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il Blog di RANDAGIO CLANDESTINO

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IN MEMORIA DELLA CAGNETTA LAIKA

Post n°194 pubblicato il 05 Novembre 2011 da bonicaM

(dal romanzo di Randagio Clandestino IO NON NASCERO', ed. ilmiolibro.it, pp.109-111)

 

Bip bip bip... il socialismo sovietico ruota attorno alla terra, un satellite rosso che spia dall’alto dei cieli tutto ciò che avviene sulla terra, che controlla ogni mossa yankee... la supremazia sovietica nello spazio segnava forse l’avvento dell’Apocalisse, predicava dall’altare padre Santo, secondo quanto i vescovi della conferenza episcopale avevano paventato nelle loro dichiarazioni, e da ottobre a dicembre di quell’anno nella chiesa degli Angeli Custodi le preghiere e i rosari si erano moltiplicati  per convincere Gesù e la madonna ad allontanare dalle nostre teste la minaccia spaziale con quel cagnaccio di satana, che parla pure e guida il missile maledetto, proprio come farebbe una persona umana, e questa cosa del cane spaziale non era un semplice numero da circo equestre, ma un vero portento diabolico.

La povera cagnetta Laika, in realtà, non era affatto contenta di essere la prima creatura vivente ad essere lanciata nello spazio.  

Lei avrebbe voluto ritrovarsi piuttosto laggiù su quel piccolo mondo d’alberi e animali, con la sua ciotola d’acqua accanto, a scodinzolare alla luna da laggiù, dalla terra terrestre, con le quattro zampe ben piantate al suolo, come tutti i comuni cani mortali... Gli esseri umani sono proprio delle carogne! Non esiste al mondo creatura più disumana dell’uomo, pensava la cagnetta Laika lassù, mentre orbitava attorno alla terra rinchiusa in quella navicella spaziale.  Nessun cane avrebbe mai avuto l’idea sadica di rinchiudere un essere umano dentro un missile e lanciarlo nello spazio senza nemmeno chiedergli se l’avventura spaziale era di suo gradimento.  La cagnetta Laika non era comunista e non sapeva nemmeno di essere una cagna proletaria, era solo una creatura vivente e basta, e non fu affatto orgogliosa di morire per la conquista dello spazio o per il trionfo del socialismo e simili... Anche la cagnetta Laika, se avesse saputo che nel mondo gli animali sono vittime degli umani e che per vivere davvero la vita bisogna sognare il comunismo e fare le rivoluzioni che falliscono nel momento stesso in cui i rivoluzionari vanno al potere e che, a nascere in questo mondo, più che vivere si può solo immaginare una vita possibile... sì, anche la piccola Laika avrebbe scelto di non nascere, di non diventare famosa nel mondo degli umani facendo da cavia ai loro esperimenti di conquista... conquistare l’America, conquistare la luna e poi tutto l’universo, conquistare anche il paradiso di un dio avido lui stesso di conquistare le anime e i corpi delle sue stesse creature... vivere e morire sempre e solo per conquistare qualcosa, ovvero per distruggere, violentare la vita nelle sue varie forme... solo questo sanno fare gli uomini e tu, nascendo, non potevi che essere una delle tante vittime di questa smania di conquista, di possesso, così come lo sarei stata io, se avessi ceduto alla tentazione di nascere. Piccola innocente Laika, vorrei averti qui accanto a me, entrambe non nate, a colmarti di coccole, a sussurrarti senza parole, così che tu possa comprendermi, che qui non corri alcun pericolo, che qui puoi scodinzolare alla vita che non c’è ma che ci appartiene tutta per intero... perché è tutta la vita possibile che ci viene negata giorno dopo giorno, a me creatura umana e a te, piccolo animale che come tutti gli animali della terra sei stata soggetta alla crudeltà e alla violenza perpetua degli uomini... ed è proprio immaginando così il contatto di te, cagnetta amorosa dagli occhi profondi di emozione, le tue sdilinguate festose sul volto, sulle mani... così mi viene una gran voglia di nascere e di esserci anche lì, in quel mondo invivibile, solo per provare anche un istante la felicità di averti vicina, te e gli altri tuoi simili... miei amati animali... miei amati genitori mancati, che avrei anche voluto abbracciare almeno una volta, nascere almeno una volta, solo un breve istante, per avere il calore di un contatto fisico e infondervi la voglia di continuare a sperare e a vivere, nonostante tutto... mia piccola Laika, miei amati animali!

 

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