erano pure Donna Esterina, con i tessuti, Donna Filumena, con i tabacchi, Mastru Peppe u stagninu, Mastru Franciscu i 'nsomma 'u scarcapuru e tutta "a Chiazza" i na vota!

Piazza Balbia, ad Altomonte (siamo nell'alto cosentino tra la valle dell'Esaro e il Pollino che abbraccia l'antico borgo), era "a Chiazza", fino alla fine degli anni Settanta. Ieri sera, alle 21,30, si è trasformata nel salotto buono della città che ha accolto un centinaio di persone, perlopiù visitatori e turisti, inglesi e tedeschi.
E' il fascino di "di... Vino jazz", la rassegna che l'Amministrazione comunale di Gianpietro Coppola organizza, da tre anni, per una lungimirante idea dell'assessore al Turismo Enzo Barbieri, noto operatore turistico (e culturale) della Calabria e dell' "autorità", in campo musicale, Francesco Gallavotti. Musicisa, esperto e, soprattutto "sognatore" d'altri tempi.

La sua idea, che sottolinea all'una di notte in uno spiazzo tra i più caratteristici del "Borgo più bello d'Italia" (Altomonte è stato da poco inserito nell'esclusivo Club) [vai al sito] ha un'anima - contrariamente a tante altre fatte giusto per... - è tanto semplice quanto complessa. Perchè, a mio modesto avviso, s'interseca con tanti ragionamenti che ad Altomonte hanno capito da un pezzo.

Mi piace sottolinearne tre, di aspetti, ai quali ho pensato mentre ascoltavo le splendide sonorità jazz del trio emergente "Moods Acoustic Trio" (Francesca Ventura, Romualdo Panebianco, Francesco Stabile), che "Slow Time", per inciso, ha avuto il piacere di scoprire ad inizio anno e di proporre alla sua platea di lettori come primo articolo della rubrica "Musica". Trio emergente che ha entusiasmato i presenti, ad Altomonte così come in tutte le altre location toccate quest'estate in tutt'Italia.

Un aspetto afferisce la sfera prettamente politica: Ad Altomonte, dall'onorevole Belluscio in poi (sindaco dell'isola del 300 toscano per diversi anni), hanno capito cosa significa valorizzare un centro storico. A partire dagli interventi strutturali.
Il secondo aspetto riguarda la capacità organizzativa, frutto di una più consistente attività manageriale, che cura anche i minimi particolari: le location del "di... Vino jazz" si distinguono anche per questo. Ma senza volermi disperdere, e senza volervi togliere il gusto di verificare di persona, essendoci ancora altre due importanti date da "gustare", passo all'ultimo aspetto.

Riguarda l'ambito artistico e l'ispirazione. Di quello artistico ho già in parte detto affermando che Gallavotti, in materia, è "un'autorità". Ma oltre quello, c'è da dire che l'anima, il filo logico, Gallavotti lo esprime, nelle cose che fa, organizzando, quest'anno, una rassegna, in cui si promuova non solo Altomonte ma anche e soprattutto la Pace.

«Senza di quella non possiamo andare molto avanti», commenta in una chiacchiera di fine serata. Tanto da aver fatto del "dialogo" tra culture e musiche diverse il leit motivi dell'edizione 2006. Dal duo italo-brasiliano Maurino - Taufic (originario del Kuwait il primo, brasiliano di adozione ma d'origine araba il secondo)  il cui viaggio musicale potrebbe riunire idealmente l'infinito mare dell'emigrazione italiana nelle Americhe, alla straordinaria esperienza dell'Orchestra di Piazza Vittorio, il cui concerto è in programma venerdì sera a conclusione. Mentre sta per uscire il film che racconta la sua storia. Passando per il concerto in programma stasera: un viaggio nel tempo, quello di Alfredo Ponissi. The Good Life Quartet "viaggia alla ricerca di suoni e situazioni che possano evocare la poesia della musica, il timing della musia, i colori della musica". E Piazza Vaglio sarà senz'altro una "stazione" dove incontrare le "stagioni" del jazz.

Quando parlo di competenze artistiche e d'ispirazione, mi piace pensare anche a giovani calabresi, come Sergio Gimigliano, produttore musicale [Picanto Records vai al sito], anche di Maurino e Taufic e del loro ultimo lavoro "um abraco", che della musica hanno fatto la loro vita, come noi del giornalismo!
E, ovunque lavorino, portano con sè la Calabria, il Sud e i loro valori.

Chiudo citando il sindaco Coppola, che conosco da anni: (...) «di... Vino jazz apre un ragionamento sulla pace tra i popoli da discutere nelle lingue musicali di tutto il mondo, unite in uno splendido afflato per la distensione dei contrasti tra Occidente e Oriente, tra sviluppo e tradizione, tra tolleranza e integralismo». (...)
Con l'augurio, mio, di sempre maggiori traguardi e di realizzare il Sogno di contribuire ad essere peace maker, anche nel nostro piccolo, terrestre, quotidiano.

 
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LE RADIO WEB

Post n°4 pubblicato il 24 Settembre 2006 da austermusici
Foto di austermusici

Se i blog hanno dato a tutti la parola scritta, le web radio si preparano a dare a tutti voce e musica. E sono il fenomeno nuovo della rete. Una vera novità: niente più manopola delle frequenze né tasti di sintonizzazione automatica. Questa radio si ascolta online mentre si naviga in internet o si lavora al computer.

Si va infatti facendo strada il connubio tra radio online e musica indipendente, la webradio è infatti un ottimo strumento per la promozione dei gruppi emergenti. Alcuni musicisti e gruppi che si muovono nell’ambito delle autoproduzioni hanno infatti trovato, nella rete, una possibilità per far circolare la propria musica liberamente. E pensare che gli indipendenti costituiscono il vero vivaio della nuova musica italiana.

Nasce a Castrovillari la prima radio online, denominata BluNote56, (per iniziativa dell’Associazione culturale AusterMusici - presidente Raffaele Chiodi), raggiungibile dal sito web www.radiopodcast.it - seleziona podcast - seleziona musica - seleziona BluNote56 - seleziona dettagli per entrare nel palinsesto della radio

AusterMusici non a caso un nome che richiama la musica, sintesi dei nostri obiettivi. AusterMusici è un'associazione no-profit, nata con lo scopo di promuovere la musica. L’idea nasce dall’esperienza maturata nel campo della direzione artistica e della promozione effettuata nel tempo da parte del fondatore. L’esame obiettivo di ciò che il mercato dei locali richiede, caratterizzato da una feroce competitività, ci suggerisce che il vero terreno sul quale misurarsi è la qualità, certamente unita ad una saggia politica dei prezzi.

Nel nostro percorso abbiamo scoperto gruppi, cantanti, solisti, chitarristi, dj, artisti dalle ottime qualità, mortificati da un mercato che non ne valuta le capacità creative, AusterMusici si propone come elemento sinergico: mettere insieme, coordinare e far incontrare le due realtà: dare spazio e visibilità ai musicisti che lo meritano, offrire ai locali musica di alto livello, fuori dalla logica del karaoke o della musica fatta solamente di cover eseguite pedissequamente, da proporre come elemento distintivo ed accattivante sul pubblico.

Nel contempo ci proponiamo di valorizzare, sostenere e far conoscere chi si impegna a creare musica ed ha dei progetti musicali di largo respiro, di creare una rete di relazioni tra i musicisti stessi, di far nascere, dove possibile, nuovi ensemble da tali incontri.

Questa la scommessa di AusterMusici per i Gruppi: Intendiamo garantire ai gruppi associati una continuità di serate all'interno di un circuito che dia loro garanzie in quanto a cachet, pubblico competente e serietà di gestione. Una vetrina continua che valorizzi caratteristiche e capacità individuali e promuova concretamente gli artisti attraverso competenti strumenti di marketing ed importanti reti di relazioni. Creazione di una brochure a schede dei gruppi ed artisti completa di una compilation dei loro brani, presenza in internet di web-pages specifiche, promozione degli artisti sui siti di settore, promozione presso festival, contatti con produttori ed editori discografici per i locali: Vogliamo garantire ai locali aderenti al circuito la possibilità di scegliere all’interno di una amplia gamma di gruppi, musicisti, dj ed altri artisti, selezionati da AusterMusici in base al loro valore artistico e creativo.

Offriamo anche servizi complementari professionali quali: programmazione, gestione coordinata della pubblicità, visibilità in rete tramite la creazione di pagine Web specifiche per ogni locale, creazione e gestione di eventi. Il Web Marketing: Il progetto AusterMusici prevede un portale Web, con pagine specifiche per ogni artista associato ed ogni locale aderente al circuito.

Le pagine degli artisti saranno composte da immagini, curriculum dei componenti, la loro programmazione all’interno e all’esterno del circuito, MP3 demo dei loro brani. Le Web-pages dei locali conterranno fotografie degli ambienti, dello staff, una breve storia del locale, la programmazione e quant’altro si vorrà inserire.

 
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