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Windows XP Mode

Post n°45 pubblicato il 16 Novembre 2011 da agrigentinadgl0

Windows XP Mode

Windows XP Mode è una funzionalità disponibile solo per le versioni Professional, Enterprise e Ultimate di Windows 7 (anche se, tramite alcuni esperti interventi manuali è possibile averla anche su Windows 7 Home Premium)[34] che attraverso Microsoft Virtual PC mette a disposizione una versione di Windows XP aggiornato al Service Pack 3, così da fornire, secondo le intenzioni della Microsoft, una soluzione ad ogni genere di incompatibilità che qualunque applicazione sviluppata per Windows XP potrebbe avere col nuovo Windows. È possibile utilizzare l'intera macchina virtuale, oppure utilizzare le finestre di singole applicazioni installate su Windows XP direttamente su Windows 7 (tali applicazioni hanno accesso alle risorse disponibili alla macchina virtuale).

Tale funzionalità però non è nativamente inclusa nel sistema operativo: giunta allo stadio definitivo di RTM il 3 ottobre 2009,[35] consiste in due file gratuiti (Windows Virtual PC e Windows XP Mode, appunto) messi a disposizione per il download ai possessori di una regolare licenza d'uso di una delle tre edizioni in questione.

Fino a metà marzo 2010 il suo funzionamento necessitava di un processore di almeno 2 GHz che includesse il supporto alla virtualizzazione x86 (AMD-V oppure Intel VT), opportunamente attivato nelBIOS, e almeno 2 GB di ram, dopo di che la Microsoft ha messo a disposizione un aggiornamento che svincola l'XP mode dalla virtualizzazione hardware, avvertendo però che l'uso di processori sprovvisti di tale tecnologia ne può penalizzare fortemente le performance.[36]

È possibile utilizzare il Windows XP Mode anche per installare dispositivi USB non supportati nativamente da Windows 7[37] sfruttando le funzionalità di redirezione dei dispositivi USB dall'host fisico alla macchina virtuale.

Altri strumenti che possono essere utilizzati per ridurre o risolvere completamente eventuali problemi di compatibilità delle applicazioni con Windows 7 sono il Tab Compatibilità di ogni collegamento di una applicazione, l' Application Compatibility Toolkit e Microsoft Enterprise Desktop Virtualization - MED-V.

Sviluppo

Originariamente una versione di Windows con nome in codice Blackcomb era stata pensata come successore (non immediato) di Windows XP e Windows Server 2003Blackcomb non indicava una specifica release del sistema operativo, ma rappresentava una vision relativa all'evoluzione futura dei sistemi operativi. Alcune delle aree di studio riguardavano novità nell'interfaccia grafica, le funzionalità di ricerca dei dati e un innovativo file system chiamato WinFS. Al di là della vision futura, nella metà del 2003 Microsoft stava lavorando a Longhorn, il successore di Windows XP, in cui si stavano implementando alcune delle caratteristiche originariamente pensate per Blackcomb. Dopo che tre grandi virus avevano sfruttato falle dei sistemi operativi nel 2003 Microsoft ha cambiato le sue priorità di sviluppo, e ha concentrato la maggior parte delle attività degli sviluppatori in percorsi di formazione sulla sicurezza del software e nelle attività di testing e validazione del codice dei prodotti. Lo sviluppo di Longhorn riprese nel settembre 2004 e il rilascio avvenne a gennaio 2007 con il nome definitivo Windows Vista.

Dopo il rilascio di Windows Vista riprese il lavoro per lo sviluppo della versione successiva del sistema operativo, che per un breve periodo utilizzò il nome in codice Vienna, trasformato poi in Sette. Nel 2008 fu annunciato che Windows 7 sarebbe diventato il nome ufficiale del sistema operativo.[39]

Bill Gates, in un'intervista con Newsweek, lasciò intendere che la questa versione di Windows sarebbe stata più “user-centric”, cioè più incentrata sull'utente e più accurata nel soddisfare i reali bisogni di chi utilizza Windows. Inoltre disse che Windows 7 avrebbe avuto dei miglioramenti prestazionali,[40] di resa più efficiente, spiegando in seguito sul blog di sviluppo di Windows 7, di come l'azienda stesse usando una varietà di strumenti per misurare le prestazioni di varie aree del sistema operativo su base continuativa, per aiutare a trovare parti poco efficienti del codice e quindi di prevenire abbassamenti delle performance.[41]

Il vice-presidente della divisione Windows, Bill Veghte dichiarò che le novità introdotte in Windows 7 non avrebbero creato problemi di compatibilità con gli applicativi e i dispositivi funzionanti conWindows Vista.[42] Steve Ballmer, attuale CEO di Microsoft, parlando di Windows 7 il 16 ottobre 2008, confermò la compatibilità del sistema con tutti gli applicativi già compatibili con il suo predecessore. Il 27 dicembre 2008 la versione Beta di Windows 7 uscì in rete.[43] Secondo un test effettuato da ZDNet,[44] in ambito della velocità Windows 7 Beta ha battuto sia Windows XP che Vista in varie aree chiave del sistema, includendo il tempo di avvio e spegnimento, lavorando con file e aprendo documenti. Il 7 gennaio 2009, la versione a 64-bit di Windows 7 Beta (build 7000) uscì in rete.[45]

La beta ufficiale, annunciata al CES 2009, fu stata resa disponibile per gli abbonati a MSDN e TechNet il 7 gennaio 2009,[46] e fu disponibile per il download pubblico su Microsoft TechNet il 9 gennaio 2009 prima di essere ritirata e sostituita con un messaggio che invitava a tornare qualche giorno più tardi. I server furono in difficoltà a causa dell'elevato numero di utenti che tentarono di scaricare la Beta. Microsoft aggiunse altri server per far fronte all’enorme volume di richiesta.[47] A causa della forte domanda, Microsoft decise di rimuovere il limite iniziale di 2,5 milioni di download per rendere disponibile la beta fino al 24 gennaio 2009.[48] È stata poi rivista al 10 febbraio 2009, data da cui non è più disponibile al pubblico, e i download in pausa continuarono a funzionare fino al 12 febbraio.[49]In luglio è stata rilasciata la versione finale (RTM, Release To Manufacturer) di Windows 7 a 32 e a 64 Bit (x86 e x64). Il numero di Build è 7600.16385, ed è questa la build che è poi stata messa in commercio nel mondo.

Kernel

Windows 7 si basa dal punto di vista tecnico su Windows Vista SP1, senza stravolgerne l'architettura. Per questo la maggior parte dei driver costruiti per Windows Vista continua a funzionare su Windows 7. A partire da questa base sono stati introdotti una serie di novità e di miglioramenti, sia dal punto di vista del Kernel del sistema operativo, che dal punto di vista delle funzionalità e dell'interfaccia utente.

Ad esempio, il Kernel di Windows 7 è stato modificato per sfruttare al meglio i moderni sistemi multicore, per rendere più efficiente lo scheduling dei processi, per ottimizzare l'efficienza energetica.[50]

Ecco in proposito quanto affermato da Steven Sinofsky:[51]

 «  Il punto focale è che il kernel di Windows Server 2008 è un'evoluzione di quello di Windows Vista e, successivamente, Windows 7 sarà basato su un'ulteriore evoluzione di tale kernel. »
 
Steven Sinofsky, vice presidente senior del Microsoft Windows e Windows Live Engineering Group)

Windows XP ha come numero di versione del kernel 5.1, e Windows Vista 6.0. Per il kernel di Windows 7 è stata usata la numerazione 6.1 perché l'utilizzo del numero 6.1 rispetto a 7.0 consente di ridurre potenziali problemi di compatibilità con quelle applicazioni pensate per Windows XP che utilizzano algoritmi non corretti nella valutazione del numero di versione del sistema operativo

MinWin

Parlando del Kernel di Windows spesso si fa riferimento in modo errato a MinWin.

Come spiegato da Mark Russinovich, MinWin non rappresenta una futura edizione o una riscrittura di Windows, ma è il risultato di una serie di attività che gli sviluppatori stanno portando avanti nel kernel di Windows per strutturare in modo più efficiente il livello base del kernel e le relative API.[53]

All'interno di questo livello (che occupa circa 25-40MB di spazio disco) sono presenti i componenti come gli eseguibili del kernel, il gestore della memoria, lo stack TCP/IP, i driver per l'accesso al file system, e alcuni servizi e device driver di base. Questa parte del kernel non ha dipendenze su altri livelli ed è pensata per non effettuare chiamate verso i livelli sovrastanti. Per questo può essere ad esempio testata in modo indipendente dal resto del sistema.

MinWin quindi è già presente in Windows 7 e Windows Server 2008 R2, e lo era anche se in modo più embrionale, in Windows Vista e in Windows Server 2008.


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