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Creato da cico1936 il 19/12/2009
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Il Dio della storia
Se dovessimo indicare la peculiarità del Dio della fede ebraica e cristiana, quindi del Dio della Bibbia, rispetto a tutti gli altri dei che pullulavano nelle varie civiltà del Medio Oriente antico, dovremmo affermare che: il Dio d'Israele è il Dio della storia.
Per renderci conto fino in fondo di questa affermazione, diamo un rapido sguardo ai sistemi religiosi dei popoli con cui gli Ebrei vennero a contatto durante l'arco della loro storia. Innanzitutto i popoli della civiltà mesopotamica, quali i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri. Costoro avevano immaginato un pantheon, una pluralità di dei, che era strettamente collegato al funzionamento della natura e della cultura, come se ognuno dei fenomeni dell'una e dell'altra, non potessero essere spiegati senza una causa sovrannaturale.
C'era una divinità dietro ogni aspetto della natura: c'era un dio dietro la massa d'acqua dolce, un altro dietro la luna; così dietro il sole, dietro le piogge e i temporali, dietro la trasformazione dell'orzo in birra, e così via per i circa duemila dei che popolavano l'olimpo di queste civiltà, sia pure con nomi e aspetti diversi
Anche presso gli Egiziani, quando riuscirono a formare un grande impero lungo le rive del Nilo, vennero sostituiti gli dei locali dei villaggi con le divinità cosmiche: Alla terra, al cielo, al sole erano associate delle divinità, con vari mutamenti e vari aspetti che cambiarono lungo tutta la storia dell'Egitto.
Non così per Israele che non ha mai identificato il suo Dio con le forze naturali, infatti né il sole, né la terra, né la misteriosa forza che dà la fecondità alle piante e agli animali possono essere figura ed immagine del Dio della Bibbia. Egli ne è al di là e al di sopra, perché è il Dio libero. Questa originalissima concezione di Dio sta alla base di tutta l'esperienza religiosa di Israele. Quindi il Dio di Israele è un Dio spirituale, unico, personale che sta al di sopra e al di fuori della natura
Se ben guardiamo, constatiamo che oggi le idolatrie sono del tutto scomparse. Nella cultura attuale predomina o il Dio di Israele (ebrei, cristiani, mussulmani) o l'ateismo (un fenomeno, se confrontato con la gran massa dei credenti, del tutto marginale: sono pochi gli atei convinti), anche se esistono ancora alcune frange di animismo, a volte isolate, a volte mescolate con i vari monoteismi. Poi ci sono, non dimentichiamolo, le religioni orientali (Cina, India, Giappone9 ma in realtà esse sono più che religioni, delle filosofia ei vita.
Di fronte all'affermarsi nella storia del Dio di Israele come non porsi l'interrogativo: è questo Dio che dirige la storia?
La mia riflessione non si ferma. La storia del nostro pianeta con il progressivo miglioramento globale di tutta l'umanità econ la progressiva umanizzazione (cioè la progressiva presa di possesso) della terra è sotto gli occhi di tutti. Certo non tutto è perfetto e non tutto è completato. A volte si ha l'impressione di cedimenti e di regressioni, ma il saldo globale dall'età della pietra ad oggi è evidente.
C'è da chiedersi piuttosto perché il processo di avanzamento comporti tanti dolori, tante lacrime, tante vittime. È questo il vero mistero....
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L'incarnazione.
A mio avviso sono tre le ragioni dell'incarnazione: predicazione, morte e resurrezione
- completare la rivelazione che parte da Abramo e darle un suggello definitivo: predicazione
- condividere con l'umanità la sofferenza : morte in croce
- dare all'umanità una speranza: resurrezione
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La missione affidata ai discepoli
Matteo 28:16-20
16 Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. 17 E, vedutolo, l'adorarono; alcuni però dubitarono. 18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente».
Luca 24:46-49
46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, 47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Voi siete testimoni di queste cose. 49 Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall'alto».
Marco 16:15
E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.
I Vangeli gnostici invece affermano che Gesù dopo la resurrezione fece delle rivelazioni particolari ad alcuni discepoli e tali rivelazioni dovevano essere segrete e rivolte solo ad alcuni e non a tutti, Tutto questo mi pare in contraddizione con i vangeli canonici
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Avendo io raccontato, per squalificare l'attendibilità dei vangeli apocrifi, che un lebbroso era stato guarito usando l'acquadel bagnetto di Gesù Bambuno, un ragazzino inpertitnente mi ha contrapposto la guarigine del labbroso da parte di Gesù, dopo l'immersione nella piscina di Siloe,come se fosse la stessa cosa e ungualmente risibile.Occorre però sapere che cosa era per gli >Ebrei del tempodi Gesù la piscina di Siloe.
La piscina di Siloe
La piscina di Siloe (o Siloam) è un sito localizzato nella parte inferiore del fianco meridionale del monte Ophel, l'antico sito di Gerusalemme, che ora si trova a sud est e fuori dalle mura cittadine della Città vecchia. La piscina era alimentata delle acque della sorgente di Gihon, che venivano fatte affluire tramite due acquedotti: La piscina è menzionata diverse volte nella Bibbia. ( Isaia, 8:6) menziona le acque della piscina, mentre (Isaia, 22:9) fa riferimento alla costruzione del tunnel di Ezechia.
Per il Cristianesimo, il riferimento più importante alla piscina si trova nel Vangelo di Giovanni che narra la storia di Gesù che cura vicino ad essa un uomo cieco dalla nascita (Giovanni, 9). Secondo lo studioso Ronny Reich dell'Università di Haifa, la presenza di Gesù nei pressi della piscina potrebbe essere stata dettata semplicemente dalla necessità di lavarsi prima di entrare nel Tempio di Gerusalemme; una legge religiosa del tempo che gli Ebrei seguivano durante il loro annuale pellegrinaggio a Gerusalemme.
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PERCHÉ USCIRE DALL'EURO È UN DANNO PER LE FAMIGLIE
Risparmi svalutati, case deprezzate e spesa al supermercato alle stelle. Sarebbe il prezzo da pagare per uscire dall'euro. Con una inflazione a doppia cifra e pochissimi vantaggi sulle esportazioni delle aziende.
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Inviato da: IOSONOLAVITA1
il 29/07/2014 alle 12:50
Inviato da: cico1936
il 01/06/2014 alle 18:46
Inviato da: IOSONOLAVITA1
il 20/04/2014 alle 19:48
Inviato da: IOSONOLAVITA1
il 17/04/2014 alle 18:24
Inviato da: IOSONOLAVITA1
il 11/04/2014 alle 22:38