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UN CHIARO AVVERTIMENTO DI STAMPO MAFIOSO

Post n°59 pubblicato il 10 Marzo 2008 da bonicaM

Domenica 9 marzo, alle dieci di sera, trovo nella mia casella di posta elettronica uno strano messaggio, un “pizzino” web su cui leggo con un brivido di terrore le testuali parole:
“IO E MIO FRATELLO ANGELO SIAMO IL SUD”.
Il significato è evidente: “sporco comunista, anarchico laico e laicista! ti teniamo d’occhio. Continua a parlar male della Famiglia Lombardo e finirai sepolto vivo in uno dei piloni del costruendo ponte sullo stretto. Ricordati che noi siamo il Sud, ragion per cui se non sei uno dei nostri sarà meglio per te emigrare al Nord... dove comunque diventerai un Lombardo.”
Confesso che non dormo da due notti e che, dopo la lettura di quel messaggio, ho paura anche ad uscire di casa. Stamattina finalmente mi sono fatto coraggio e sono andato a lavorare. Ma, appena uscito di casa, ecco che scopro come in un incubo che il pizzino della mia posta elettronica si è moltiplicato e ingigantito sui muri e in ogni angolo della città. Ovunque giro gli occhi l’orribile minaccia risuona muta e assordante: NOI SIAMO IL SUD! firmato Famiglia Lombardo con l’immagine inconfondibile del baffo di Don Raffaele. Un ghigno sinistro echeggia dal mezzo volto salesiano del novello monarca del regno clientelare delle due sicilie, la Sicilia dei corrotti e la Sicilia dei corruttori... un ghigno che è peggio dell’esplosione di una carica potentissima di tritolo dentro le mie orecchie e che conferma in maniera intimidatoria che una terza Sicilia, (quella degli onesti, dei non-intrallazzisti, dei non-collusi, dei non-disposti-a-tutto per il potere o sottopotere) non potrà mai esserci. Mi tappo le orecchie per non sentire quella minaccia perenne, volgo lo sguardo al cielo limpido del mattino per non dover vedere i mille volti della Famiglia Lombardo incollati su ogni edificio o palo della luce... Terribile a dirsi! da uno squarcio improvviso di una candida nuvoletta una colomba bianca scende quasi in picchiata su di me e bombarda il mio occhio sinistro con una bruciante merdata autonomista, mentre una voce dall’alto dei cieli risuona come la tromba del Giudizio Universale: IL SUD SIAMO NOI! IO E MIO FRATELLO ANGELO.
E qui, come Paolo sulla via di Damasco, io crollo a terra a faccia in giù... proprio su un facsimile elettorale col volto di Don Raffaele che mi si incolla al naso... e recito il mio atto di fede con queste amare parole urlate nel deserto della città più invivibile d’Italia, Catania spacchiusa e pezzente:
Sì, voi siete il Sud, voi siete la Sicilia, voi siete Catania, voi siete tutto di questa terra, tutto ciò che di peggio questo sud è riuscito ad esprimere nei secoli dei secoli amen! Voi siete la mafia vecchia e nuova, siete il potere per il potere, siete la condanna del sud al servilismo, all’omertà, all’illegalità come legge di natura prima ancora che sistema politico, siete il sud da cancellare e da dimenticare, quel sud che costringe da sempre i suoi figli migliori ad emigrare al nord. Purtroppo è vero! il sud siete voi, Famiglia Lombardo! Perciò chi non appartiene alla vostra famiglia, da oggi non avrà più diritto a vivere in questa terra...
E queste furono le mie ultime parole, al termine delle quali dal più gigantesco dei manifesti elettorali apparso all’improvviso sull’intera volta del cielo, dalla bocca ghignante di Don Raffaele venne fuori un fucile a canne mozze da cui partì il duplice colpo che mi lasciò inerte cadavere al suolo... due proiettili autonomisti conficcati dentro il mio cervello, uno per ciascuno dei due fratelli Lombardo...
A questo punto mi sono svegliato e ho capito, con un sospiro di sollievo che si trattava solo di un brutto sogno. Mi alzo rincuorato, prendo il caffè, esco di casa e... per un pelo non vengo travolto da un calesse in corsa, su cui un fantino dalla faccia poco raccomandabile appena uscito da una stalla clandestina del mio quartiere a rischio mi grida in faccia in perfetto stile mafioso: IL SUD SIAMO NOI!

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