Creato da ciuccell il 24/11/2006

CIUCCELL

Sà e le sue mattane

 

 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 30 Novembre 2006 da ciuccell
 

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"Sapete perchè ho dei piedi così piccoli?.....
.....Bhe, niente cresce facilmente se sta sempre all'OMBRA! Aha haha ahahahha"


Così tiene allegra la brigata Dolly Parton!

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 30 Novembre 2006 da ciuccell
 

Anzitutto grazie a Luciana Littizzetto che ha visitato il mio blog anche senza lasciare un commento.
Se così non fosse non si spiegherebbe il monologo di stasera a "Che tempo che fa"...
Oppure chissà, sara' lo stesso segno zodiacale a dettarci i medesimi spunti.

Oltre a questa indiscrezione, ho una rilessione:
la mia teoria di stasera si basa sul fatto che il mondo è diviso in due, da una parte chi è nato per parlare e dall'altra chi è nato per ascoltare..

...Avrei anche altre teorie sullo spessore dei peli e sulle donne coi sederi piatti, ma le rimando a data da destinarsi.

Tra due persone ci sono sempre regole non scritte e la più comune è: sia ben chiaro chi parla e chi ascolta.
Chi ascolta ha anche la funzione di memoria.
Non è detto che chi ascolta possa anche dare consigli. La maggior parte delle volte NO!
Ascolta e basta, perchè allargarsi?!
Talvolta prova a interrompere; prende la rincorsa per infilare una frase sua fra quelle dell altro..ma non glieeeaaafaaa!!!
Si tiene a mente gli interventi per quando toccherà a lui, perchè infondo è uno speranzoso..
Ma ricordo ancora una volta che fine fa chi vive sperando!

Quello che parla parte per la tangente da quando suona la sveglia a quando gli sparano.
E' suo dovere parlare, raccontare, essere minuzioso e dilungarsi nei dettagli.
Esattamente non so se si domandi mai se all'interloqutore interessi un cecio di ciò che ha da raccontare..o forse si risponde mentendo...non lo immagino, perchè come avete indovinato io appartengo all'altra squadra.
Tant'è che scrivo in un blog perchè non riesco mai a interrompere.

Magari è anche solo una questione di educazione..perchè difficilmente io dico: non mi importa un fico secco.
Gli altri, quelli che parlano, invece, mi liquidano così!...Ebbene si: "non me ne importa un fico secco!"
...Mi interrompono, mi parlano sopra, si dimenticano che avevo proposta di raccontare un fatto..si dimenticano che avevo una bocca...
E quando per caso mi interpellano, poi, ci ripensano..

E io ascolto ascolto e quando cala il silenzio, elaboro..

Ed elaboro teorie come quella sullo spessore dei peli o sui sederi piatti di talune donne...

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 30 Novembre 2006 da ciuccell
 

immagineLa reclame!!!
Alla Clerici così piace annunciare la pubblicità...
Alla Clerici vorrei anche domandare: esplicami in cosa consiste la prova Actimel!
Io non bevo il suddetto yugurtino, perciò sarei una cavia perfetta per la sfida...
Tanto che ho da perdere? Soddisfatta o rimborsata!
Ma che ho da guadagnare?...
Cosa mi promette Antonellina l'ho ancora da capire!..
Promette che Actimel me le farà diventare come le sue? Promette che potrò rubare le posate alla Prova del cuoco?
Promette di farmi incontrare Nonna Pina?!

Sicchè cosa mi devo aspettare da Actimel?
Perchè se è insito nell'offerta che mi debbano spuntare le basette o i peli sul petto, o "bevi Actimel che ti vengono 3 alluci" io non sarà nè soddisfatta nè
rimborsata!

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 30 Novembre 2006 da ciuccell
 

Non voglio mettervi a disagio, ma si mormora che io faccia parte di una famiglia nobile del paese..una famiglia con addirittura il DE davanti...
Una famiglia DE PIOCC!
Tradotto per chi è poco avvezzo al dialetto, una famiglia di gente un cizzino avara..un pò tirchia, che spende mal volentieri..col braccino corto..che riusa la pell d'i puress, o qualche metafora del genere.
"E' una vergogna nonchè una cosa indegna; queste sono calunnie, non hanno uno straccio di prova, forse è un complotto...Cribbio!"...scusate, l ho imparata a forza di guardare "Porta a porta"...
Vi sfido a trovare una famiglia che non corrisponda alla descrizione in tutta la Brianza!
Ogni famiglia di brianzoli DOC che si rispetti deve essere pidocchia, se no dov'è il luogo comune?!
Così come i bergamasc i'in biutt e grass, e così come i piemonteeesi son falssi e coorteesii!

Manteniamo fede ai luoghi comuni, non creiamo scompiglio!
E chi è cresciuto come me al dolce cantilenare di "il miglior guadagno è il risparmio" capisce cosa intendo..

Poi so anche "la legura senza curr la sa ciapa a tutt'i ur" ma quella è un'altra storia..

Cmq, sebbene il paese mormori, e si sa: voce di popolo voce di Dio, io sbuffo in faccia a Dio e gli domando:
ma cosa risparmio a fare?..risparmio per guadagnare, e poi una volta che ho guadagnato che me ne faccio dei soldi se nn li posso spendere altrimenti nn risparmio ergo nn guadagno??
Magnanima che sono permetto di usare il 50 e 50 o l'aiuto del pubblico..

 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 30 Novembre 2006 da ciuccell
 

Bambini, sapete perchè a Milano, e nella sua diocesi, il carnevale dura fino al sabato, mentre nel resto del mondo finisce al martedì?
L'è una bella storia, settatevi giù che ve la conto:

sa diss che questa abitudine incominciò quant el Sant' Ambrousss a l'era il vescovo de Milan.
Sa diseva che siccome Gesù aveva fatto dumaa 40 dì nel deserto, la Quaresima doveva avere quasi la stessa durata... 6 settimane... da dumeniga a dumeniga. Il digiuno cominciava con la prima domenica di Quaresima, sicchè bisognava far festa fino al sabet prima, invece di fermarsi al martedì; i milanesi facevano solo una piccola pausa il mercoledì delle ceneri, per poi ricominciare al giuedì...
Poi però, benché l'abitudine fosse tollerata, c'erano tanti invidiosoni ca sa lamentaven di questo privilegio de Milan! Fall anca tì, bogia dura!! disi mì! ma no! e ogni tant un quaid'unn al cercava di eliminarlo... ogni anno era una polemica... "... e Milan l'è istessa di'i alter paess" " ...e perchè lurr si e noi no ..." (Ma va a ciapà i ratt bruta slandra!!) insoma, i solit ropp ca sa disen in chi cass chi!

Poi un anno vi fu una tremenda epidemia di peste, davvero tremenda ma bruta bruta ca g'hu ancamò la pellassa da cappun! e Milano restò sarada su denter, in quarantena, per tantissimo tempo. I puur gent, anca quei minga maraai, pativen la fame, parchè era proibito uscire dalla città, e all'interno delle mura gh'era no da mangià asee par tuti!
Poi pianin pianino la situazione migliorò e, finalmente, le autorità diedero il permesso di riaprire la città, proprio il mercoledì delle ceneri. I poveri milanesi si ritrovarono a dover cominciare il digiuno di Quaresima, proprio appena finito il digiuno causato dalla peste...
Naturalmente, i milanesi avevano voglia di fare carnevale, da fa festa insoma! alment i ultim 3 dii prima dela Quaresima!Così il vescovo di Milano andò dal Papa, raccontò la storia della peste, di come era stata brutta, bruta ma propri un sciupetùn e di come la gente avesse sofferto.
Il Papa allora, commosso dal racconto del vescovo Ambrouss, cedette, e firmò una bolla, cioè un documento, in cui si dava alla Diocesi di Milano il diritto di festeggiare il carnevale ambrosiano fino al sabato che precede la 1° domenica di quaresima, per sempre.

E ciapa lì a qui alter brutt e catif e ...nani! L'invidia l'è mai moorta!

Grazie alla perpetua di Don Ampelio che mi ha fornito questa storiella!

 
 
 
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