Post n°88 pubblicato il 27 Giugno 2011 da nebbiolo1974
Enoteca SORSI E MORSI presenta GOCCIO - Bianchello del Metauro Anno 2010. Firmato: Fratelli Divini. A partire dalle ore 19:00 di Mercoledì 13 Luglio 2011 sarà possibile godere di un ricco happy hour a base di Goccio a prezzo promozionale. Musica, ottime libagioni grazie all'abilità degli amici gestori Giunluca e Marco e ovviamente Goccio a volontà!! I Fratelli Divini vi aspettiamo in via Washington 92 - Milano. |
Post n°87 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nebbiolo1974
Enoteca ROSSODISERA presenta il nuovo prodotto nato dalla passione dei Fratelli Divini: GOCCIO. A partire dalle ore 18:30 di Sabato 25 Ottobre 2010 sarà possibile godere di una ricca degustazione gratuita presso: Un'anteprima da non lasciarsi sfuggire, i Fratelli Divini vi aspettano!
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Post n°86 pubblicato il 31 Marzo 2010 da nebbiolo1974
L’altro giorno sono passato dal mio enotecaro per un saluto rapido rapido; una toccata e fuga: “butto la testa dentro, saluto e corro a casa”, mi sono detto. Bé, sono rimasto in negozio quasi due ore; ovviamente non solo chiacchierando… Tra i vari vini in degustazione, mi sono concentrato su uno in particolare che mi aveva incuriosito solo per il nome della cantina “Tenute Loacker”. Ho cercato il nanetto sulla boccia, ma non ce n’è traccia. Chardonnay quasi in purezza che dopo la pressatura fermenta in botti grandi e in botti piccole ad una temperatura controllata; si affina poi in legno (anche qui, grande e piccolo). Nel bicchiere veste un giallo paglierino bello vivo; i profumi sono quelli abbastanza tipici dello chardonnay passato in legno, con frutti quali l’ananasso e il sentore vanigliato (insomma, profumazioni che gli esperti definiscono esotiche). Buona armonia al palato, secco, un po’ pesante al mio gusto: giusto un paio di bicchieri per l’aperitivo con salatini e piccola pasticceria, sempre salata; a tavola io lo lascerei da parte, ma se avete voglia di spendere quindici eurini (mi pare che il prezzo fosse più o meno questo), c’è sicuramente chi apprezza. L.V.M. |
Post n°85 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da nebbiolo1974
Non poteva mancare, durante le feste che si susseguono a fine anno, uno (o più, se possibile) spumante. La Franciacorta è una buona riserva dove cacciare dei metodo classico italiani d’interesse e, generalmente, con un buon rapporto tra il prodotto imbottigliato e quanto tocca estrarre dal portafogli per poterselo portare a casa. Quest’anno (meglio, nell’anno testé passato), uno di quelli che ha attirato la mia attenzione è stato questo Satèn. È una tipologia che solitamente non scelgo, ma se te lo offrono… perché rinunciare ad una possibilità di apprendimento? È quasi un blanc de blanc, se escludiamo la piccola aggiunta di pinot bianco (che comunque non supera il 10%). Nella flûte fa immediatamente bella mostra di sé con un colore giallo dorato, che osservato con un poco di attenzione (non tanta, ma almeno va guardato per un paio di secondi prima di essere bevuto: va da sé che in caso di brindisi di mezzanotte, non val la pena soffermarsi a valutare un vino); con un po’ di attenzione –scrivevo- rivela dei riflessi verdi, la cui brillantezza è garantita da un flusso continuo e sottile di bollicine. I profumi non sono estremamente distinti: ma frutta gialla matura la si riconosce e una nota di aroma tipo pasticceria secca (ma, si sa, tra pandori panettoni paste di mandorle la nota dolce è facile che balzi furba al palato –in realtà al momento dei dolci più che berlo, ho ammazzato la bottiglia superstite sul tavolo). In bocca non delude la freschezza ed ha anche un buon corpo. Mi è sembrato adatto per l’aperitivo con salumi e formaggi tipo castelmagno; ma anche con un buon risotto; per il cotechino, preferisco qualcosa di più strutturato; altrimenti, un classico pesce (salmone al forno).
L.V.M. |
Sono passate le feste natalizie, è arrivato l’anno nuovo e gli ultimi mesi del vecchio sono stati forieri di novità. Certo si sono diradati gli incontri degustativi (sostanzialmente azzerati; anche se l’educazione al vino è proseguita in forma solitaria), ma speriamo di riprendere a partire dal mese prossimo (e chi ha orecchi, intenda bene…[comunicazione di servizio]).
Ma in questi mesi, ad onor del vero, i Fratelli non sono stati con le mani in mano. Anzi, ci siamo avventurati per un sentiero complesso e difficoltoso: una nuova esperienza, di cui, prima o poi, renderemo conto sulle virtuali pagine di questo diario che si è quietato insieme alle cene e ai pranzi “fraterni”; non che –si deve essere onesti- prima fosse un torrente di parole e un profluvio di interventi, ma era pur sempre un poco più frequentato.
I nostri ventiquattro (neanche venticinque, ovviamente) lettori saranno ora tendenti allo zero, dimentichi (piucchegiustificati, s’intende) dei Fratelli Divini.
Nei prossimi giorni, comunque, a beneficio nostro, se non d’altri, pubblicheremo quei piccoli appunti che, nelle nostre bevute festive o assaggi personali, siamo andati vergando.
L.V.M. |
Inviato da: nebbiolo1974
il 27/01/2010 alle 09:07
Inviato da: frad1974
il 24/01/2010 alle 16:19
Inviato da: nebbiolo1974
il 10/08/2009 alle 10:51
Inviato da: nebbiolo1974
il 06/08/2009 alle 19:00
Inviato da: nebbiolo1974
il 23/04/2009 alle 14:11