Creato da lordemon il 28/10/2013

Poesie dannate

poeti dannati

 

 

DUCATI SI TORNA GRANDI

Post n°79 pubblicato il 14 Agosto 2016 da lordemon

Questo 14 Agosto 2016 rimarrà un giorno davvero speciale nella storia della nostra amata Ducati. Due Desmosedici GP si classificano al primo e al secondo posto nel GP d'Austria, gara vinta con autorità e senza lasciare spazio agli avversari, ponendo fine in modo magistrale ad un'assenza dal gradino più alto del podio che durava dal 2010.

Molte cose sono successe da quel lontano 2010 ma il risultato di oggi conferma che siamo di nuovo in lizza per competere con i migliori in ogni gara.
Se le Rosse di Borgo Panigale sono tornate così forti ci sono molte persone che vanno ringraziate: in primis voi tutti Ducatisti, che con il vostro supporto non ci fate mancare mai l'energia e la voglia di non mollare, i ragazzi di Borgo Panigale, i nostri dipendenti, ma certamente anche i nostri sponsor e partner e, importantissimo, il nostro azionista AUDI, grazie al quale l'impegno di Ducati in MotoGP non solo è stato confermato ma è stato rafforzato.

Iannone e Dovizioso oggi sono stati bravissimi, grazie anche a una Desmosedici davvero esaltata dalle caratteristiche del circuito. Testimonianza di un livello tecnico eccezionale, di cui come primo tifoso delle Rosse sono davvero orgoglioso.

Grazie davvero di cuore a tutti i nostri ragazzi che in questi anni non hanno mai smesso di crederci.

Claudio Domenicali

 
 
 

La bimba accarezzata dai guanti di papà

Post n°78 pubblicato il 28 Giugno 2016 da lordemon

Fonte:gofundme

La foto della bimba accarezzata dai guanti del papà morto, ha fatto il giro del web. E’ la storia della piccola Aubrey, nata appena trenta giorni dopo la morte del suo papà motociclista. La foto che sta spopolando sui social, è quella che ritrae una neonata di appena tre settimane di vita che ha gli occhi chiusi, un accenno di sorriso e dorme abbracciata dai guanti del suo papà, morto in seguito ad un incidente di moto. Il padre della bambina si chiamava Hector Daniel Perez Alvarez, aveva solo 25 anni e una passione irrefrenabile per la motocicletta. Indossava sempre indumenti protettivi quando era in sella alla sua moto perché voleva assicurarsi di essere sempre al sicuro.

Nonostante ciò, a questo giovane padre è stata negata la possibilità di conoscere sua figlia, a causa di un incidente di moto che gli ha tolto la vita. L’idea di effettuare lo scatto è venuta alla nonna della bambina, ovvero la madre di Hector, perché voleva avere un ricordo indelebile del figlio. E’ stata lei a chiamare la fotografa Kim Stone che ha realizzato l’immagine; nel giro di pochi giorni, lo scatto ha raggiunto più di 7 milioni di like, dopo essere stato pubblicata sul profilo Facebook della fotografa. La cosa che ha suscitato più tenerezza in questa storia, è il fatto che la bambina ride mentre dorme; si dice che quando i bambini sorridono durante il sonno è perché stanno parlando con un angelo.

 
 
 

METROPOLIS

Post n°77 pubblicato il 24 Maggio 2016 da lordemon

 
 
 

SOLO E UNICO

Post n°76 pubblicato il 01 Marzo 2016 da lordemon

 

Storia Cocorico.it

Essere Storia.

Lo scorrere del tempo è un fattore relativo. Molto relativo. 1989: volendosono tanti gli anni passati dalla nascita del Cocoricò. Così tanti che uno potrebbe anche perdersi nella tentazione di parlare di “club storico”, “luogo che ha fotografato il divertimento di generazioni”, cose così. Rassicuranti. Autorevoli. Ecco – il Cocoricò non è rassicurante. E la sua autorevolezza nasce ed esiste non certo grazie a qualche press release ben scritta o grazie a furbe reti di pubbliche relazioni, ma arriva dalle sensazioni e dalle intensità di ogni singola persona che possa averne varcato l'ingresso di qui ad oggi. Questa, ora ancora più di prima, è l'unica autorevolezza che interessa.
Non puoi barare, quando è così. E non vuoi barare. Anche perché, in fondo, non devi barare: chiunque almeno una volta si sia ritrovato ad aggirarsi per i corridoi tra una sala e l'altra, chiunque sia stato accolto dal calore del Titilla, chiunque si sia arreso alla grandiosità della Piramide difficilmente è tornato a casa pensando “Ok, ho passato una serata normale in un posto qualsiasi”. Non è una serata normale quando l'alba comincia a farsi strada tra le grandiose vetrate, illuminando migliaia di occhi, mani, facce, storie ancora sul dancefloor. Non è una serata normale quando esci, sfinito, e con le coordinate spazio-temporali dentro di te ancora sottosopra ti ritrovi a dominare con lo sguardo l'infinito del mare, dall'alto dei colli sopra Riccione, sfidando la forza della gravità che vorrebbe portarti a valle.
Puoi anche divertirti molto, a passare una “serata normale in un posto qualsiasi”, sia chiaro. Fallo. Fai bene. Ma quando entri al Cocoricò sai che ti prendi la responsabilità (e la gioia, e il brivido) di dover assaporare una notte di intensità rara. Sai che la Piramide è un'astronave che decolla, è una fabbrica magica di empatie. Sai che chi è passato in console lì o nelle altre sale ha fatto la storia e, soprattutto, è lì perché sta facendo il presente e sta immaginando il futuro (cosa ancora più vera con la stagione invernale 2011, dove viene spezzata la consuetudine dei tanti-dj-in-una-sera-per-sala e vengono invece assegnate le chiavi delle emozioni e dei bpm a un unico artista ospite: anche qui, anche per lui, responsabilità).Storia Cocorico.it

 

I superclub europei e mondiali, e il Cocoricò è uno di essi, basano il proprio carisma sulla capacità di saper giocare oltre le regole creandone di nuove – regole che però sono valide ed efficaci solo per se stessi. Non ci si pone in competizione. Non ce n'è bisogno. Lo fanno altri. Se copiano la voglia continua di sorprendere e spiazzare che ha sempre attraversato la storia del Cocoricò a partire dai primi anni '90, benissimo: la copiassero bene, azzardassero anche loro cose assurde come certi esperimenti sonori al Morphine, certe contaminazioni estreme col teatro d'avanguardia, certi inquietanti claim scritti sulle pareti a caratteri cubitali capaci di scavare nel subconscio. Se copiano la cura maniacale nell'offrire un'esperienza del suono davvero totale per qualità come quella in Piramide, ottimo: in Italia soprattutto ce n'è bisogno, con troppi posti che pensano prima di tutto a pagare pr, baristi, persone-immagine, stucchi e arazzi, e se l'impianto non è granché beh pazienza. Se copiano la capacità di creare un'immaginario (al punto che basta un simbolo, e tutti sanno, tutti capiscono), perfetto: siamo tutti contenti se in giro diventano di più i posti con una personalità forte, fortissima dove andare.
I Daft Punk cacciati dalla console. Aphex Twin ospite da mezzo sconosciuto. Memorabilia. Il Principe Maurice e il suo sguardo vitreo ma sorridente puntato al cuore. Ricci, R.I.P. sempre. Arto Lindsay in un set di chitarra noise. Carl Cox. Richie Hawtin. Loris Riccardi. La console nel bagno delle donne. Isabella Santacroce che dispensa magie allucinate. Ricardo Villalobos. Luciano. Skrillex. Cori di monaci tibetani. Le serate trionfali. Le serate meno riuscite. Le serate che non ricordi più nulla (e accidenti quanto sei contento di non ricordare più nulla). Le serate che ti sei perso. Le serate che ti sei trovato. Le serate che ti hanno cambiato la vita, anche se non ti interessava chi stava suonando. Le serate in cui invece sei venuto solo per sentire “quel” dj, e lui non ti ha tradito. Carl Craig, Laurent Garnier. Bloody Beetroots, Erol Alkan. Adam Beyer, Chris Liebing. La notte più scura, l'alba. Fotogrammi di memoria come schegge, ce ne sono a migliaia. Dal 1989. Volendo è storia, sì. Diversa da quella di club a Berlino, a Londra, a Ibiza, a New York. Diversa. Unica.

 
 
 

A Borgo Panigale debutta la Ducati GP 16

Post n°75 pubblicato il 24 Febbraio 2016 da lordemon

Livrea sostanzialmente confermata sulla Desmosedici Gp che la Ducati ha svelato stamani, con il supporto della diretta streaming, in vista del Mondiale 2016 di MotoGp: ci sono i colori bianco perla, rosso e nero carbonio, mentre le alette passano dal nero carbonio al bianco e rosso. 
In vista degli ultimi test che precedono la stagione, la Ducati ha un obiettivo chiaro per la stagione di MotoGp che sta per cominciare: tornare sul gradino più alto del podio. È infatti il traguardo che si sono posti, senza girarci troppo attorno, sia il dg Gigi Dall'Igna, sia i piloti del team ufficiale Andrea Dovizioso e Andrea Iannone.

La nuova Desmosedici Gp presenta alcune modifiche rispetto alla moto della passata stagione che riguardano soprattutto le modifiche regolamentari: il software unico e il nuovo fornitore di gomme. «Siamo consapevoli che è molto difficile - ha detto Dovizioso - perchè i nostri avversari sono molto forti, ma noi siamo qua per vincere ed essere protagonisti in tutte le gare». Ma i piloti sono ovviamente più concentrati sulle caratteristiche tecniche. «Dobbiamo ancora definire molte cose importanti - ha avvertito Andrea Iannone - Non vedo l'ora di andare in Qatar per gli ultimi test, che saranno quelli decisivi prima del Mondiale. Sono cresciuto in questa famiglia e sono contento di continuare qui. Siamo giovani, ma il tempo passa per tutti e quest'anno dobbiamo darci da fare per vincere». 

 
 
 

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Gemelli Debora e Alessio ^_^
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La sotoscritta ha due figli e per loro farei di tutto ^_^
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grazie di cuore , in pochi ne colgono il vero significato
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il 29/05/2019 alle 14:39
 
 

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