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« L'angelo del mattinoNon me lo aspettavo... »

Heretz Israel

Post n°17 pubblicato il 01 Giugno 2010 da uallerau

Quando uno stato si considera legittimato da Dio,
quando pensa che sia stato Dio stesso a designare i confini della Terra Promessa,
allora quello stato, ed i suoi abitanti, si considereranno sempre un po' al di sopra delle parti,
tenderanno a giustificare sempre un po' di più le loro azioni
e proveranno sempre un po' più di fastidio nei confronti di chi le contesta
perchè l'essenza di un Dio è di essere infallibile
ed il suo popolo non può venire giudicato

Quando uno stato si considera il Popolo Eletto, l'Unico scelto tra tutti i popoli della terra
allora quello stato crederà che ogni critica gli viene rivolta venga fatta per invidia della sua situazione preferenziale
Ciò che per un popolo è normale, l'essere sconfitti in battaglia, l'essere invasi, vedere la loro lingua, la cultura , la tradizione mescolarsi con quella degli altri popoli invasi ed invasori, per lo quello stato diverrà solo una manifestazione del rapporto privilegiato con il Dio che li preferisce e dell'invidia di chi è differente da loro

Ma essendo gli eletti non si mescoleranno, manterranno la loro caratteristica di unicità attraverso i secoli , diverranno italiani ed americani, russi, tedeschi, francesi, spagnoli, australiani, etiopi, somali , parleranno ogni lingua, avranno ogni colore della pelle, ma in fondo rimarranno sempre uguali nel profondo. 
I cognomi ebrei sono antichissimi, alcuni  sono mutati nelle innumerevoli traduzioni, nella traslitterazione tra la loro scrittura e quella dei popoli che li ospitavano, ma in fondo quel popolo ha conservato intatta la sua cultura da cinquemila anni a questa parte.

Poteva un simile popolo rimanere rinchiuso nelle divisioni arbitrarie fatte da stati che non potevano vantare un solo decimo di quella storia? Potevano stati che si gloriavano di una potenza effimera, nulla in confronto alla potenza di Dio stabilire i confini della nuova Terra Promessa.

Ovviamente no ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Ammiro il popolo ebreo, ammiro la sua forza interiore, la sua coesione come popolo, mi spaventa  il loro fanatismo.

A.

 
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