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SERIE C2 GIRONE B: IL DERBY VA ALL'ATLETICO CANICATTI 5, MA “SIGNORI” SI NASCE.

Post n°100 pubblicato il 10 Novembre 2013 da atlcampobelloc5
 

L'ottava giornata di campionato proponeva il derby agrigentino tra l'Atletico Canicattì 5 e l'Atletico Campobello C5. Un evento molto sentito, svoltosi tra le mura della palestra comunale  "M. Mura" di Canicattì, che sembrava fosse in fase di ebollizione. Tra gli spalti si contavano quasi 100 persone, che hanno incitando la propria squadra per tutta la durata del match a suon di tamburi e trombe, ma che anche poco sportivamente hanno inveito per tutta la partita la compagine campobellese. Un clima senz'altro poco favorevole, questo, per i ragazzi di Mister Uzzo, che hanno accusato il colpo specialmente nelle prime battute del match.

LA PARTITA Non buono il primo tempo caratterizzato da poca dinamicità e scarsa cattiveria, per l'Atletico Campobello, ma che nonostante tutto ha messo più volte in difficoltà i padroni di casa, creando diverse occasioni da rete, non andate a buon fine. A un minuto dall'inizio con Moncado il Canicattì si porta in vantaggio. L'Atletico reagisce subito e inizia a pressare l'avversario ma tutto ciò non porta i frutti sperati. Al 10' il Canicattì va ancora in rete colpendo di rimessa e che trova la formazione campobellese ancora una volta scoperta. Ma l'Atletico ha il giusto spirito per potere cambiare le sorti della partira, ma la palla non ne vuole sapere di entrare nella porta avversaria. Al 15' e al 19' è l'Atletico Campobello a farsi pericoloso, ottime le parate da parte di Daino. Al 20' ancora il Canicattì va in rete. L'Atletico non si scompone per niente, anzi a 5' minuti dalla fine per l'Atletico si presenta l'occasione che probabilmente ha inciso sul risultato finale. Due tiri liberi consecutivi che Falsone in entrambi i casi fallisce. Chiusa la prima frazione sotto di tre reti, La ripresa sembra partire con i migliori auspici: ancora Falsone al 2' centra la traversa con una gran botta da fuori area. I ragazzi di Mister Uzzo sembrano stregati, non tanto dal gioco e dalla tifoseria dell'avversario, ma da una giornata nera che non gli permette di dare il meglio di se. Ma l'Atletico non si arrende anzi al 15' con Brunetto accorcia le distanze. La partita si fa avvincente, i falli e i cartellini cominciano ad essere frequenti. Il direttore di gara sembra disorientato a tal punto da non capirci più niente facendosi sfuggire dalle mani una partita che fino a quell'episodio era stata arbitrata egregiamente. A farne le spese è Ilardo, che subisce la doppia ammonizione e viene cacciato anticipatamente sotto la doccia. Passano pochi minuti ed il capitano Termini viene anch'esso inspiegabilmente allontanato fuori. Il Canicattì 5 si difende bene e approfittando del momento critico va ancora in rete e chiude l'incontro con il risultato di 4-1. Una sconfitta che lascia la squadra disorientata, con l'amaro in bocca. Mister Uzzo in settimana dovrà recuperare il morale dei ragazzi e ricompattare il gruppo per affrontare al meglio la prossima gara casalinga contro l'Argyrium. Mister Uzzo: "Oggi non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Hanno fatto una bella partita, a tratti con belle trame di gioco e movimenti collettivi. Nonostante i risultati voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Stiamo crescendo tatticamente, ma ancora ci manca quella cattiveria e quella fame di risultati.

IL DOPO GARA Sembrava una bella giornata di sport, una splendida cornice di pubblico, (escludendo quel piccolo gruppetto di "Maleducati"), sportività e correttezza da parte dei protagonisti in campo, nonostante la partita sia stata maschia e combattuta. Sembrava... perché a fine gara nel tunnel antistante gli spogliatoi sono volati calci e parole grosse contro alcuni dirigenti dell'Atletico Campobello C5. Dall'alto della loro superiorità un dirigente canicattinese che si definisce "signore", non solo colpisce senza nessun valido motivo, un dirigente campobellese, ma anche nella fasi molto animante ci fa notare più volte "che a casa loro non ci possiamo permettere certi atteggiamenti che ancora non riusciamo a capire quali siano", ci lanciano insulti di tutti i tipi che proferiti da loro che sono "signori" dovrebbe essere un offesa, almeno nel modo e con la foga con cui viene più volte ripetuto, anche da parte di qualche giocatore. Se l'uso di alcuni termini era per sottolineare la mancanza di civiltà, ci sia consentito di precisare che non possiamo accettare lezioni di civiltà da chi definendosi "signore" permette a gente dagli spalti attigui al campo con indosso indumenti della società ospitante di avere certi atteggiamenti e che per tutta la gara ha preso mira i giocatori usando parole pensati rivolte anche a familiari. Se a tutto questo aggiungiamo l'ospitalità riservata ad un componente della FIGC, ci sia permesso di far notare che se questo vuol dire essere "signori" e se "a casa loro non ci possiamo permettere" siamo ben felici di non essere "signori" e soprattutto di non permetterci certi atteggiamenti perché se il pubblico non si può controllare, il resto forse si.

Ufficio Stampa Atletico Campobello C5

 

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