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Cosimo e Viola
Post n°29 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da quisquiglieA
Era lì sul prato, bella come non mai, e la bellezza che induriva appena i suoi lineamenti e l’altero portamento della persona sarebbe bastato un niente a scioglierli, e riaverla tra le braccia… Poteva dire qualcosa, Cosimo, una qualsiasi cosa per venirle incontro, poteva dirle: – Dimmi cosa vuoi che faccia, sono pronto…– e sarebbe stata di nuovo la felicità per lui, la felicità insieme senza ombre. Invece disse: – Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze. Viola ebbe un moto di contrarietà che era anche un moto di stanchezza. Eppure ancora avrebbe potuto capirlo, come difatti lo capiva, anzi aveva sulle labbra le parole da dire: “Tu sei come io ti voglio” e salire subito da lui… Si morse un labbro. Disse: – Sii te stesso da solo, allora. ecco quello che voleva dire Cosimo. Invece disse: – Se preferisci quei due vermi… “A me importi solo tu, è solo per te che faccio tutto quel che faccio!” ( da Il Barone Rampante - Italo Calvino )
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