Braveheart_bg

Da lassùun campioneci guarda.


Premessa, scrivo questo post con colpevole ritardo. In ritardo non tanto per la data della ricorrenza, che cadeva due giorni fa: nel giorno di S. Valentino, quando tutti noi eravamo occupati nell'esser troppo felici perchè innamorati o nel maledire la festa in quanto innamorati respinti o semplicemente single. Sono in ritardo con me stesso nello scrvere questo post, lasciando per troppo tempo disperso nella mia mente il ricordo dell'unico uomo sportivo che mi ha saputo emozionare con le sue imprese.Il 14 febbraio del 2004 ci lasciava Marco "il Pirata" Pantani
Di Marco si è scritto di tutto e di più, tutti conoscono - anche solo a grandi linee - la sua storia, la vita, le imprese sui pedali fino alla sua tragica scomparsa avvenuta ormai tre anni fa.Ma, son certo, che chi come me ha visto l'edizione speciale del TG (qualunque) dove veniva annunciata l'inattesa scomparsa del Pirata, quella sera  ha perso tutta la voglia che aveva di fare festa.
Ricordo perfettamente quello che stavo facendo, ricordo lo stupore per quella notizia (e non mi capita spesso) l'amarezza e la tristezza per scomparsa di chi dalla sfortuna aveva saputo riemergere e riconquistare i suoi traguardi.Fino ad allora ero convintoche ti bastasse toglierti la bandana ed alzarti sui pedali per andartene via e lasciare gli avversari, così come i tuoi guai, a metri di distanza, a minuti di distacco. 
Ma certe difficoltà, purtroppo, sono state troppo ardue anche per chi sapeva scalare le più alte montagne con 2 ruote, la forza dei muscoli delle propire gambe e la generosità del suo immenso cuore.Scusaci, se puoi, caro Marco se abbiamo saputo esaltare solo il campione ed abbiamo lasciato solo l'uomo, fragile, che del campione era la parte più importante.Perdona il ritardo dei miei ricordi.quattro filmati della redazione di Libero per ricordare chi è stato Marco Pantani.