Desperate Mammy

preda della paura...

Ho poca voglia di parlare di me e di ciò che sono i miei ricordi, perche oggi ciò che stiamo vivendo e vedendo attraverso le immagini, parla di quanto accaduto a Parigi... Non sono una giornalista e non ho intenzione di raccontarvi niente di più di quanto già non si sappia, ma non riesco a fermare le dita che si muovono sulla tastiera, perche quanto accaduto va al di la di ogni mia immaginazione, malgrado ciò che accadde alle Torri Gemelle, aveva già da allora cambiato parte del mio modo di pensare… Le parole e le reazioni sono le più disparate, anche qui oggi non si parlava d’altro, e qualcuno al bar in modo ironico ma con gli occhi che riflettevano timore, diceva che i prossimi potremmo essere noi… A pranzo ne ho parlato con i miei figli, perche volevo dar loro l’opportunità di esternare la paura che ho letto nei loro occhi... Il rischio che corriamo da oggi in poi, non è soltanto quello di vivere la stessa situazione, ma di ritrovarci preda della paura… Vorrei trovare le parole per consolare chi ha subito tale violenza,  ed il mio pensiero è rivolto a tutti quelli che avevano un parente, un conoscente o loro stessi al concerto piuttosto che allo stadio, o in un ristorante… Ho sempre pensato che il destino avesse voluto per me che nascessi in un oasi felice, e che certe atrocità ce le avessimo lasciate alle spalle con la seconda guerra, eppure, oggi penso non sia più così…  Anche il nostro Paese ha ricevuto una minaccia,  so che il loro fine è metterci paura, desiderano averci sotto scacco incutendoci terrore psicologico, ma non voglio permetterlo, perche non posso pensare che adesso per noi possa diventare impensabile uscire, ritrovarsi in un locale, vivere le nostre giornate... Nessuno ha diritto di togliere la vita ad un'altra persona, ne tantomeno toglierli la serenità, perche in quel caso che vita vivremmo, quali conseguenze avrebbe tutto ciò sulla nostra quotidianità?... Proprio ieri, mi pare d’aver sentito che per non urtare la sensibilità di altre culture, non si vogliano allestire gli addobbi natalizi e quant’altro, e questo nel nostro Paese… Ora, se tanto mi da tanto, ciò che ne consegue vorrebbe dire annullare la nostra identità… Sono italiana, cattolica cristiana, orgogliosa di esserlo, e non posso accettare che nel mio Paese mi si venga quasi a chiedere di rinnegare tutte le tradizioni e gli usi che mi hanno accompagnata sin da piccola… A quanto ne so, e parlando con persone musulmane integrate, loro non ce lo chiedono, quindi mi domando da dove ciò abbia origine e per quale ragione… Cosa potremmo fare per onorare le vittime di Parigi, e tutte quelle che per mano del terrorismo islamico hanno perso la vita?... Tirare fuori l’orgoglio del nostro essere e della nostra cultura,  vivendo la nostra cristianità in maniera forte e decisa, per cui, luminarie e presepi in ogni casa, scuola, centro storico e luogo di aggregazione... Io non mi devo e non mi voglio vergognare di ciò che sono, per me stessa in primis, ma soprattutto per i miei figli, che non devono vedere cedere alla barbarie del terrorismo…