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...
Inviato da: attimi6
il 07/09/2012 alle 21:20
Bellissima riflessione...molto profonda!Un caro saluto...
Inviato da: lauravera1959
il 11/12/2010 alle 22:16
Ciao, mi dici come fai a creare le pagine del tuo blog così...
Inviato da: asia1958a
il 24/02/2010 alle 01:59
un saluto... non ti si vede da un pò...
Inviato da: lihanna
il 29/01/2010 alle 15:56
Ben trovato :-)
Alda Merini...... rassegnazione e...
Inviato da: algheazzurre.s
il 19/11/2009 alle 17:17
Inviato da: attimi6
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« Messaggio #80 | Messaggio #82 » |
Post n°81 pubblicato il 17 Luglio 2008 da AMARC0RD
♀ ♂ I poeti lavorano di notte quando il tempo non urge su di loro quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni od usignoli dal dolcissimo canto e temono di offendere Iddio. Ma i ♪ poeti ♪ nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle. ____ ♂ ♀ ____ |
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vi sono poesie del tenero ricordo, vi sono poesie del presente reale, e vi sono poesie reali solo in menti chiuse che ha fatto guadagnare a tutta la categoria la qualifica di mentitori, solo che loro non mentono, vivono relmente la loro menzogna, talmente realmente che anche solo la carezza volta a fargli superare il dramma viene respinta perchè non desiderano realizzare la magia con altri che non siano loro stessi
vivi dentro ma morti fuori, nel reale
la finestra che aprono è quella d'un giardino morto realmente che vive solo per ed in loro, qualsiasi estraneo accolto in tutti gli altri giardini come momento di crescita, da loro è respinto brutalmente
posso mai esimermi dall'interagire con il gesto? certo che no
e come per tutto nella vita, anche nel frangente si compie una scelta, così mi sono ri-trovato a discutere con la torma blandamente farmacotizzata, una di queste persone si esprimeva forbitamente ed elegantemente attirando su di se la mia attenzione
ascoltavo attentamente cercando tra le sue parole lo spiraglio per entrare rispettosamente nei suoi reconditi, non la causa del suo malessere ma proprio la sua modalità d'intendere l'evento o gli eventi scatenanti, ho persino danzato tra i tavoli del ristorante con la leggiadra signora per superare le spesse mura dei suoi convincimenti, ma tutto è stato vano come succede con chi è innamorato, non vede altro che la fonte del suo innamoramento, il resto del mondo esiste solo se è in funzione dell'innamoramento, oppure semplicemente non esiste, e sono persone innamorate di se stesse al punto di crearsi un mondo solo loro, ti è dato partecipare nei tempi e modi da loro decisi, non vi sono aperture tra quelle mura, nessuna finestra volta all'esterno, nessun ponte levatoio che possa abbassarsi
una vita rinchiusa all'interno, interno che può essere anche un giardino bellissimo con i fiori che profumano e sbocciano poeticamente a comando, con le foglie che cadono elegantemente a comando, con gli uccelli che volano forbitamente a comando
la poesia che si respira in quei giardini è sublime, troppo sublime, perfetta, perfetta come una soluzione algebrica, perfetta come il loro netto rifiuto all'imperfetta vita reale
NON esiste solo la poesia buona, è necessario saper ascoltare per poter cogliere l'assenza di quelle componenti che rendono la vita aperta, finchè la vita non concede di com-prendere le differenze, ci si innamorerà ignaviamente anche della poietica chiusa, conosciutola diviene scelta della modalità di rapportarsi con essa, ed ogni scelta è legittima, l'assenza di scelte è assenza di vita umana o vita inanimata che dir si voglia, le scelte non si giudicano, tantomeno condannano, sono da accogliere rispettosamente, solo l'assenza di scelte è da maneggiare con le dovute protezioni affinché non ci si lasci circuire dalla chiara linearità dell'assenza
pensa un po che le maggiori facoltà europee stanno facendo dei simposi in giro per l'europa, simposi che vertono sull'importanza del come viene espresso un concetto, questo perchè la diffusione dello scarso ascolto ha elevato il come sul cosa, dimenticando che dietro ogni cosa c'è il chi
se oltre la politica anche le facoltà si mettono a rincorrere il comune intendere piuttosto che provare a renderlo consapevole, non è un bel futuro quello che si prospetta alle generazioni a venire