CHATTAROPOLI

IL PERICOLO SI NASCONDE IN RETE


ECCOVI UN'ALTRA DELLE NOTIZIE DAL MONDO DEGLI INCONTRI LEGATI ALLA CHAT... SIETE GENITORI? TUTELATE I VOSTRI MINORI, SIETE DONNE? NON RECATEVI A NESSUN INCONTRO AL BUIO IN ORE NOTTURNE E IN POSTI ISOLATI, E SOPRATTUTTO SENZA AVER COMUNICATO LE COORDINATE AD UNA PERSONA DELLA QUALE VI FIDATE.AREZZO. Bravo nei giochi virtuali, bravo nel computer, bravo nel fingersi in chat sia uomo che donna. Il tutto per adescare ragazze, magari minorenni. È finito così in manette un pescarese di 24 anni, incensurato, esperto in informatica. Utilizzando un gioco di ruolo via internet, il ragazzo è arrivato a conquistare la fiducia di una tredicenne aretina, a fissare un incontro e, quindi, a mnolestarla e tentare la violenza sessuale. A scoprirlo sono stato gli uomini della squadra mobile di Arezzo a cui si son rivolti i genitori della ragazzina, che sta finendo i questi giorni la terza media. Lei appassionata di giochi di ruolo incontra tanti altri giocatori come lei. E fra questi un ragazzo di Pescara, che con il suo 'avatar', compiendo manovre che dimostrano grandi capacità nel gioco, ma anche nella psicologia degli altri partecipanti, fa in modo che l'aretina conquisti punti e crediti nella classifica virtuale e fiducia in lui.Prima ha tentato via chat un approccio, senza riuscirci. Allora, creandosi un'altra identità, quella di una donna, entra con questo secondo pseudonimo in contato con la ragazza. E comincia piano piano a "incensare" lui, il ragazzo bravo a giocare, "bello, intelligente, piacevolissimo". Così fa ingelosire la ragazza che alla fine cede e accetta un incontro.
A quel punto il pescarese va all'attacco. Riesce a mettere in atto azioni di libidine, ma non arriva alla violenza. La piccola torna a casa sconvolta. Non parla con i suoi, ma la madre si accorge che qualcosa non va. Insiste e alla fine la ragazzina racconta tutto. Immediata la denuncia alla squadra mobile e le indagini. È stato il pm aretino Alessandra Falcone a richiederee ottenere gli arresti domiciliari per il giovane abruzzese.Adesso si cerca di capire se oltre alla tredicenne ci siano state altre vittime del raggiro e della sua capacità di attrazione via internet. Controllando il suo pc sono saltati fuori centinaia di contatti simili a quelli avuti con la ragazza di Arezzo. E quasi sempre con le due diverse identità. CHIEDIAMO A LIBERO LA REGISTRAZIONE CON IL DOCUMENTO DI IDENTITA', QUESTA è UNA DELLE PROPOSTE DI LEGGE CHE MIRANO ALLA VOSTRA E NOSTRA TUTELA.