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sei lettere per...
Post n°412 pubblicato il 19 Ottobre 2014 da Butturfly66
C’è una piccola parola che ultimamente sta andando in disuso e che andrebbe invece rivalutata, ed è grazie… Non è mia intenzione dilungarmi sul suo significato etimologico ma su quello universalmente riconosciuto… Sono cinque lettere che altro non sono che l’emblema dell’educazione e della gratitudine… Provate a riflettere sul piacere che vi cagiona il sentirvelo dire e capirete perche andrebbe ripetuta più spesso…Basta guardare dentro le mura delle nostre case per rendersi conto di quanto sia ritenuta inutile... C’è una pubblicità in questo periodo che la sta utilizzando, ed in mezzo alle brutture che ci propinano è una boccata d’ossigeno… Ricordo, che da piccola qualcosa io chiedessi o favore mi venisse fatto, il grazie era la prassi e guai a dimenticarmene, perché con dolcezza e fermezza mi veniva ricordato… Per strada, nei luoghi pubblici, tra amici, è quel termine che ripaga di qualsiasi sforzo fatto e che scalda il cuore… Ai miei figli ho insegnato sin da piccoli che niente gli era dovuto, per cui ogni azione atta ad esaudire ogni loro necessità, aveva bisogno di quella parolina magica che, insieme al “per favore” dovrebbero essere alla base dell’educazione… È facile oggi preda come siamo dell’egoismo, trovarsi davanti persone che pretendono come se fosse tutto dovuto, dimenticando che tutto va conquistato, ma soprattutto meritato… Guardate in tv, si urla, si alzano i toni per dire la propria, si accendono confronti sui più disparati argomenti, dimenticando però, le regole basilari dell’educazione… Le lezioni di educazione civica andrebbero reintrodotte visto che, per molti bambini cresciuti come fossero dei piccoli principi dittatori, esiste soltanto il verbo del pretendere e non quello del meritare… Di conseguenza quindi arriva l’ingratitudine, in primis da parte di quelle persone che, fintanto che c’era da prendere erano pronti a starvi accanto, pena poi non appena avete voi bisogno, come per incanto accampano scuse o peggio scompaiono... Persone a cui dire grazie, nel corso della vita ne ho avuto tante, perche mi son trovata nella condizione di aver bisogno, e raramente mi sono trovata sola e preda dello scoramento… Ieri, mio padre mentre mi accingevo a ripartire e lo salutavo mi ha detto grazie, con un tono infinito di gratitudine ed una luce luminosa, malgrado i suoi occhi stanchi e sofferenti… Con un pizzico di commozione gli ho risposto che non c’era bisogno ma lui ha insistito, e in quella semplice parola vi ho letto tutto l’amore che provava per me… E seppur le parole non mi siano uscite per il groppo in gola, il grazie era anche il mio…
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Inviato da: cardiavincenzo
il 30/12/2020 alle 18:34
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