Bolina news

Nuovi (e vecchi) amici, nuovi scrittori


Invio un testo che tratta di alcuni autori esordientiAlcune delle persone che ho conosciuto durante il gioco letterario “La mia città” hanno pubblicato. Sono autori esordienti,  di talento, che scrivono da tempo su forum, partecipano a premi letterari, gestiscono blog e iniziative letterarie. TorreNord (alias Angela  Catalini) ha pubblicato per Ennepilibri “L’immortale”, una storia fantasy che  narra il rapporto tra due immortali approdati dopo un cataclisma su un’isola dei Caraibi. Il  romanzo “ripercorre le vicende di Uberth l' Immortale giunto nell'ultima epoca possibile. In una terra sconvolta dagli elementi dove tutto sembra perduto, Uberth scoprirà che vale ancora la pena di lottare e grazie all'incontro con Esra, una sua pari, riuscirà a colmare la sua eterna e desolante solitudine. Tra isole sperdute, mostri ancestrali e viaggi ai limiti estremi dei continenti, c'è la risposta a tutte le domande. E forse un futuro ancora possibile”
Anche  Massimo Turrata, proprietario del blog “Fiori di vetro”, di cui ho apprezzato la prosa tersa e pulita del suo racconto su Valeggio del Mincio, ha pubblicato un libro di racconti con Ennepilibri, piccola casa editrice di Imperia che pubblica autori esordienti senza richiedere contributi in denaro o libri. “Fiori di vetro”, così s’intitola il suo libro, è "una raccolta di 13 racconti brevi, in cui l'autore, appassionato osservatore della realtà contemporanea, cerca di riflettere e far riflettere. I racconti sono ordinati secondo un percorso ben stabilito, che prende in considerazione più l'elemento ideale che quello cronologico. Un insieme di storie di dolente quotidianità. Le situazioni sono quelle che ognuno di noi vive: gli ideali, l'impegno, i doveri, le frustrazioni che si sommano giorno dopo giorno. Dalla leggerezza dell'infanzia alla cognizione del dolore dell'età adulta, sotto il segno di un forte contrasto e di un impossibile compromesso tra aspirazioni 'elevate' e dimessa negatività da vivere. In questa atmosfera crepuscolare che diviene quasi soggetto, il lirismo nel ricordo e nella contemplazione, e la passione intimista, sono alternati a rabbia e a sprazzi di umorismo a volte acre, insieme ad una lucida analisi sociale dei nostri tempi".
  infine, c’è Dario. Lo conosco da tempo, almeno 7 anni, l’ho incontrato su Italia Arti Scrivere (I.A.S) NEL 2000, credo. Di lui mi ha colpito sempre  il suo carattere schivo e riservato e l’approccio alla scrittura. Dario non ha ancora pubblicato, ma  la sua opera “I Condomini”, scritta per metà in italiano, per metà nella lingua siciliana, mi è sempre parsa degna di una pubblicazione presso una casa editrice maggiore. “I condomini” sono un insieme di storie, di microstorie ambientate in uno stabile di Catania. Lessi tutto il testo (piuttosto lungo per essere un testo mandato sul web, forse 50 pagine) e scrissi “Mi sembra un bel lavoro, in cui "usi" le vicende dei condomini per misurare le tue capacità  di affrontare  stili e registri narrativi diversi. In realtà il tuo stile è molto meno omogeneo di quanto si potrebbe pensare. Certo, il dialetto (italianizzato) omologa e la dimensione del bozzetto verista sembra unificare, ma riesci a variare i registri con una capacità sorprendente. Dal verismo quasi verghiano, all'ironia surreale, al noir, al sarcasmo appena velato. Alcuni passaggi sono proprio ispirati e, oserei dire, "alti",  altri sono minori e “laterali”, ma contribuiscono a dare l'equilibrio e  corposità al tuo testo. Ciò che colpisce è la capacità di descrivere questa umanità dolente, incasinata, che s'arrangia a tirare avanti senza scadere nel moralismo o nella convenzione, ma alternando l'ironia corrosiva con la "pietas" nei confronti della commedia umana.”
 Tre amici, tre scrittori, tre nuovi percorsi da seguire.Writer