Recita una filastrocca trascrtta dal mio diario delle superiori:"San Valentinoè la festa di ogni cretinoche crede d'esser amatoed invece rimane fregato."Leggo tra i Blog riferimenti di ogni tipo su questa festa. C'è addirittura chi, preso da estasi consumistica, ha pubblicato la pubblicità di un cioccolatino con nocciola incartato in bigliettini che riportano frasi più o meno dementi.Al solito, l'immagazzinare troppe informazioni nella mia mente bacata, fa si che il bruco che vi abita all'interno, sentendosi messo alle strette, elabori le notizie ed esterni pensieri. Così, per guadagnare spazio.Causa scatenante della mia ira funesta:L'altra sera sono stato a casa di un amica, innamorata (quasi) di fresco. Ho assistito mio malgrado ad una conversazione telkefonica tra i piccioncini. Lei, esaltata dal suo nuovo aMMOre, ha avuto la nefasta idea di metterla in viva voce. Tra alcune cose intelligenti dette dai due (inerenti il lavoro, la politica ed altro non attinenete all'argomento del post) ad un certo puntoecco la metamorfosi: lei in un attacco insulso d'aMMore gli' ha fatto l'interrogatorio sui regali che lui stesso le ha fatto, suggerendogli compiaciuta le risposte. Lui, stimato e capace professionista, s'è di colpo inebetito e ad ogni risposta che la sua dolce metà pronunciava, rideva come un deficiente, compiaciuto della cosa...Premessoquindi che io festeggerò, come ogni anno, San Faustino (probabilmente a base di Birra&salsicce in qualche malfamato localaccio della provincia bergamasca, tra una partita a poker, un sigaro e squillo di lusso no, quelle no), vi riporto di seguito ciò che proprio non sopporto dell'aMMore. Consideratoche essere innamorati non è sinonimo di essere deficienti, mi pare (accetto la prova contraria, vorrebbe dire che io non ho capito un cavolo ma son disposto a ricredermi). P. Q. M. il sottoscritto non sopporta dell'aMMOre, in rigoroso ordine sparso:Chi parla per diminutivi, il mio nome comincia per M. ed è composto da 8 (otto)lettere. Vietato pronunciarne solo 4 correttamente, sostituendo le altre 4 con una "Y"; è concessa una deroga per pochi eletti che hanno ricevuto privata dispensa per privare il mio nome di alcune lettere. Tale privilegio è stato guadagnato in anni di stima. In ogni caso la predetta "Y" non è contemplata, concesso l'uso della "I".Chi utilizza i vezzeggiativi al posto del mio nome proprio. Sono banditi i vari "aMMore", "tesoro", "caro" nonchè le allusioni ad ogni forma di vita animale che abita il Fantabosco. Ancor più vietato il nomignolo piemontese di "tato".La spesa è l'atto con cui si riempie prima il carrello, poi il baule dell'auto e quindi la dispensa di casa. Non è momento di aggregazione sociale, tantomeno il supermercato è ambiente in cui promuovere il corteggiamento o rinnovare le promesse di fidanzamento/matrimonio.Il telefono è il mezzo con cui si chiama un'altra persona per informarla di fatti/avvenimenti, per inoltrare richieste o per dare risposta a queste ultime.La conversazione, tipo "...ciao aMMore... ...non ho nulla da dirti... così, volevo sentirti..." (specie se fatta fatta con la frequenza pari a quella di trasmissione di un quadriband) oltre che esser priva di significato io la detesto anche perchè spesso la stessa avviene per tempi plunghi quanto la gestazione di un elefante ed in contesti specifici molto delicati (tra i quali si citano: l'utilizzo della tazza del cesso, mentre stiri la tua unica camicia, mentre mi faccio la barba, il momento clou della partita di RAW vs. SMACKDOWN 2007 su PS2, mentre il capo al lavoro ti cazzia brutalmente perchè sei sempre al telefono, durante un inseguimento a noti rapinatori che ti sparano contro con gli AK47).Idem con patate per gli sms dello stesso tenore, che hanno l'unico pregio di poter differire la risposta a data da destinarsi.Inoltrare richieste (peraltro molto poche) via sms e non riceverne sistematicamente risposta, se non a quelli di quando ci si può vedere o, più spesso, non vedere. Idem per quelle telefonate a cui non si ha mai risposta.Passare le serate al cinema.Passare le serate al cinema, senza vedere il film perchè la controparte desidera le coccole, con quello che mi costa tra biglietti (x 2), confezione gigante di pop corn, WalkyCup formato Nabucosonodor di Pepsi.Passare le giornate precedenti il Natale a cercare i regali per i tuoi. Non desidero ricevere regali (spesso orribili), figurati farne.Osservare un regime alimentare che mi privi di carboidrati e birra a beneficio di vegetali in foglia e crudi e di formaggi ipocalorici.Trascorrere le domeniche pomeriggio in giro per posti iperaffollati, passando metà del tempo a cercare parcheggio, strapagare una birra da mezzo (servita sgasata e calda) ed una tisana bollente (anche in piena estate), bestemmiare per la multa per divieto di sosta presa perchè (è ovvio) non si è trovato parcheggio, subirsi le paturnie per il viaggio di ritorno per via di quella cazzatina vista nella valigetta dell'ambulante senegalese abusivo, che tanto si intonava con il colore del cagnolino della prozia morta.Sentire porconi perchè, se si esce in moto, vado troppo forte (se mi multano son cazzi miei, i punti ed i denari li tolgono a me) o troppo piano.Sentire critiche sui miei amici storici se sono tali hanno resistito alla mia presenza anche più di te.Dover udire le lamentele dei tuoi genitori sulla mia persona perchè, a loro dire, non mi comporto come una persona per bene (...e' colpa mia se faccio un lavoro strano... neanche facessi il delinquente).Stare nel bel mezzo di un locale pubblico, mano nella mano a guardarci negli occhi per tutta la durata della finale di champions, tipo Milan - Juventus di Manchester compreso il tempo di supplementari, rigori e doverosi festeggiamenti per la sconfitta dei gobbi.Stare nel bel mezzo di un locale pubblico, mano nella mano a guardarci negli occhi in qualunque altra occasione, passino i momenti di tenerezza, non quelli di pubblicità.Rinunciare al sacrosanto diritto di uscire e far baldoria con gli amici, tanto non sarà tutte le sere.Scardinarmi i cocconazzi con la storia che se non ti rispondo sono necessariamente trale bracciadi un'altra. Non sonop così figo da potermelo permettere, direi piuttosto il contrario.Subire discussioni sul fatto che "...tanto hai sempre ragione tu...". Magari è vero.Per quanto sopra esposto, cara amica (rigorosamente virtuale, ogni riferimento a fatti cose o persone è puramente casuale) mia... se mai deciderai di prendermi in considerazione quale tua (provvisoria?) metà della mela, sappi che io sono fatto male, ho pochi pregi e molti difetti (tutti veniali). Su alcune cose sono disposto a trattare, su altre (capirai, l'età avanza...) assolutamente no. Ora che ne sei consapevole, se queste cose non ti stanno bene... there's only one way...
St. Valentine's day. L'aMMore va oltre. Anche troppo oltre.
Recita una filastrocca trascrtta dal mio diario delle superiori:"San Valentinoè la festa di ogni cretinoche crede d'esser amatoed invece rimane fregato."Leggo tra i Blog riferimenti di ogni tipo su questa festa. C'è addirittura chi, preso da estasi consumistica, ha pubblicato la pubblicità di un cioccolatino con nocciola incartato in bigliettini che riportano frasi più o meno dementi.Al solito, l'immagazzinare troppe informazioni nella mia mente bacata, fa si che il bruco che vi abita all'interno, sentendosi messo alle strette, elabori le notizie ed esterni pensieri. Così, per guadagnare spazio.Causa scatenante della mia ira funesta:L'altra sera sono stato a casa di un amica, innamorata (quasi) di fresco. Ho assistito mio malgrado ad una conversazione telkefonica tra i piccioncini. Lei, esaltata dal suo nuovo aMMOre, ha avuto la nefasta idea di metterla in viva voce. Tra alcune cose intelligenti dette dai due (inerenti il lavoro, la politica ed altro non attinenete all'argomento del post) ad un certo puntoecco la metamorfosi: lei in un attacco insulso d'aMMore gli' ha fatto l'interrogatorio sui regali che lui stesso le ha fatto, suggerendogli compiaciuta le risposte. Lui, stimato e capace professionista, s'è di colpo inebetito e ad ogni risposta che la sua dolce metà pronunciava, rideva come un deficiente, compiaciuto della cosa...Premessoquindi che io festeggerò, come ogni anno, San Faustino (probabilmente a base di Birra&salsicce in qualche malfamato localaccio della provincia bergamasca, tra una partita a poker, un sigaro e squillo di lusso no, quelle no), vi riporto di seguito ciò che proprio non sopporto dell'aMMore. Consideratoche essere innamorati non è sinonimo di essere deficienti, mi pare (accetto la prova contraria, vorrebbe dire che io non ho capito un cavolo ma son disposto a ricredermi). P. Q. M. il sottoscritto non sopporta dell'aMMOre, in rigoroso ordine sparso:Chi parla per diminutivi, il mio nome comincia per M. ed è composto da 8 (otto)lettere. Vietato pronunciarne solo 4 correttamente, sostituendo le altre 4 con una "Y"; è concessa una deroga per pochi eletti che hanno ricevuto privata dispensa per privare il mio nome di alcune lettere. Tale privilegio è stato guadagnato in anni di stima. In ogni caso la predetta "Y" non è contemplata, concesso l'uso della "I".Chi utilizza i vezzeggiativi al posto del mio nome proprio. Sono banditi i vari "aMMore", "tesoro", "caro" nonchè le allusioni ad ogni forma di vita animale che abita il Fantabosco. Ancor più vietato il nomignolo piemontese di "tato".La spesa è l'atto con cui si riempie prima il carrello, poi il baule dell'auto e quindi la dispensa di casa. Non è momento di aggregazione sociale, tantomeno il supermercato è ambiente in cui promuovere il corteggiamento o rinnovare le promesse di fidanzamento/matrimonio.Il telefono è il mezzo con cui si chiama un'altra persona per informarla di fatti/avvenimenti, per inoltrare richieste o per dare risposta a queste ultime.La conversazione, tipo "...ciao aMMore... ...non ho nulla da dirti... così, volevo sentirti..." (specie se fatta fatta con la frequenza pari a quella di trasmissione di un quadriband) oltre che esser priva di significato io la detesto anche perchè spesso la stessa avviene per tempi plunghi quanto la gestazione di un elefante ed in contesti specifici molto delicati (tra i quali si citano: l'utilizzo della tazza del cesso, mentre stiri la tua unica camicia, mentre mi faccio la barba, il momento clou della partita di RAW vs. SMACKDOWN 2007 su PS2, mentre il capo al lavoro ti cazzia brutalmente perchè sei sempre al telefono, durante un inseguimento a noti rapinatori che ti sparano contro con gli AK47).Idem con patate per gli sms dello stesso tenore, che hanno l'unico pregio di poter differire la risposta a data da destinarsi.Inoltrare richieste (peraltro molto poche) via sms e non riceverne sistematicamente risposta, se non a quelli di quando ci si può vedere o, più spesso, non vedere. Idem per quelle telefonate a cui non si ha mai risposta.Passare le serate al cinema.Passare le serate al cinema, senza vedere il film perchè la controparte desidera le coccole, con quello che mi costa tra biglietti (x 2), confezione gigante di pop corn, WalkyCup formato Nabucosonodor di Pepsi.Passare le giornate precedenti il Natale a cercare i regali per i tuoi. Non desidero ricevere regali (spesso orribili), figurati farne.Osservare un regime alimentare che mi privi di carboidrati e birra a beneficio di vegetali in foglia e crudi e di formaggi ipocalorici.Trascorrere le domeniche pomeriggio in giro per posti iperaffollati, passando metà del tempo a cercare parcheggio, strapagare una birra da mezzo (servita sgasata e calda) ed una tisana bollente (anche in piena estate), bestemmiare per la multa per divieto di sosta presa perchè (è ovvio) non si è trovato parcheggio, subirsi le paturnie per il viaggio di ritorno per via di quella cazzatina vista nella valigetta dell'ambulante senegalese abusivo, che tanto si intonava con il colore del cagnolino della prozia morta.Sentire porconi perchè, se si esce in moto, vado troppo forte (se mi multano son cazzi miei, i punti ed i denari li tolgono a me) o troppo piano.Sentire critiche sui miei amici storici se sono tali hanno resistito alla mia presenza anche più di te.Dover udire le lamentele dei tuoi genitori sulla mia persona perchè, a loro dire, non mi comporto come una persona per bene (...e' colpa mia se faccio un lavoro strano... neanche facessi il delinquente).Stare nel bel mezzo di un locale pubblico, mano nella mano a guardarci negli occhi per tutta la durata della finale di champions, tipo Milan - Juventus di Manchester compreso il tempo di supplementari, rigori e doverosi festeggiamenti per la sconfitta dei gobbi.Stare nel bel mezzo di un locale pubblico, mano nella mano a guardarci negli occhi in qualunque altra occasione, passino i momenti di tenerezza, non quelli di pubblicità.Rinunciare al sacrosanto diritto di uscire e far baldoria con gli amici, tanto non sarà tutte le sere.Scardinarmi i cocconazzi con la storia che se non ti rispondo sono necessariamente trale bracciadi un'altra. Non sonop così figo da potermelo permettere, direi piuttosto il contrario.Subire discussioni sul fatto che "...tanto hai sempre ragione tu...". Magari è vero.Per quanto sopra esposto, cara amica (rigorosamente virtuale, ogni riferimento a fatti cose o persone è puramente casuale) mia... se mai deciderai di prendermi in considerazione quale tua (provvisoria?) metà della mela, sappi che io sono fatto male, ho pochi pregi e molti difetti (tutti veniali). Su alcune cose sono disposto a trattare, su altre (capirai, l'età avanza...) assolutamente no. Ora che ne sei consapevole, se queste cose non ti stanno bene... there's only one way...