CHATTAROPOLI

E’ davvero possibile la navigazione sicura su internet per i minori?


 da alcuni mesi che ci sto dando sotto a lavorare per il mio sito sulla navigazione sicura in Internet per i minori. Se lo faccio evidentemente in qualche modo ci credo. Però… Però…Più vado avanti a provare filtri e browser per ragazzi in tutte le lingue, più mi rendo conto che Internet è un colabrodo, uno scolapasta, un acquedotto pugliese. Non c’è via d’uscita per bloccare tutte le vie d’uscita.I filtri da una parte non filtrano tutto, dall’altra filtrano ciò che non dovrebbero filtrare. Ovvio che i ragazzi poi protestino che in questo modo non possono usare Internet. Hanno ragione. Tanto poi i contenuti sconci circolano lo stesso tra i cellulari, se non addirittura su CD.E poi, un po’ alla volta mi sto convincendo che in fondo la pornografia classica, tradizionale, è forse il male minore. Mi convinco che tante piccole porcherie fatte in casa, pubblicate su YouTube, ma anche sulle pagine (web) dei maggiori quotidiani, e che superano tranquillamente la maggior parte dei filtri, alla fine abbiano un impatto molto maggiore di un sano filmino pornografico.Perché il filmino lascia pensare a qualcosa di artificiale, distante, fittizio, non reale. La casalinga o sua figlia che fanno lo strip in cucina, con il frigo sullo sfondo, suggeriscono qualcosa che ormai fa parte della normalità, quindi si può fare.Nulla di strano che le ragazzine poi vendano le proprie foto fatte in casa con le tette da fuori ai propri compagni di classe. E nulla di strano che riescano a venderle solo per pocho euro. Ormai è materiale inflazionato.