LA SQUADRA
LA STORIA
L'idea di costituire una vera e propria squadra, che partecipasse al campionato di serie D
2009/2010, prende corpo nel Febbraio 2009, fautori ne sono vari componenti, ma la vera
e propria ''realizzazione'' del progetto viene affidata a Sebastiano Caizza.
E così, dopo anni trascorsi a lottare nei più disparati campi di calcetto, si decide di
costituire l’A.S.D. Atletico Campobello C5, un progetto che racchiude tutta la voglia di
emergere, ma che per la sua riuscita richiede grinta, coraggio e unità d'intenti da parte di
tutti gli atleti. Legare il nostro simbolo, in maniera simpatica, alla “capra girgentana” per
noi campobellesi ed agrigentini, vuole essere motivo di grande orgoglio, visto che fino a
qualche decennio fa era usuale dalle nostre parti, vedere i caprai girare per le vie del paese
con le loro capre quasi sempre Girgentane e mungerle direttamente davanti la massaia che
preparava la colazione per piccoli e anziani. Sono intelligenti, dotate di vista, udito, olfatto
acuti, agilissime nella corsa e nel salto; d’indole intraprendente, vivace, guardinga,
valorosa nei momenti di pericolo estremo. Tutte doti a cui il nostro organico si ispira e che
cercherà di dimostrare in tutti i campi.
La nostra squadra sarà costituita da una rosa ampia, formata perlopiù da un gruppo di
amici che eccelle da anni nei campionati provinciali e regionali, ma la sapiente aggiunta di
elementi tanto ''datati'', quanto validi, ha fatto sì che si costituisse un gruppo davvero
unico, volenteroso e determinato a divertirsi e divertire.
IL DIRETTIVO 2014/2015
Uzzo Salvatore - Presidente
Caizza Sebastiano - Vice Presidente
Farruggio Luigi Gioacchino - Segretario - Tesoriere
Ponticello Francesca – Consigliere
Termini Loredana - Consigliere
Bonetta Luigi - Socio
Bona Pietro - Socio
In bocca al lupo...anzi AVANTI ATLETICO!!!
AIUTACI A REALIZZARE IL NOSTRO OBIETTIVO CON IL TUO 5 X MILLE
Caro amico/amica, come forse tu già saprai, anche quest'anno sarà possibile destinare il cinque per mille delle imposte che dovrai pagare al momento della dichiarazione dei redditi a sostegno anche del volontariato e delle associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro.
Non si tratta di una nuova tassa da pagare, è una grande possibilità che Ti viene concessa di destinare liberamente a chi lo desideri il 5xmille delle tue imposte.
Da quest'anno, Ti chiediamo di donare il Tuo 5Xmille all'ATLETICO CAMPOBELLO C5. Fin dalla nascita di questa Associazione lavoriamo per raggiungere l'obbiettivo per noi primario, che è quello di allontanare i giovani dal rischio di coinvolgimento in attività di delinquenza minorile, offrire ai non più giovanissimi atleti una più valida alternativa all'ozio, ai giuochi d'azzardo e all'alcool. E' inoltre nostra intenzione, dedicare "cure" molto attente alle attività da svolgere nell'ambito delle categorie Giovanili, nell'arco d'età compresa fra i 6 e i 14 anni, per la creazione, l'organizzazione e la cura assidua ed efficace di un "vivaio" affinché, per una società dilettantistica come la nostra, sia la garanzia più valida per il futuro.
E' necessario quindi, inserire il nostro codice fiscale e la tua firma nel modello della tua dichiarazione dei redditi
C.F. 02552220846
Con questo grande gesto ogni donatore e/o dirigente associativo ha un'altra opportunità di aiutarci a raggiungere i nostri obbiettivi.
LA NOSTRA SFIDA E'........CREDERE E INVESTIRE NEI GIOVANI,
IN QUANTO IL RISULTATO E' SEMPRE UNA BELLA VITTORIA!!!
Grazie sin da ora per la sua attenzione e la sua generosità.
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L'ottava giornata di campionato proponeva il derby agrigentino tra l'Atletico Canicattì 5 e l'Atletico Campobello C5. Un evento molto sentito, svoltosi tra le mura della palestra comunale "M. Mura" di Canicattì, che sembrava fosse in fase di ebollizione. Tra gli spalti si contavano quasi 100 persone, che hanno incitando la propria squadra per tutta la durata del match a suon di tamburi e trombe, ma che anche poco sportivamente hanno inveito per tutta la partita la compagine campobellese. Un clima senz'altro poco favorevole, questo, per i ragazzi di Mister Uzzo, che hanno accusato il colpo specialmente nelle prime battute del match. LA PARTITA Non buono il primo tempo caratterizzato da poca dinamicità e scarsa cattiveria, per l'Atletico Campobello, ma che nonostante tutto ha messo più volte in difficoltà i padroni di casa, creando diverse occasioni da rete, non andate a buon fine. A un minuto dall'inizio con Moncado il Canicattì si porta in vantaggio. L'Atletico reagisce subito e inizia a pressare l'avversario ma tutto ciò non porta i frutti sperati. Al 10' il Canicattì va ancora in rete colpendo di rimessa e che trova la formazione campobellese ancora una volta scoperta. Ma l'Atletico ha il giusto spirito per potere cambiare le sorti della partira, ma la palla non ne vuole sapere di entrare nella porta avversaria. Al 15' e al 19' è l'Atletico Campobello a farsi pericoloso, ottime le parate da parte di Daino. Al 20' ancora il Canicattì va in rete. L'Atletico non si scompone per niente, anzi a 5' minuti dalla fine per l'Atletico si presenta l'occasione che probabilmente ha inciso sul risultato finale. Due tiri liberi consecutivi che Falsone in entrambi i casi fallisce. Chiusa la prima frazione sotto di tre reti, La ripresa sembra partire con i migliori auspici: ancora Falsone al 2' centra la traversa con una gran botta da fuori area. I ragazzi di Mister Uzzo sembrano stregati, non tanto dal gioco e dalla tifoseria dell'avversario, ma da una giornata nera che non gli permette di dare il meglio di se. Ma l'Atletico non si arrende anzi al 15' con Brunetto accorcia le distanze. La partita si fa avvincente, i falli e i cartellini cominciano ad essere frequenti. Il direttore di gara sembra disorientato a tal punto da non capirci più niente facendosi sfuggire dalle mani una partita che fino a quell'episodio era stata arbitrata egregiamente. A farne le spese è Ilardo, che subisce la doppia ammonizione e viene cacciato anticipatamente sotto la doccia. Passano pochi minuti ed il capitano Termini viene anch'esso inspiegabilmente allontanato fuori. Il Canicattì 5 si difende bene e approfittando del momento critico va ancora in rete e chiude l'incontro con il risultato di 4-1. Una sconfitta che lascia la squadra disorientata, con l'amaro in bocca. Mister Uzzo in settimana dovrà recuperare il morale dei ragazzi e ricompattare il gruppo per affrontare al meglio la prossima gara casalinga contro l'Argyrium. Mister Uzzo: "Oggi non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Hanno fatto una bella partita, a tratti con belle trame di gioco e movimenti collettivi. Nonostante i risultati voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Stiamo crescendo tatticamente, ma ancora ci manca quella cattiveria e quella fame di risultati. IL DOPO GARA Sembrava una bella giornata di sport, una splendida cornice di pubblico, (escludendo quel piccolo gruppetto di "Maleducati"), sportività e correttezza da parte dei protagonisti in campo, nonostante la partita sia stata maschia e combattuta. Sembrava... perché a fine gara nel tunnel antistante gli spogliatoi sono volati calci e parole grosse contro alcuni dirigenti dell'Atletico Campobello C5. Dall'alto della loro superiorità un dirigente canicattinese che si definisce "signore", non solo colpisce senza nessun valido motivo, un dirigente campobellese, ma anche nella fasi molto animante ci fa notare più volte "che a casa loro non ci possiamo permettere certi atteggiamenti che ancora non riusciamo a capire quali siano", ci lanciano insulti di tutti i tipi che proferiti da loro che sono "signori" dovrebbe essere un offesa, almeno nel modo e con la foga con cui viene più volte ripetuto, anche da parte di qualche giocatore. Se l'uso di alcuni termini era per sottolineare la mancanza di civiltà, ci sia consentito di precisare che non possiamo accettare lezioni di civiltà da chi definendosi "signore" permette a gente dagli spalti attigui al campo con indosso indumenti della società ospitante di avere certi atteggiamenti e che per tutta la gara ha preso mira i giocatori usando parole pensati rivolte anche a familiari. Se a tutto questo aggiungiamo l'ospitalità riservata ad un componente della FIGC, ci sia permesso di far notare che se questo vuol dire essere "signori" e se "a casa loro non ci possiamo permettere" siamo ben felici di non essere "signori" e soprattutto di non permetterci certi atteggiamenti perché se il pubblico non si può controllare, il resto forse si. Ufficio Stampa Atletico Campobello C5
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