CL0CHARD

un bacio

Ciao ... preziosa ... una carezza preziosa a te

essere fluida...come solo una Donna sa esserlo....

Ciao ... Voce nel ... saprai anche che non è dato posseder solo una lato della moneta, più è fluida la liquidità, più è statica la liquidità che si congela

Una vanga in un orto...e decisamente tra l'oscurità...perchè non mi eviti schermate a righe di un iride già spezzato? Già le tue parole sono difficili da comprendere (anche le tue visite) se lasci questo sfondo nero e bianco rischio la cecità del corpo, se continuo a leggere forse quella dell'anima,,, un pozzo senza fine...e i contrasti troppo forti....vado a nanna con gli occhi dolenti

Ciao .... tribal ... in questo consiste per me la vita, fluttuare tra i due poli contrastanti

dicono di me la stessa cosa....e la cosa non mi dispiace affatto

Ciao ... hesse ... ben conosco la magmatica liquidità vesuviana

e qui ti sbagli.......il fuoco che ho dentro viene da ben altro vulcano sempre attivo! ^_^ La mia terra è terra di sole e di profumo di zagara , di magie e incanti, di sirene ed eroi...e mi manca da morire.....

Ciao ... hesse ... una coltre di lapilli perlati mi avvolge

Ora non ho ben capto una cosa....Hai così tanto tempo da esser presente sempre in più della metà dei blog di libero, oppure hai installato qualche programmino free che ti permette di materializzarti all'istante su questi blog? io propendo più per la seconda ipotesi, visto che mai o quasi mai lasci commenti...(secondo me neppure consci i blogs nei quali appari loggato) @-@

Ciao ... hesse ... un sorriso al tuo coagulo di quesiti che si dissolve nell'unico senso adottato in questi luoghi, le autorisposte, ignorando quel brusio indeterminato che genera i perchè qualitativi, rientri a piè pari nella tipologia della comunicazione virtuale, fatta di quesiti che contengono già le risposte, quindi ricercano sopratutto conferme, o comunicazione di affermazioni in cui l'unica interazione possibile è data dal gradimento o meno, in entrambi i casi, si tratta del classico soliloquio, generalmente questo è ciò che vien confuso con la comunicazione, altra cosa è il dirsi dicendo, quell'offerta del sè libero da autorisposte, aperto al confronto --- la discriminante è e resta la qualità, non la quantità, sia per il tempo che per la conoscenza

va che io ti vedo che entri solo nel profilo e non nel mio blog :) Puoi entrare, se vuoi :)

Ciao ... Ant ... non si dicono le bugie, poi ti cresce il naso .... seguo sempre la tua arte

una cosa l'ho capita bene. si pensa degli altri, come si agisce.Ora ti ho visto nel blog

Ciao ... Ant ... il gesto dice molto più delle sole parole

Un sorriso x te.....:-))

Ciao ... Melyssa ... preso tutto e ricambio

arcobaleniche essenze in frammenti di luce ed ombra....donne. :-) Buona serata e un saluto in Volo.

Ciao ... Volo ... da inguaribile goloso, non so accontentarmi dei frammenti, famelico divoro anche le ombre

Per accettare una donna così..bisogna essere Santi...Un saluto a te che silenziosamente e costantemente mi onori delle tue orme..Annaluna

Ciao ... Annaluna ... santi dici? ... io dico folli, di quella follia che sorridente accoglie il gesto dicente

Mi piacciono le cose che scrivi, apprezzo un po' meno le immagini troppo artefatte.Penso infatti, nel caso di questo post che la cascata avrebbe detto molto anche senza donna, mischi sobrieta' a fantasy...e'solo un punto di vista mi raccomando non offenderti, non e' mia intenzione, mi piace dir cio' che penso... ciao

Ciao ... Speculare ... nik impegnativo il tuo, sai che non si può esser speculari solo in se stessi, si è speculari sempre, da uno specchio sbarazzino accolgo divertito l'opinione, da uno specchio cogitante attendo con piè fermo il dubbio che infrange l'affermazione --- quali simbologia espressiva si apre dalla fantasia che infrange il rigore della sobrietà

La simbologia dell'eccesso caro amico, credo che il troppo stroppi...Dare troppe indicazioni in termini d'immagini e' come rendersi prolissi o logorroici in termini discorsivi...(e' chiaro che con il mio nick non intendo essere speculare a me stessa, ma speculare nei confronti dell’ ambiente esterno, dato che il cervello elabora l’informazione probabilistica ricevuta dalla ricezione oculare costruendo uno scenario visivo, che conseguentemente ci permette di descrivere e significare la probabilità delle nostre interazioni possibili con l’ ambiente....

Ciao ... Speculare ... ebbene si, lo confesso, l'eccesso mi è compagno, senza non saprei infranger i confini, rimarrei prigioniero della "visione" computazionale di Dennet & C. non amo i meccanicismi della cosa applicati all'essere, preferisco infranger il presunto rigore del calcolo euristico-probalicistico con il rigore dell'eccesso fantasioso --- pensare che non ti penserò più, è ancora pensarti, lasciami allora provare a non pensare che non ti penserò più --- come vedi l'oggetto del pensiero s'è dissolto, è rimasto solo il soggetto che pensa di non pensare, assieme l'oggetto si sono dissolte tutte le teorie logico-lineari, ed il soggetto è finalmente assurto a significante in quella semantica della cosa lineare che lo esclude a priori, non più solo vacuo-linear-dicente, ma significante nella simbologia inesprimibilmente espressiva --- un pò come il volo del calabrone che infrangendo tutti i calcoli logici che affermano: non può volare, "lui" il soggetto calabrone vola ---- come puoi ben comprendere, v'è una messe infinita di pensieri che i calcoli logici escludono dal pensiero, a che pro perpetuare una supposta efficenza oltre il tempo necessario alla sua confutazione? poi certamente vi sarebbe da confutar l'eccesso, ma come confutar l'eccesso, certamente non con la linearità logica, vi sarebbe una messe inconfutata a reclamar la confutazione dovutole, l'opinione se rigorosamente eccessiva forse potrebbe, ma se eccessiva, altro non sarebbe che un eccesso, così non ci resta che l'eccesso della simbologia carica di dubbi ad infranger la fredda e lineare affermazione che nel suo categorico disvela la vacuità dovuta all'eccesso immolato sull'are dell'efficenza, novella aletheia che reclama a gran voce il suo assurger a soggetto ---- qual'è la misura soggettiva del troppo? ciò che vien reputato troppo oggi, domani vien solitamente definito scarso, perciò accolgo il tuo troppo del momento con il beneficio del dubbio sorridente alla tua messe di affermazioni categoricamente indubbiose

La mia logica del "troppo" e' meno astrusa, diciamo piu' terra-terra...terra-cielo ;0)...il "mio troppo" e' un qualcosa che disturba la visione principale e ne impolvera con belletti inutili i concetti. Gli elementi della natura di per se, lasciati alla loro identita' hanno la capacita' di raccontare gia' molto, possono parlare per lunghe ore, suggerire immagini, e rapire i sensi, senza che esse vengano artefatte. Sono conscia poi, come il surrealismo, e tutte le dottrine oniriche insegnano che esiste una buona quantita' di anime che manipolano (naturalmente non in termini dispregiativi) le immagini per portare il lettore nel midollo del proprio pensiero. Non lo amo, ma credo possa essere giusto, chiamiamolo intuitivo.

Ciao ... Speculare ... mi prostro cospargendomi il capo con la cenere della mia colpa, perchè di colpa si tratta, quella di aver gaglioffamente lasciato fluir la tua interpretazione dell'esposto, non trattasi di soliloquio autodicente, baroccamente eccessivo alla vista come all'udito, ma di un dialogo (dia-logo = fuori dal luogo), quella sorta di dialogar nell'assenza materiale dei dialoganti, solamente attraverso lo scritto che perdurando nel tempo lo infrange e dissolve espandendo il luogo nei dialoganti non più privi di luogo --- il dialogar è dato dalle parole celate tra: Accettami così e VIVA --- al pari dello scritto con il pennino intinto nel succo di limone, per leggere era necessario la tenue fiamma d'una candela, ora ti è sufficiente evidenziarlo con il tecnologico mouse --- ecco l'eccesso degli elementi naturali non visibili dalla sola iride, quell'eccesso di percezioni che si materializzano nell'interpretazione della visione interno-esterna ---- l'eccesso non è materia finita, non è fuori di noi, l'eccesso infinito è in noi, siamo l'infinito della nostra finitudine, la gioia del nostro dolore, il riso delle nostre lacrime ---- mai vorrei limitar l'interpretazione fantasmagorica dell'appercezione nutrita da quella moltitudine di percezioni reali ed immateriali fuse dal loro aggrovigliarsi che si srotola nelle percezioni --- un sorriso al tuo veder con l'iride ciò che è dato veder ai soli dialoganti, perciò il "disturbo" del percepir un oltre che non è dato veder

Bellissimo...come sempre! Un abbraccio!

Ciao ... elenk ... una coccola a te

voglio farti i complimenti per la nuova grafica del blog. Lascio un sorriso

Ciao ... campanellina ... custodisco con gioia il tuo sorriso e ricambio

non ci sono parole e stupenda

Ciao ... florans ... Neruda ringrazia

Buongiorno.... passi spesso nel mio blog e questo mi fa un immenso piacere... mi piace come pensi e come scrivi... grande intensita di spirito... Ciao Bula.

Ciao ... Bula ... sorrido e dico che, non prendiamoci eccessivamente sul serio, l'ironia è la medicina giusta contro l'eccesso di personalizzazione del pensiero, sia quando stiamo bene che quando stiamo male

Ciao AMARCORD... ti auguro una felice domenica.. un sorriso x te....

Ciao ... Melyssa ... grazie, è stato un W.E. colmo ...

Ciao...Buona Domenica...:-)

Ciao ... idea folle ... le giornate ludiche son quelle che prediligo

Cazzate solo cazzate, peggiori di molte altre! Dovresti fare un post sulla falsità e l'ipocrisia dell'anima........

Ciao ... miny ... ne ho fatti un pò di post sulla menzogna, l'ipocrisia è consequienziale --- post sull'anima; la quasi totalità dei miei vergati trattano l'anima, ma quella originale, non la contraffazione clericale, la parola anima è stata inventata da Platone per definire la psiche, il cristianesimo non possedeva questa parola, difatti promette la resurrezione delle carni, poi con l'appropriazione indebitamente mistificante della cultura, ha trasformato la parola in ciò che ancor oggi vien comunemente inteso, non sarò mai abbastanza grato all'attuale reggente vaticano, si proprio il novello papa, è stato lui che negli anni 60 ha trasformato l'ufficio della censura in altro, impedendo che si proseguisse nell'attività censuratoria, e sempre lui ha spalancato le porte agli studiosi, profitto per dirti che è prossimo ad uscire edito da Donzelli, l'indice dei libri, autori e frasi censurate o addirittura dati alle fiamme quando non riuscivano ad impedirne le pubblicazioni, ne menziono uno solo per tutti, Kant --- mi torna alla mente il fatto storico del reggente anglicano che aveva spedito nelle indie i suoi accoliti per convertire le genti, dopo alcuni anni ha richiamato in patria i "missionari" per domandargli perchè i convertiti fossero numericamente così esigui e perchè erano soliti alle melefatte e falistà inusuali ad una popolazione così mite, addirittura inusuali ai convertiti stessi, prima della coversione ---- se fai mente locale e pensi che siamo figli d'una cultura simile, tutta la nostra cultura è inficiata da secoli di menzogne e falsità, come pretendere che oggi sia differente, son grato alla globalizzazione che offre momenti di confronto con altre culture, l'unica modalità per scoprir vicendevolmente le malefatte dei promulgatori di norme false e coercitive che producono genti più false di quanto non sarebbero in origine ---- ho scorso i tuoi ultimi post, è mi par di cogliere che il tuo livore ha origini politiche, tralasciando le variopinte colorazioni che si danno, tutti si dimenticano che ministro vuol semplicemente dire, amministratore, al pari di quello condominiale, come poggiano i glutei sullo scanno, tutti si sentono unti dal signore, chi capita alla cultura può far dei danni che l'inquisizione oggi non saprebbe neppur immaginare, chi capita alla viabilità che fa rima con vivibilità, ci ammorba intasando vie e chiudendone al traffico altre, decretando così chi deve inalare più smog e chi meno, la lista sarebbe anciclopedica, purtroppo la democrazia è ancor oggi una tirannide della minoranza, come pretendere che sia il governo dei più capaci quando l'aletheia è l'efficenza economica, che poi non siano in grado d'assolvere neppure a questa è consequienziale, daltronde neppure Marx era capace di autosostenersi, eppure moltitudini anno preso come vangelo le sue tremende cantonate concettuali, dici che dobbiamo arrenderci perchè il volgo pigramente sceglie di credere piuttosto che pensare? giammai, gia ti vedo barricadera con il vessillo a garrir in faccia a tutti in nome della singolarità equipollente, che è molto ma molto differente dalla singolarità ugualizzante propinataci

non ho letto una sola parola delle tue dissertazioni perchè già so che è uno dei tuoi modi per prendere per il culo il mondo. ! Rispetta quanto chiesto!

Ciao carissimo come stai?che bella questa nuova veste del tuo blog complimenti è stupenda, mi piace!io bene, sono felicissima perchè è uscito il mio secondo libro ^_^ un abbraccio AMARNA