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Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 11 Aprile 2007 da AMARC0RD

♂   ♀


Un pensatore nordico,
notoriamente popolo misticamente infelice,  
si chiedeve se: La disperazione è un pregio o un difetto?

La disperazione mistica al pari di quella amorosa,
è generata da una scelta che esclude tutte le altre,
mancando l'oggetto della scelta,
ci si dispera,
di qui l'esuberante disperazione dei mistici,
umanamente impossibilitati dalla loro scelta
a raggiungere l'oggetto desiderato.

Capita che la sublime estasi della  ♪  disperazione  ♪  
si presenti maestosa nel bivio della vita,
e venga scelta come via da percorrere,
via che spalanca le porte della mistificazione fino a
sostituire la realtà, così; non solo si è umanamente
impossibilitati a raggiungere la divinità,
autoindotti a mistificare anche il reale,
non si è più in grado di giungere all'umano
mistificatamente divinizzato.



♂   ♀

Commenti al Post:
meriluna46
meriluna46 il 11/04/07 alle 10:18 via WEB
sono venuta a curiosare nel tuo blog, ma mi sembri troppo complicato... comunque ciao
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 12:42 via WEB
Ciao ... luna46 ... un "semplice sorriso per te --- ora che ci penso, non è per nulla semplice il sorriso, all'imput rispondono in maniera molto ben coordinata almeno quindici muscoli facciali, per nulla dire su tutta una serie di altri muscoli che si distendono rilassandosi, forse hanno fatto un corso lungo ere evolutive per apparire come un "semplice" dono --- l'apparire cela sempre il meglio, il dipiù ^_____^
 
dolcenera.r
dolcenera.r il 11/04/07 alle 10:39 via WEB
concordo :))) comunque buona giornata
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 12:43 via WEB
Ciao ... dolce.r ... clicca sulla parola "disperazione" con le casse accese, chissà che la giornata non sia più buona e "semplice"
 
puppeapera66
puppeapera66 il 11/04/07 alle 10:45 via WEB
Condivido... la disperazione è un sentimento che dovrebbe aiutare l'uomo a liberarsi, un mezzo quindi, per poi rinascere.. alcune volte diviene un fine, un sentimento totalizzante ed asfittico che coccola l'individuo all'inazione... Lisa
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 12:43 via WEB
Ciao ... Lisa ... sto sorridendo alla tua similitudine espositiva con quella di Sören, peccato che l'autore la utilizzi come strumento per innalzare il misticismo, l'idolatria, da perfetto teologo era anche un impenitente libertino, perciò mi diverte la sua dicotomia mistica -- quando la disperazione si tramuta in misticismo, è il pensiero che sovrasta e annichilisce la materia, ed è proprio questo atto d'annullamento che rende merito al reale valore della materia --- ho sempre affermato che il pensiero dovrebbe essere al servizio della materia per agevolarle la realtà, ed è proprio ciò che il pensiero fa, l'inganno risiede nell'errata interpretazione d'efficienza, efficienza che in quella sisifica sorta di perenne pugna contro la morte, viene eccessivamente direzionata nel fuggevole attimo presente, così ci lasciamo sfuggire il tutto che danza dentro e fuori di noi, lo strabismo della conoscenza è il vero dono, quel dono che con un occhio ti fa cogliere il fuggevole attimo e con l'altro occhio l'infinito in cui è inserito l'attimo che fugge.
 
   
soley4
soley4 il 11/04/07 alle 17:35 via WEB
... Tousche!! :) Grazie...
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/04/07 alle 09:37 via WEB
Ciao ... soley ... solo chi ha in sè la stella danzante può "per asper ad astra"
 
     
soley4
soley4 il 12/04/07 alle 19:15 via WEB
... vero... infatti io voglio trovare quella stella danzante.. perchè so che c'è... :)
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 09:06 via WEB
Ciao ... soley ... sorridendo ti dico che il volere deve rimaner fuori, quando si vuole non si giunge, si finisce con il confondere i lampioni con la stella danzante, non la cercare, ciò che è in te lo trovi solo quando salta fuori da sola, è lei che ti trova, più è grande il tuo VOLERE, più non la trovi, "lei" sa sempre quando saltar fuori
 
abelarda5
abelarda5 il 11/04/07 alle 11:10 via WEB
Credo che tutti i fanatismi siano negativi, abbiamo tanti esempi.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 12:44 via WEB
Ciao ... abelarda empiricamente pragmatica ... aggettivi che racchiudono tutte le forme di vita che hanno il dono di generare la vita
 
glossy0
glossy0 il 11/04/07 alle 11:35 via WEB
buongiorno
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 12:45 via WEB
Ciao ... glossy ... ho notato che da te affronti il tema della cultura paternalistica ponendo in evidenza le "maldicenze" --- le cosidette maldicenze non sono altro che una forma ancestrale di comunità, comunità che molto umanamente pone in evidenza le divergenze interpretative col nuovo e differente, evidenziando così la diversità non appartenente, o non ancora appartenente, l'innesto di una cultura dogmatica in un comportamento naturale, conoscitivo anche se poco propositivo, ha fatto crescere in misura esponenziale la forma coercitiva della cultura del luogo, perciò son solito affermare che tutte le culture dogmatiche, politiche o religiose che siano, non son altro che la forma più estrema e raffinata di razzismo, purtroppo le persono che non possiedono strumenti, indossano quelli idealistico-dogmatici.
 
   
glossy0
glossy0 il 11/04/07 alle 17:19 via WEB
...mmmmmtroppi paroloni e direi ke le maldicenze sono sinonimo di ignoranza ...e ki le ascolta lo e' di piu'....ciao a presto
 
bippy
bippy il 11/04/07 alle 12:42 via WEB
Anche il mistico trae piacere dalla sua disperazione...alla fine, se ci pensi bene è il piacere il motore di tutto....di tutto quanto...
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 12:53 via WEB
Ciao ... bippy ... arguta e sottile come sempre, ma il piacere che non ha riferimenti nel rele, nel gesto compiuto, è effimero, è il rifiuto del reale, è un chiudersi in se, un avvizzire nella liturgica ripetizione, quando il principio d'equilibrio si fonde con il principio di piacere è la perfezione che s'avvera, ma è un avverarsi misticamente irreale, il pensiero che divora la materia, è sempre opportuno che sia la vil materia a condurci nel principio di piacere, principio che ha la prerogativa d'infrangere il princio d'equilibrio che eleva l'innata pigrizia che ci abita
 
   
bippy
bippy il 11/04/07 alle 13:02 via WEB
sì sì concordo assolutamente viva la vil materia...:-)
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 16:08 via WEB
Ciao ... bippy biologicamente Epicurea
 
abelarda5
abelarda5 il 11/04/07 alle 13:28 via WEB
Ho appena ascoltato "disperazione"......E' stupenda, una dichiarazione di amore assoluto, che fa quasi paura.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 16:10 via WEB
Ciao ... abelarda ... il dramma è il timore dell'assoluto, quell'assoluto che non sa soggiacer a regole e divieti, impedimenti improvvisi che lasciano chiuso l'uscio a quell'assoluto che ci potrebbe innalzare a deità, simo umani e da umani barattiamo l'assoluto con il tran tran quotidiano
 
abelarda5
abelarda5 il 11/04/07 alle 13:37 via WEB
Mi farebbe molto piacere leggere un tuo commento al mio post sulle religioni. Sei una persona colta, a quanto vedo, dai, vieni anche tu.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 16:11 via WEB
Ciao ... nonna Abelarda ... cedo volentieri la tastiera a Soldino, il principe di Bancarotta per risponderti --- le religioni sono nate ben prima della filosofia, son nate quando l'essere privo di strumenti voleva vedere ciò che sentiva esserci in lui, e per vederli cosa c'è di meglio che metter fuori, esporre anche agli altri ciò che non si può vedere perchè racchiuso in noi, così son nate le prime rappresentazioni, interpretazioni del sè, quando questa interpretazione è condivisa anche dagli altri, diviene amuleto, idolo che evidenzia, rende visibile esponendosi, la pigrizia animale che governa l'innato principio d'equilibrio e che ci abita lo rende appetibile, meglio il piatto pronto che star li a porsi dei perchè, ma l'umanità dalle caverne ne ha fatto di strada, quindi il quesito è perchè ancor oggi impera l'idolatria, in parte perchè siamo e fortunatamente restiamo degli animali biologici, quindi predisposti al minimo sforzo, fortunatamente possediamo anche il principio di piacere che ci fa sgambettare allegramente, senò saremmo dei vegetali, debbo anche riconoscere che da che esistono dagli amministratori del comune intendere, abbiamo con loro una sorta di gentle agreement che dilata la nostra e loro innata pigrizia, certamente il volgo in una sorta d'idolatria, accusa gli idoli amministranti di eccesso d'umanità, idoli che non fanno gli idoli, fanno i pigri umani come noi, e ciò è intollerabile da chi li ha messi sul piedistallo, sorrido al pensiero di quello stuolo di pigri umani che attende al varco l'incauto che vorrebbe assumere l'incarico d'amministratore, anche se qualcuno resta abbarbicato alla secolarizzazione quale colpevole del depauperamento delle greggi, sarebbe opportuno che qualcuno gli avvisasse che l'umanità ha ben valicato quelle profonde gole, oggi è aqquartierata tra le pietraie delle valli degli idoli, con il gaio intento di innalzarli per poi felicemente lapidarli perchè umani, non deità --- finchè l'umanità NON VUOLE imparare che le proiezione sono parte del proprio sè, corre il rischio di autolapidarsi, perciò son ancora necessarie le religioni, pragmaticamente affranto ammetto che siamo molto pigri, pigri al punto di versare una quantità spropositata di beni nelle capienti tasche, quelle si da idoli ---- noi e nessun altro siamo le nostre buone e cattive abitudini, quindi smettimo di chiedere all'altro perchè e ri-cominciamo a porli a noi stessi i perchè
 
   
abelarda5
abelarda5 il 12/04/07 alle 10:29 via WEB
Grazie del commento, a presto.
 
whatsgoingon2005
whatsgoingon2005 il 11/04/07 alle 14:16 via WEB
In senso etimologico disperare significa allontanare da se’ la speranza. Sempre in senso etimologico, sperare, significa: “aspirare, tendere con l’animo verso una meta”. Come spesso accade, quindi, il significato primo della parola ci svela verità tanto sintetiche quanto efficaci. Se è vero infatti che, come affermava Jung, l’uomo è progetto, nel senso che non puo’ vivere senza un idea di futuro, ecco che in tali parole è racchiuso il significato di speranza nel senso etimologico del termine e quindi l’analisi delle malattie dell’animo, nel senso junghiano del termine, sono spesso collegate alla mancanza di progetto, cioè di speranza. Difficile dire, allora, se l’esperienza mistica della disperazione sia “consigliabile”; piu’ facile risulta immaginare, come anche l’esperienza mistica descrive, gli effetti della disperazione. Un saluto.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 11/04/07 alle 16:12 via WEB
Ciao ... whats ... adoro l'innata possibilità di cogliere nelle espressioni l'intento primario che le genera, intento che non vien menzionate perchè è sotteso dall'esprimere prima in sè, in quella sorta di autoconvincimento necessario per poter poi convincere anche l'altro, e già qui sorrido, perchè la necessita, il bisogno d'un autoconvincimento disvela che NON si è convinti appieno, immane è stata la lotta intestina di Jung per "ripartorirsi" lontano da Freud, certamente entrambi non hanno mai abbracciato l'estetica, nell'accezione greca del termine: "aishànomai" che vuol dire sentire, probabilmente hanno accarezzato la pelle di donna dopo l'amore senza "aishànomai" sentire, non sentivano la metamorfosi avvenuta, quella pelle tramutata in seta pura, quegli odori palpabili che inebriano, quello sguardo che la pervade, quello sguardo che "aishànomai" in se la violenta trasformazione da bruco in variopinta farfalla, se si forreso avvicinati al "aishànomai" si sarebbero seppelliti sotto il fragore dello loro stesse risa al cospetto di teorie che annovera tra le pietre fondanti la femminile gelosia del pene, non potevano permettersi questo lusso, pena la decadenza della loro scienza che ambiva alla perfetta finitudine, in una sorta di scienza che non è epistemologicamente contemplata, perchè il pensiero occidentale contempla ed esprime solamente l'efficenza della cosa, lo sguardo esclusivamente efficente, non sa vedere l'infinito, l'essere è non-finito, l'etimologia non lo nega ma neppure lo afferma, semplicemente lo omette, il non-finito è inconoscibile dall'altro in-finito in sè, questa finitudine infinita preclude l'accesso a tutte quelle pseudo scienze finite, è semplicemente una questione del metodo che esclude tutto ciò che non sa ricondurre a se, il metodo ha il pregio d'esser efficacemente utile al "perfetto" e finito metodo imperante.
 
   
bippy
bippy il 11/04/07 alle 17:19 via WEB
Infatti per analogia...com'è affascinante il "non finito" di Michelangelo nei suoi Prigioni, poi nelle costruzioni di Escher cos'è concavo e cos'è convesso?:-)
 
tasha1970
tasha1970 il 11/04/07 alle 16:50 via WEB
nella disperazione molte volte troviamo una forza che neanche noi pensiamo di poter avere,e da qui la rinascita,una nuova consapevolezza,dopo la tempesta un cielo dai mille colori,altre volte (vorrei pensare rare)cè una fine ,un punto di nn ritorno,come una tempesta dopo il suo passaggio che lascia danni del suo passaggio
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/04/07 alle 09:38 via WEB
Ciao ... tasha "casteddaia" ti saluta un "tattaresu" ... la disperazione è da possedere in sè, non da farsi possedere, solo così è dato veder germogiare fiori mai visti, albe che rincorrono i tramonti, onde che sanno cullarti nel loro incavo, il punto di non ritorno è farsi possedere dalla disperazione.
 
O_RenIshii
O_RenIshii il 11/04/07 alle 18:52 via WEB
Grazie.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/04/07 alle 09:39 via WEB
Ciao ... Renishii ... il muto e riservato passante avrebbe preferito una tua scelta più gaia, ma non c'è dato scegliere
 
ladyroseblue
ladyroseblue il 11/04/07 alle 23:54 via WEB
passavo da queste parti.. lascio un saluto! Lady
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/04/07 alle 09:40 via WEB
Ciao ... lady ... ed io saluto te viandante
 
nirka
nirka il 12/04/07 alle 00:09 via WEB
...credo, sia già felicità avere a chi dedicare quelle parole....è comunque una gioia leggerle e sentirl.e
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 12/04/07 alle 09:41 via WEB
Ciao ... nirka ... a volte l'insostenibile "leggerezza" del quotidiano, relega la gioia nel poterle affidare al vento.
 
herice
herice il 12/04/07 alle 10:06 via WEB
penso che la disperazione sia un difetto, e, per quanto mi sia disperata, anche per amore, non accetto che diventi un modo di vivere, preferendo, a questo punto, l'oblio, il dimenticare quel che sono impossibilitata ad avere..
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 09:09 via WEB
Ciao ... herice ... io sono restio a scordare qualsiasi cosa, ma sono io non te, ognuno di noi ha la sua misura
 
margodgl
margodgl il 12/04/07 alle 13:52 via WEB
Non mi dire......qual buon vento ti ha portato a rispondere???la primavera?ti si è spostato qualcosa nel tuo io??Un abbraccio e un sorriso...Io...:-)
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 09:11 via WEB
Ciao ... Mary ... trovo curioso che la donna, l'essere più mutevole, non sappia accogliere di buon grado la mutevolezza altrui, però mi tengo stretto il tuo abbraccio sorridente
 
rohrose
rohrose il 12/04/07 alle 17:27 via WEB
Caro Amarcord tu parli da osservatore, ma se dovessi o potessi scegliere quale via percorreresti?
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 09:12 via WEB
Ciao ... rohrose ... d'impeto rispondo: perchè scegliere? poi mi accorgo che ho già scelto, ho scelto d'essere umano, ma è poi una scelta o la semplice constatazione di ciò che sono? La misticità con le sue esaltazioni di gioia e disperazione è una componente imprescindibile dall'umano, non si potrebbe desiderare il poi, il dopo, tutta quella costruzione immaginifica che germoglia dall'imput è un mistificare il reale per ricondurlo ai propri desideri, è sufficiente esser umani per poter incasellare l'immaginifico nel reale, se si pretende di viver solo il reale, siamo bestie, se scegliamo d'esser mistici, siamo solo pensiero senza carne, se restiamo interi quali siamo, non è necessario scegliere, è sufficiente essere
 
t.i.t.a.n.i.a
t.i.t.a.n.i.a il 12/04/07 alle 18:12 via WEB
la disperazione può essere compresa solo da chi l'ha vissuta interiormente...
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 09:13 via WEB
Ciao ... t.i.t.a.n.i.a ... fortunatamente vi sono persone eccezzionali che sanno sentire anche la disperazione dello sconosciuto, Gandhi è uno di questi, sorrido al pensiero che se fosse vissuto duemila anni fa, avrebbe certamente anche lui la sua brava religione fornita di annessi e connessi, miracoli, semideità e quant'altro necessiti a sostenere la teoria che diviene metodo, quando le persone impareranno che è l'umano e nessun altra "cosa" che fa e disfa la sua vita, imparera a non questuare più al cielo ciò che è in lui.
 
   
t.i.t.a.n.i.a
t.i.t.a.n.i.a il 13/04/07 alle 14:11 via WEB
immaginare non è comprendere, né condividere...
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 15:48 via WEB
Ciao ... t.i.t.a.n.i.a ... difatti ho asserito che Gandhi che "sentiva" la disperazione anche dello sconosciuto era una persona eccezzionale, l'eccezzionalità non è data tanto dal "sentire", tutti gli umani sentono, anche se poi scelgono di non ascoltare, l'eccezzionalità è data dall'agire, da quell'agire originario del pensiero Epicureo: non si può essere felici se anche gli altri non lo sono
 
simoveganblu
simoveganblu il 13/04/07 alle 08:45 via WEB
Un bacino in punta di piedi... A presto, simo^_^
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 09:15 via WEB
Ciao ... simo ... un sorriso a te ed alla tua donchisciottesca pugna
 
annina79dgl
annina79dgl il 13/04/07 alle 09:30 via WEB
hai iniziato a rispondere...nn mi prendo meriti della cosa, però visto che te l'avevo chiesto...mi sento cmq in dovere di ringraziarti...^___^ nonna abelarda??????? Povera Abelarda 5....hihihi ....oltre che profondo sei pure simpatico.....
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 13/04/07 alle 15:50 via WEB
Ciao ... annina ... il "nonna" ad abelarda, era doveroso dato che a risponderle è stato suo nipote Soldino, principe di Bancarotta, mitici personaggi partoriti dalla matita di Carpi, quando questi personaggi furoreggiavano, tu non c'eri ancora, perciò non hai colto il nesso
 
 
abelarda5
abelarda5 il 13/04/07 alle 16:20 via WEB
Me la sono cercata, così imparo a scegliere il nick! ihihihih
 
glossy0
glossy0 il 13/04/07 alle 16:39 via WEB
buon pomeriggio caro
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 14/04/07 alle 11:49 via WEB
Ciao ... glossy ... una coccola a te
 
micina700
micina700 il 13/04/07 alle 17:03 via WEB
complimenti, stupenda poesia quello del vidio.. mersavigliosa.. grazie per averla messa
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 14/04/07 alle 11:49 via WEB
Ciao ... micina gonzaghiana ... me la sto ridendo, non hai visto un video, ma solo una pagina web con alcuni effetti
 
cattivafuoriedentro
cattivafuoriedentro il 13/04/07 alle 17:42 via WEB
Se nn la smetti di dirmi l'Ip ogni volta che entro qui...ti metto in iu !!!!! :-((((((((
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 14/04/07 alle 11:50 via WEB
Ciao ... cattivissima dentro e fuori ... ed io che pensavo di fare un favore, non immagini neppure quante persone non sapevano d'avere l'IP, ma son molte più quelle che non hanno notato le note a piè informazione
 
mareadentro
mareadentro il 14/04/07 alle 14:10 via WEB
Ciao.. sono Federica.. Vedo con piacere il tuo nick comparire spesso , silenziosamente nel mio blog..Grazie, mi fanno piacere le tue visite..Se vorrai anche scrivere qualcosa , ne sarò felice. Complimenti per il tuo blog, Federica
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 15/04/07 alle 09:59 via WEB
Ciao a te Federica
 
glossy0
glossy0 il 14/04/07 alle 14:11 via WEB
ciao ..grazie della coccola fanno sempre bene....sono passata giusto per augurarti un buon fine settimana ciao smakk
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 15/04/07 alle 09:59 via WEB
Ciao ... glossy ... mi prendo e ricambio l'augurio
 
simocuriosando
simocuriosando il 14/04/07 alle 17:11 via WEB
io penso che nessuno sceglie di essere disperato.. a volte uno si sente "disperato" per cose stupide (ed è una pseudo.disperazione) a volte è impossibile non cadere nella disperazione + totale. L'importante è avere sempre qualcuno pronto a porgerti una mano per uscirne! ciauuu
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 15/04/07 alle 10:00 via WEB
Ciao ... simo-curiosa ... "a volte è impossibile non cadere nella disperazione + totale. L'importante è avere sempre qualcuno pronto a porgerti una mano per uscirne!" --- l'errore è proprio qui, l'errore è cercare fuori ciò che è in noi, finchè non s'impara ad affrontare il proprio sè, i perchè ed i percome ci siamo disperati, torneremo a ri-disperarci per il medesimo motivo, e ci sarà nuovamente qualcun altro che porgerà la mano, ma cosa abbiamo imparato? che c'è sempre qualcono caritatevole, e se poi il qualcuno tarda, cosa facciamo, sprofondiamo ancor più nella disperazione, fino al punto di tirare nella nostra disperazione chiunque s'avvicini, non mi pare un buon metodo quello di questuare fuori si sè ciò che possediamo ma non vogliamo vedere
 
   
mareadentro
mareadentro il 15/04/07 alle 12:38 via WEB
Sono perfettamente d'accordo con te.. La disperazione è qualcosa che nostro malgrado scegliamo di sentire in momenti difficili.. ne so qualcosa.. ma non è qualcosa di ineluttabile..non ci piove dall'alto. Nasce nei meandri del nostro subconscio..quando ci sembra di non aver più forza di lottare.Ma la forza.. prima o poi la troviamo..Se lo vogliamo. Grazie ancora per la visita.. Federica
 
     
AMARC0RD
AMARC0RD il 16/04/07 alle 01:03 via WEB
Ciao ... Fede ... hai colto il sublime fascino della disperazione, quel fascino che ci fa scegliere d'essere disperati invece che no, perciò la disperazione vien definita "malattia" dialettica, a monte c'è sempre una dialettica con noi stessi, di li la scelta, e come tutte le scelte è estremamente vincolante --- non siamo MAI disperati per qualcosa o qualcuno, siamo SEMPRE disperati con noi stessi, dopo un'accurata dialettica in noi
 
     
mareadentro
mareadentro il 16/04/07 alle 14:17 via WEB
Ciao..non so come chiamarti..vista la molteplice ed eclettica personalità.. Ti vedo comparire in visita e devo dire ne sono lusingata.. Tornando alla disperazione..Si..la maggior parte delle volte siamo disperati per e con noi stessi..perchè troppe volte nella vita ci è dato scegliere pensieri che oscillano verso il negativo..e non hanno in sè motivo di esserci se non il lasciarci andare lentamente ma ,a volte, inesorabilmente verso il baratro.. E' il "vizio assurdo"il di Pavese..il "male di vivere" di Montale, immersi in una vita che reca sempre in agguato i "cocci aguzzi di bottiglia".. Grazie.. Ciao. Fede
 
egocentrica1
egocentrica1 il 15/04/07 alle 12:19 via WEB
Infatti se l’unica ragione di vita diventa una persona, ( vedi pagina dedicata) è molto, molto probabile che si conosca la disperazione prima o poi…
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 16/04/07 alle 01:14 via WEB
Ciao ... egocentrica1 ... ho appena affermato subito sopra te, il contrario di quanto esponi, posso mai contraddirmi? .... certo che SI .... nessuno è insensibile al fascino della disperazione, questo è il fascino d'essere umani, la disperazione secondo me la si conosce già alla nascita, in quell'attimo che viola la nostra beata condizione, ed è in quell'attimo che si comprende che la madre è un altra persona, ma non si comprende il perchè della nostra beata condizione violata, in quegli attimi germogliano conteporaneamente i semi dell'odio e dell'amore, della gioia e della disperazione, ed il tutto è associato all'altra, alla madre, è qui che nasce l'errore che ci fa pensare all'altro come causa, mentre siamo disperati in noi e di noi stessi, perchè siamo noi che desideriamo, come affermo in una delle mie note a piè informazione dell'IP: il desiderio rinnega ciò che brama
 
ass.amorepsiche
ass.amorepsiche il 15/04/07 alle 13:51 via WEB
Il tuo blog è spettacolare. Sai bene che se vuoi unirti a noi sei sempre il benvenuto Ciao ddb
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 16/04/07 alle 01:14 via WEB
Ciao ... Donatella ... lo so bene, lo so da tempo, la mia condanna è quella d'aver molte case, per tanto che mi sforzi, non posso essere ovunque, posso solamente lasciar al fato l'ultima parola
 
morton0
morton0 il 15/04/07 alle 14:49 via WEB
La folle storia nella malfamata locanda continua ... e questa volta ci sei anche tu! :-D Buona domenica, Roby :-)
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 16/04/07 alle 01:15 via WEB
Ciao ... Roby ... sorrido alla "locanda" che mi annuncia una a me sconosciuta dote d'ubiquità, devo ammettere che nella locanda c'è un affinità con testi dei cosidetti sommi, il perpetuo menzionar coinvolgentemente altri
 
margodgl
margodgl il 15/04/07 alle 15:01 via WEB
sai...piu' ti leggo e piu' non capisco...come fai a mettere assieme certi ragionamenti?mi sento ignorante al 100%..SAlutino e un bacino..
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 16/04/07 alle 01:16 via WEB
Ciao ... Mary ... ci son delle volte, molte volte a dir la verità, che mi vien voglia di strizzarti d'abbracci come solo si fa con le bimbe gaie
 
LaGeisha48
LaGeisha48 il 15/04/07 alle 22:27 via WEB
ecco scelgo, scelgo anche di soffrire, diventa disperazione, un dolore profondo e lancinate, una ferita dell'anima. Oh se sanguinasse, forse laverebbe quella disperazione. Cicatrizza velocemente, se solo sanguinasse. Scelgo, sceglo la sofferenza, perchè è parte integrante della vita, è una decisione, è una resa dei conti, è la fine di un ragionamento è l'inchino finale di una commedia o di una tragedia. Mi prende, mi distrugge, mi fa male un dolore terribile che accartoccia il cuore è un po come morire. Mi rannicchio in posizione fetale ed attendo. In questa attesa ascolto la mia vita, il mio respiro il battito del mio cuore, ilpulsare del sangue nelle vene e torno a rinascere con una forza in più.
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 16/04/07 alle 01:16 via WEB
Ciao ... Annamaria ... è sempre un onore riuscire ad affrontare i propri fantasmi, è un superare se stessi, un riuscire ad andare un pò più in la, un ripartorirsi, ed è sempre doloroso, anche nella forma terapeutica scelta dalla dialettica con te stessa, se malauguratamente ci coglie il pensiero che la sofferenza ha origine fuori di noi, nell'altro, pensiamo a tutte quelle volte che per fato, per nostra insensibilità, per nostra "causa", altri hanno sofferto, questa consapevolezza ci riconduce a noi, origine e causa delle nostre gioie e sofferenze
 
Serenix.tv
Serenix.tv il 16/04/07 alle 09:53 via WEB
Complimenti! x tutto ciò che scrivi, fai pensare... è possibile vero, una persona essere la causa dei propri mali? buona giornata... ciao
 
YORNON
YORNON il 20/04/07 alle 18:05 via WEB
Salve sono Fausto...
ho prelevato una sua foto che ha nel suo sito e la ho usata per fare un post per mia moglie...
spero che non gli spiace, nel caso non volesse, me lo dice e la tolgo.
la foto e' questa...
, sua foto.
Post nel quale la ho usata.
arrivederci e le dico che ha un bel blog...
la aspetto nel mio e nel blog di mai moglie...
ciao da Fausto.
 
CRIUNAMICAXTE
CRIUNAMICAXTE il 01/05/07 alle 23:39 via WEB
assolutissimamente d'accordo. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Abile giocoliere delle parole, tu sei.
 
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